eminem

UN ALTRO RIBELLE CON LE SCARPE FIRMATE - LA RIEDIZIONE DELLA BIOGRAFIA DI EMINEM, "WHATEVER YOU SAY I AM”, TOGLIE IL VELO ALL’IPOCRISIA DEL RAPPER CHE FINGEVA DI FOTTERE IL SISTEMA MA NE ERA PARTE - BARBARA COSTA: “EMINEM È STATO UN ANTICIPATORE: IN ERA PRE-SOCIAL, LUI CI HA DETTO TUTTO DEL SUO PRIVATO DISGRAZIATO, DELLA SUA FAMIGLIA DISGRAZIATA, DEL SUO MATRIMONIO BURRASCOSO, CONCLUDENDO CHE LE DONNE SONO “PUTTANE” E “TROIE”. E QUI SI APRONO PAGINE SULLA SUA MISOGINIA E SUL SUO MASCHILISMO, SULLA VIOLENZA DEI SUOI TESTI - IN PUBBLICO SI E’ DENUDATO DICENDO…”

Barbara Costa per Dagospia

 

eminem (19)

Quando Eminem divenne Eminem e cioè famoso tra i famosi, io ero una ragazzina e non me ne fregava un cavolo. Non che fossi contro di lui, e nemmeno contro quello che latravano di lui. No. Proprio non me ne fregava un cavolo. E oggi, a distanza d’anni, il mio interesse nei suoi confronti è il medesimo. Però penso abbia ragione il mio amico Sartre, quando dice che occorre interessarsi non solo di ciò che desta la nostra attrazione, ma pure di ciò di cui un cavolo ci frega, quantomeno per metterci alla prova, e così allargare l’orizzonte dello scibile.

whatever you say i am anthony bozza cover 2023

 

Sicché, ho accolto con sartriano entusiasmo la riedizione di "Whatever You Say I Am. La Vita e i Tempi di Eminem" (Il Castello editore), la prima biografia che Anthony Bozza, dotta firma musicale, gli ha dedicato. E l’ho letta tutta d’un fiato. Bene. Rimango della mia opinione. Di Eminem continua a non fregarmi un cavolo. Però ho capito perché. Perché a me esser presa per il c*lo piace solo sessualmente. Non in altro ambito.

 

E allora il signor Eminem – ma di più l’autore Bozza che lo osanna – è incoerente (e sono gentile) nel voler passare per chi non è, e nello specifico: un ribelle, rivoluzionario antisistema, un provocatore. Ignoro che uomo sia adesso il 50enne Eminem, qui Bozza ne copre la vita dalla nascita al 2003, ma l’Eminem di 20 anni fa sul tetto del mondo, l’Eminem celebrità internazionale di cui gode i frutti tuttora, prende in giro e per questo motivo.

 

eminem dischi

Non sei credibile se ti innalzi a ribelle e rivoluzionario e antisistema, quando tu stesso sei con tutte le (firmate) scarpe intinto in quel sistema che ti glori a f*ttere. Se sei contro qualcosa, la combatti ma non la replichi né la vivi. Stop. Non ci sono alternative. Il minimo distinguo, sfumatura, è comoda falsità.

 

Il signor Eminem – e il discorso lo estendo a gran parte dei suoi epigoni rapper e trapper – non me la dà a bere col suo porsi anti qualcosa che desidera – e ha con oggettivo talento ottenuto – con tutto sé stesso. Questi artisti non stanno contro un bel nulla. Stanno dentro, il sistema, la società, anema e core. Godendo di ogni alto privilegio che il sistema che urlano di odiare garantisce loro.

eminem fan bacio

 

Perché sono tutti – siamo tutti – un prodotto tra i prodotti del sistema. Tutti, a diverso posto e diverso grado sociale. E pure Eminem lo è. Lui scrive e canta di no. Ma lo è. È dentro. Pago. E sputare di esserne nemico e volerlo distruggere mettendone alla berlina le contraddizioni è per le mie sinapsi avvilente. “Le sue canzoni lanciano messaggi”. Peggio mi sento. Eminem è tanto "contro" il sistema che, e soltanto fino al 2003, sistematicamente ha avuto storie con f*ghe star-system (Mariah Carey su tutte).

eminem (15)

 

Istruttive le pagine che Anthony Bozza dedica alla storia dell’hip hop e ogni sua diramazione. E però: che siffatta musica sia arte e abbia autoriale dignità, ma chi diavolo lo mette in dubbio? Solo chi di musica stolto. Di conseguenza, perché ammosciarci con la sequela di sventure che ha ammorbato l’esistenza di Eminem, o detto fuori dai denti: quanto caz*o ci può importare dei disastri familiari e coniugali di Eminem?

 

eminem lato b (4)

Quando poi lui stesso delle sue magagne c’infarcisce i pezzi? Che possiamo fare noi, per alleviare le pene di una superstar quando non sappiamo come affrontare le nostre? E non abbiamo quel conto in banca, e non giriamo con autista e limousine. Lo ammetto: è oltre ogni mia comprensione il gusto che suscitano nei nip le vite "difficili" dei vip. Per quanto mi riguarda, hanno vantaggioso effetto solo sulla mia stitichezza. Ma lo riconosco: in materia Eminem è stato un anticipatore: in era pre-social, lui ci ha detto tutto – e dal suo punto di vista – del suo privato disgraziato, della sua famiglia disgraziata, del suo matrimonio burrascoso, concludendo che le donne sono “p*ttane” e “tr*ie”.

 

mariah carey eminem

E qui si aprono pagine sulla misoginia di Eminem, sul suo maschilismo, sulla violenza dei suoi testi. A parte che trovo infantile che un all’epoca già 30enne Eminem scriva un numero non irrisorio di versi in risposta a chi lo offende o gli fa in ogni modo la bua, mi chiedo se mai lo capiranno le femministe e le associazioni strepitanti contro Eminem, che 1) negli USA hanno il Primo Emendamento, e beati loro, e 2) Eminem in pubblico si denuda le chiappe a beffa perché “io non mi sento responsabile di nulla: sui miei dischi c’è apposto l’advisory”.

rihanna eminememinem (7)

 

In definitiva, se non si approva un cantante, basta non ascoltarlo. A te, uomo, donna, fa ribrezzo che Eminem schiamazzi di poter “sbattermi tutte 'ste fighette/con queste sole p*lle”? Non far accostare tali portatori di p*lle fan di Eminem tra le tue gambe.

Potrei cambiare idea su Eminem in un unico caso: che davvero prendesse per il c*lo il sistema come si vanta di fare.

 

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Potrebbe prendere a esempio chi, famoso, ha commercializzato un proprio disco senza titolo e nome e etichetta, e zero battage pubblicitario, lasciando che i fan lo comprassero riconoscendo dall’ascolto firma e autore. Oppure chi, famoso, ha fatto un disco, componendolo brutto apposta, col suo nome, per prendere per il c*lo la critica lecchina interdetta a scrivere che un tal nome potesse toppare. E a te, lettore, che hai capito a chi faccio riferimento, mi inchino.

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