frank matano ed elio

RIDIAMO COSÌ TANTO CON "LOL" PERCHÉ SIAMO ABITUATI AI TELE-VIROLOGI - "LIBERO": "GRASSO HA IL DIRITTO DI DIRE "A ME NON PIACE", MA DIECI MINCHIONI CHE BATTAGLIANO A SUON DI BOIATE SONO MANNA DAL CIELO DOPO MESI DI DEPRESSIONE PER COLPA DEGLI IMMUNOLOGI " - ELIO: "NON MI SENTO UN COMICO, FARE RIDERE GLI ALTRI È BELLISSIMO. IO CONSIDERO QUELLI CHE LO HANNO FATTO CON ME DEI BENEFATTORI"

1 - LA "STUPIDERA" DI «LOL» È GRASSO CHE COLA NELL'ERA DEI TELE-VIROLOGI

Fabrizio Biasin per "Libero Quotidiano"

 

elio dietro katia follesa e lillo

È esplosa una imperdibile (si fa per dire) polemicona-social sul pezzo scritto da Sua Santità Aldo Grasso sul Corriere. Dice così a proposito del programma del momento (Lol-Chi ride è fuori, Amazon Prime): «È molto puerile e assai forzato».

 

Apriti cielo, la gente si è incazzata come solo ai tempi dei sacchetti per le verdure messi a 10 centesimi. «Giù le mani da Lol!», «Grasso, sei vecchio!», «Sei tu che fai ridere!», alcuni dei commenti meno avvelenati.

i protagonisti di lol

 

Fino alla twittata firmata da uno dei comici protagonisti, ovvero Frank Matano: «Cambierei il regolamento della prossima edizione di #LOLitalia. Chi fa ridere Aldo Grasso vince». Sotto, centinaia di osanna.

 

elio durante lol

Due sciocche considerazioni. La prima. Il diritto di dire «a me non fa ridere» è sacrosanto, del resto la risata è la cosa più soggettiva dell'universo: c'è chi pensa che Paolo Villaggio fosse un povero pirla (pazzi!), chi non apprezza Ricky Gervais (pazzi!), chi non capisce Corrado Guzzanti (pazzi!), chi si sbellica con i rutti e le scurregge di Boldi e De Sica (pazzi!). Ecco, magari Grasso poteva risparmiarsi il «Non ho riso perché non conoscevo alcuni dei partecipanti e perché il clima generale era quello della stupidera».

 

La seconda. Benedetto sia Lol, ma non per chissà quale motivo sociologico. Semplicemente, nell'era dei tele-virologi che li vedi e ti viene la depressione, dieci minchioni che battagliano a suon di boiate sono manna dal cielo.

 

2 - ELIO DELLE STORIE TESE: "FAR DIVERTIRE GLI ALTRI È BELLISSIMO, CHI L'HA FATTO CON ME È UN BENEFATTORE"

Marco Consoli per "La Stampa"

 

elio lol

«Il motivo per cui LOL: Chi ride è fuori sta andando bene è che è stato fatto un grande lavoro nella selezione del cast: non ci sono doppioni. La varietà nel modo di far ridere ha reso l'interazione più divertente».

 

Elio, 60 anni a luglio, descrive così la ragione del successo del comedy show che lo vede protagonista insieme a Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Michela Giraud, Luca Ravenna e Ciro e Fru dei Jackal.

 

elio balla il tip tap

«Non posso dire chi mi fa ridere di più - aggiunge il poliedrico frontman della band Elio e Le Storie Tese - ma in molti mi hanno divertito. E infatti in trasmissione ho detto: il fatto che non rida non vuol dire che tu non mi abbia fatto ridere. Se l'avessi fatto avrei perso».

 

Lei si è presentato travestito da Gioconda...

«I travestimenti mi hanno sempre fatto ridere, fin dai tempi delle Storie Tese. Visto che qui dovevo fare ridere il pubblico oltre che i colleghi, ho pensato a qualcosa di speciale. Dopo mi sono reso conto che il suo sorriso enigmatico poteva servirmi a camuffare il mio».

 

elio

Per lei chi è un comico?

«È una persona che ha l'unico obiettivo di far ridere. In questo senso io non mi sento un comico, ma un frullato di tante cose».

 

Però, con o senza musica, lei fa ridere.

«È un talento che ho sempre avuto: se serviva gente che doveva far sganasciare gli altri chiamavano sempre me. A volte facevo ridere in maniera involontaria. Fare ridere gli altri è bellissimo: io considero quelli che lo hanno fatto con me dei benefattori».

 

Che tipo di comicità le piace?

«Quella a cui mi ispiro, quella surreale di Alto Gradimento o dei Monty Python. Una comicità difficilmente classificabile: Bracardi e Marenco erano dei geni, è difficile dire cosa facessero esattamente. Mi piacciono gli artisti che escono dalla definizione di comico classico, come per esempio Corrado Guzzanti, che per me è un fenomeno. Io stesso non so imitare, né raccontare bene le barzellette e se devo fare uno scherzo rido prima ancora di iniziare. Diciamo che ho trovato una mia chiave che funziona».

 

frank matano ed elio

In LOL ci sono classici comici che preparano gli sketch come Lillo o Caterina Guzzanti e altri, più spontanei, come Frank Matano, che assomigliano tanto all'amico bravo a farti scompisciare…

«Francamente a me non interessa incasellare i comici in una categoria. Quando mi esibivo con le Storie Tese ci chiedevano: "Che genere suonate"? Ma che importa, l'importante è che piaccia. Per me è la stessa cosa con la comicità, non importa come uno viene classificato, ma se mi fa ridere o no. Per questo secondo me non hanno nessun senso le classificazioni tra vecchia e nuova comicità».

 

meme su elio a lol

In che senso?

«Una volta volevo scrivere delle favole umoristiche e l'ho proposto a Elisabetta Sgarbi, che mi ha chiesto di leggere una pagina di un libro senza dirmi chi l'avesse scritto. Pensavo fosse un nuovo autore, invece era un russo degli Anni '30, ma era così originale e audace che mi sembrava attualissimo. Per me se una cosa fa ridere, funziona, vecchia o nuova che sia. E lo stesso vale per le differenze tra nord e sud. È chiaro che c'è sempre stata una chiave diversa: basti pensare a Gino Bramieri e Walter Chiari, e paragonarli a Totò, Peppino De Filippo o Alberto Sordi. Ma che importa scoprire le differenze, se poi alla fine ti fanno ridere?»

 

meme su elio lol

Elio e le Storie Tese ha fatto divertire varie generazioni con i suoi testi dissacranti e originali. Come nascevano le vostre canzoni?

«Per noi la comicità è stata importante tanto quanto la musica. Per fortuna non c'erano personalismi tra noi e così ha sempre vinto chi proponeva il tema o il testo più divertente, surreale, originale. In alcuni casi ci riunivamo senza avere nessuna idea e cercavamo di trovare insieme l'idea più comica, altre volte i brani sono fuoriusciti dal puro cazzeggio: ad esempio Servi della gleba è nata a un tavolino dello Zelig, quando era ancora un piccolo bar. Guardavamo alcune ragazze sedute a un altro tavolo e Christian Meyer, il batterista, ha detto che sembravamo dei servi della gleba, pronti a strisciare pur di ottenere la loro attenzione. Quell'espressione, che non sentivo dai tempi delle medie, ci ha fatto talmente ridere che è nata la canzone».

elio suona sul palcomeme su elioil cast di lolpintusmichela giraud e lillololfedez e mara maionchi ridonofrank matano e katia follesacaterina guzzanticiro e fru dei the jackalil milanese luca ravennalol su amazonlillo durante lol

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…