E’ IL CANADA LA NUOVA FRONTIERA DELLA MUSICA - IL RAPPER DRAKE HA DOMINATO GLI ASCOLTI DEL 2016 SU SPOTIFY - AL SECONDO POSTO UN ALTRO CANADESE: JUSTIN BIEBER - RIHANNA SENZA RIVALI TRA LE POPSTAR - L’ITALIA AMA I COLDPLAY E PREMIA FEDEZ - IL BRANO VINTAGE PIÙ DIFFUSO? "BOHEMIAN RHAPSODY" DEI QUEEN - VIDEO
Andrea Laffranchi per il Corriere della Sera
Se lo streaming è il futuro della musica, il nuovo re del pop è Drake. Il rapper canadese ha dominato gli ascolti del 2016 su Spotify, la piattaforma di streaming leader nel mondo con 40 milioni di abbonati. E visto che vendite di cd e download sono in calo, mentre lo streaming è l' unico segno più del mercato discografico, il suo regno si annuncia con vita lunga.
Drake è l' artista più ascoltato su Spotify con 4,7 miliardi di streaming, circa 14 milioni al giorno, dal 1° gennaio al 29 novembre. Una conferma dello scorso anno. Il dominio è totale. È la prima scelta sia per le donne (davanti a Rihanna e Bieber) che per gli uomini (meglio di Kanye West e Eminem). «One Dance», con 970 milioni di streaming, è la canzone più ascoltata e «Views» è il numero 1 degli album.
È un momento speciale per il Canada che si prende anche la seconda posizione degli artisti con il teen idol Justin Bieber. E, fuori classifica visto che l' album «Starboy» è uscito la scorsa settimana, dal Paese nordamericano arriva anche The Weeknd, che sabato 26 ha stabilito il record per un artista in una sola giornata. Tornando alla classifica annuale, dietro Bieber ci sono Rihanna, Twenty One Pilots e Kanye West.
Piccola nota metodologica.
Uno dei successi dell' anno è stato «Work» di Rihanna feat. Drake. È la quarta canzone nel mondo e il numero di stream è stato sommato al conteggio di entrambi gli artisti. I dati di Spotify scattano una fotografia parziale (ci sono altre piattaforme come Apple Music, Deezer e, in Italia, TimMusic; fisico e download non sono ancora morti) ma mostrano le tendenze.
I numeri spiano anche nelle cuffie e negli smartphone degli italiani. Da noi a fare il pieno di ascolti sono i Coldplay (sia uomini che donne), quindi Bieber (che vince nella categoria album con «Purpose») e Drake. La top 10 prosegue con Rihanna e Sia. Il primo italiano, Fedez, arriva soltanto al sesto posto. Quindi Major Lazer, altri due italiani sempre dal mondo rap, Gué Pequeno e J-Ax (anche qui «Vorrei ma non posto» conta doppio, per lui e Fedez), e Twenty One Pilots.
Mentre le vendite fisiche premiano gli artisti di casa nostra, con le playlist che si diffondono globalmente lo streaming è geograficamente più appiattito. Le canzoni più ascoltate da noi sono internazionali (in inglese ma anche da Paesi non anglofoni, chissà se mai troveremo anche un italiano…): «Faded» del dj norvegese Alan Walker, «Took a Pill in Ibiza» di Mike Posner, «Cheap Thrills» di Sia, «One Dance» di Drake e «7 Years» del danese Lucas Graham.
Le abitudini dei consumatori sono in evoluzione. Sempre più spesso non si sceglie una canzone o un album, ma ci si lascia guidare dalle playlist che mischiano le intuizioni dei curatori con percorsi creati da un algoritmo. Ce ne sono 2 miliardi su Spotify: la più popolare, con 12 milioni di follower, è «Today' s Top Hits», una raccolta di successi del momento. Le hit sono la meta preferita. Fra le tendenze, l' esordiente più popolare è stato Zayn Malik, ex One Direction, e il genere emergente la ambient fusion.
La musica di oggi, quindi, ma con 40 milioni di canzoni in tasca c' è spazio anche per la nostalgia. Il brano vintage più diffuso è «Bohemian Rhapsody» dei Queen, quindi «Wonderwall» degli Oasis e «Californication» dei Red Hot Chili Peppers. La band californiana è la scelta principale per chi ascolta rock. Nel classic rock si cercano i Beatles, nella classica Mozart, nel metal i Metallica e nel jazz (i puristi avranno da ridire) Nina Simone.