renzi televisione

TELE-RIGNANO INTERNATIONAL - RENZI STA PER PRESENTARE A MEDIASET LA PUNTATA PILOTA DEL SUO PROGRAMMA TV SU FIRENZE - AL “BISCIONE”, NONOSTANTE GLI ANNUNCI DI PIERSILVIO BERLUSCONI (“SIAMO INTERESSATI”), VOGLIONO CAPIRE SE IL PROGETTO SIA APPETIBILE PER ASCOLTI E PUBBLICITA’

Laura Rio per “il Giornale”

 

intervista di renzi alla tv cinese

Stai a vedere che alla fine ruberà il posto di Roberto Giacobbo. Il fanta-divulgatore appena approdato a Mediaset come direttore editoriale di Focus e in procinto di varare una nuova stagione di documentari su Rete4. Del resto, come Giacobbo, pure Matteo Renzi arriva dalla Rai, nel senso che l'ha occupata con le sue truppe per qualche anno, prima di essere disarcionato dalla tv di Stato, dal suo partito, dalla politica, dal Paese intero.

 

roberto giacobbo

Ma in Italia si perdona tutto e le braccia larghe di Silvio Berlusconi raccolgono tanti figlioli prodighi. Figuriamoci l'ex premier, che il predecessore alla guida dell' Italia avrebbe voluto come delfino se non fosse stato dall' altra parte. Pare, secondo quanto riferisce Lucia Annunziata sull' Huffington Post, che Berlusconi sia addirittura divertito dall' idea che l' ex avversario approdi sulle sue reti. Del resto ci era già stato tanti anni fa, nel 1994, come concorrente della Ruota della Fortuna con il grande Mike. Si vede che era destino...

renzi berlusconi

 

Insomma, pare proprio che l' intenzione di Mediaset di acquistare la serie di documentari che Renzi sta preparando per raccontare la sua Firenze sia più che reale. Matteo (quello di sinistra) sta infatti realizzando delle puntate in cui - in prima persona come voce narrante - percorre un viaggio nelle bellezze del capoluogo toscano da dove è partita la sua scalata alla politica nazionale.

 

renzi berlusconi

Con il suo eloquio, la sua capacità di imbonitore, la sua arguzia, intelligenza e ironia starà certamente confezionando un prodotto di alto livello e potenzialmente interessante per la tv. Ovviamente bisognerà vederlo a riprese finite. E si dice che il lavoro stia procedendo alacremente (con una buona parte già girata), nonostante Matteo sia molto impegnato a criticare tutto e tutti, tranne se stesso, per il baratro in cui è caduto il Pd.

 

Comunque a Mediaset stanno attendendo di vedere il numero zero, cioè la puntata di prova, per capire se il progetto sia appetibile. Perché, dalle parti di Cologno, al netto dei «favori» e degli «intrecci» politici, quel che conta è sempre il business. E, se si sente profumo di un programma «ghiotto» che potrebbe portate ascolti, pubblicità, incassi, allora la macchina si muove.

PIERSILVIO BERLUSCONI 3

 

Tanto, che annusato l' affare, è stata la stessa Mediaset a mostrare interesse per la nuova «professione» di Renzi. Lo ha raccontato Pier Silvio Berlusconi nella nottata di presentazione dei prossimi palinsesti qualche giorno fa a Montecarlo. «Certo che siamo interessati - ha spiegato -. Anzi, siamo stati noi, dopo aver letto la notizia sui giornali che era in preparazione il programma, a muoverci e contattare il produttore». Specificando anche su quali reti, nel caso, potrebbe andare in onda: Rete4 o Focus (il nuovo canale scientifico), anzi «viste le sue ultime percentuali - non resiste alla battuta Pier Silvio -, in effetti sarebbe meglio Focus».

 

Il produttore è Lucio Presta, amico di Renzi, da sempre importante interlocutore di Cologno, manager di star colonne dei canali Mediaset come Bonolis e Greggio. Sua l'idea geniale di spingere Matteo verso la tv... Come cambia velocemente il mondo: fino a poco tempo fa Renzi avrebbe potuto decidere le sorti delle aziende di Berlusconi con qualche leggina ad hoc, ora si ritrova a trattare un «contratto a termine».

 

«Questo progetto televisivo su Firenze - ha spiegato Matteo via web - ha l'ambizione di parlare ai cuori delle persone, cercando di raggiungerle anche oltre i confini nazionali. Sono emozionato al pensiero di lavorare su una sfida così affascinante ma è tutta un' altra cosa rispetto alle fake news sul trasformarmi in uno showman di provincia». Beh, certo, uno come Renzi mica può fermarsi in provincia... Insomma, «Giacobbo, stai sereno...».

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...