TRA RENZI E LETTA UN PATTO PER IL 2014 - FORCONI IN PIAZZA: SCONTRI E BLOCCHI IN TUTT’ITALIA

Da "il Velino"

IL CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Ore di guerriglia nelle città". Editoriale di Angelo Panebianco: "Il segretario e i suoi nemici". In alto: "Contratto per un anno e voto nel 2015, Letta e Renzi siglano la prima intesa". In basso: "Il Muro e l'ordine: sparate sulla folla".

LA REPUBBLICA - In apertura: "Renzi: cambio io la legge elettorale". Al centro con foto: "Forconi in piazza: scontri e blocchi in tutt'Italia". Di spalla: "Il Pulitzer che accusa Obama sulla Siria". In basso: "Cosa significa finire nella gogna di Grillo". Accanto: "Arriva un carabiniere per salvare Pompei".

LA STAMPA - In apertura: "Tra Renzi e Letta un patto per il 2014". Editoriale di Mario Calabresi: "Sono finiti gli anni Settanta". Di spalla con foto: "Italia in tilt per i ‘forconi'. Scontri e feriti a Torino". In alto: "I leader del mondo per l'addio a Mandela". Accanto: "Uccise un vigile: pena ridotta a 9 anni". Segue: "Prende al volo il bimbo caduto dalla finestra".

IL GIORNALE - In apertura: "I poliziotti abbracciano l'Italia dei forconi". Editoriale di Alessandro Sallusti: "La ricreazione è finita". Accanto: "Così ‘l'amico' Sarkozy voleva farci fallire". In basso: "Con l'amor patrio sconfisse il razzismo".

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Così si paga il saldo Imu. Sale il rischio maxi-rata". Editoriale di Alberto Quadrio Curzio: "Perché non serve il dogma rigorista". Al centro: "Ripresa debole, c'è molta disperazione". Di spalla: "Renzi vara la segreteria: squadra di trentenni con 7 donne e 5 uomini". In basso "Forconi proteste e blocchi. Scontri a Torino: 14 feriti".

IL MESSAGGERO - In apertura: "Governo, le condizioni di Renzi". Editoriale di Giovanni Sabbatucci: "Il desiderio di novità di un Paese alle corde". Al centro con foto: "Forconi, caos in tutta Italia. Il garante: tolleranza zero". In basso: "Vallanzasca e le mozzarelle della camorra".

IL TEMPO - In apertura: "I laziali come i marò". Editoriale di Gian Marco Chiocci: "L'applausometro dell'idiozia". Accanto: "I forconi bloccano il Paese. ‘Assalteranno la Camera'". Di spalla: "La squadra di Renzi. Tornano correnti e doppi incarichi". In alto: "Baby squillo, la black-list coi 40 vip".

IL FATTO QUOTIDIANO - In apertura: "Renzi: ‘Ora comando io'". Editoriale di Antonio Padellaro: "Quei tre milioni non ne possono più". In alto: "Forconi, scontri e blocchi, poi giù i caschi degli agenti". Di spalla: "Volta&Gabbana" di Marco Travaglio.

 

Maria Elena Boschi RENZI, BOSCHI,FORCONI BABY ESCORT LA CASA AI PARIOLI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…