rita dalla chiesa

LA VERSIONE DI RITA DALLA CHIESA: "LE MOLESTIE? BASTA DIRE DI NO. ANCHE TANTI RAGAZZI HANNO SUBÍTO RICATTI SESSUALI DA PRODUTTORI E REGISTI - IN TANTI ANNI CON FABRIZIO FRIZZI HO VISTO TANTE RAGAZZE PROPORSI. SI PRESENTAVANO AI PROVINI CON MINIGONNE INGUINALI E SI ATTEGGIAVANO IN UN CERTO MODO, ANCHE DAVANTI A ME, CHE ERO LA MOGLIE…”

rita dalla chiesa

Alessandra Menzani per www.liberoquotidiano.it

 

«Sono fuori casa alla ricerca di un taxi, mi chiama tra un' ora?». Rita Dalla Chiesa, 70 anni, vulcanica come quando ne aveva 20, torna finalmente alla conduzione di un programma, a Mediaset, dopo una parentesi in Rai e un programma abortito su La7. Dopo Forum, è il grande ritorno e le chiediamo tutti i dettagli.

 

Ha trovato il taxi?

«Alla fine sì. Lei abita a Roma?».

 

 

No, Milano.

«Beata lei. Vivere qui è ormai impossibile. Non è accettabile. I mezzi sono un disastro, sotto Natale poi...Detesto essere imbrigliata. Per me la vera capitale è Milano».

 

Il nuovo programma che condurrà su Rete 4 lo farà a Roma o Milano?

«A Roma, al centro Palatino. Pensi, è l' ex studio di Forum, quello in cui ho iniziato tanti anni fa. Ho ritrovato una squadra stupenda, il direttore di studio Piero, Maurizio Costanzo, ideatore del programma, in onda a metà gennaio, in seconda serata, per sei puntate».

 

 

È lui il fautore del suo ritorno?

«Secondo me sì. Mi ha chiamato Andrea Giudici, di Mediaset, ero al Trony a comprare delle prese elettriche: "Costanzo ti vorrebbe per il suo nuovo programma", mi ha detto. Mi sono dovuta sedere».

 

Ieri oggi e italiani come sarà?

«Avrà un taglio giornalistico, ma molto tranquillo. Racconto come eravamo e quello che siamo oggi, nella musica, nello sport, nella moda. Parlando di sport puoi anche parlare d' amore.

rita dalla chiesa

Ci sono tanti blocchi, ospiti e filmati. Roberto Olla, grande giornalista che io chiamo "professore", ne trova dei bellissimi, veri gioielli. Ieri oggi e italiani è un programma che guardi in rilassatezza, senza ansia. La tv che preferisco rispetto ad altri generi».

 

Quali?

«Alla tv urlata, in cui la gente si insulta, in cui le voci si sovrappongono».

 

Ogni riferimento è puramente casuale.

«Assolutamente».

 

In questi anni senza un programma tutto suo, come è stata?

rita dalla chiesa al mare

«Non bene. Ora torno a casa, sono emozionata sul serio perché a Mediaset sono legata. Devo dire che in questi anni il Tg4, Nicola Porro e Del Debbio mi hanno chiamato spesso nelle trasmissioni. Poi la mia grande salvezza è stata TeleNorba che non lascio: farò il programma Oggi sposi. È una tv importante, tanti sono arrivati proprio da lì, ad esempio Checco Zalone. Mi dividerò tra Roma e la Puglia, sono quattro ore di treno. Preferisco una vita caotica e intensa a una piatta».

 

rita dalla chiesa

Come regge certi ritmi?

«Sono così. Mia figlia Giulia mi dice: "Mamma, sei sempre stata forte". Avrei anche voglia di essere più debole, fragile, e permettere agli altri di occuparsi di me. Ma sa che le dico? Meglio stare da soli. Se trovi qualcuno che condivide veramente la vita con te, bene, ma se di fianco hai qualcuno che fa finta di capire, fa finta di ascoltare, no grazie. Sono autonoma e indipendente, forse troppo».

 

DALLA CHIESA

Lei ha avuto due mariti, Roberto Cirese, da cui ha avuto Giulia, e Fabrizio Frizzi.

«Sono stata una delle prime a divorziare, ho cresciuto una figlia da sola. Non ho mai chiesto niente ai miei ex, nemmeno a Fabrizio, anche perché me lo potevo permettere, lavorando.

RITA DALLA CHIESA

Non ho mai avuto amanti prestigiosi che mi coprissero le spalle. Ho fatto da sola. Mi sono trovata di fronte a grossi muri da superare, ma alla fine ho sempre trovato il modo per farcela. Senza crisi e senza psicologi».

 

Con Frizzi ha mantenuto un ottimo rapporto. Come sta dopo bruttissimo malore?

«Non rivelo le nostre conversazioni, non l' ho mai fatto per rispetto suo e di sua moglie Carlotta. Posso dire che è un combattente. L' ondata di affetto che ha ricevuto non mi ha stupito: ho sempre saputo che Fabrizio è una persona profondamente buona e perbene, tutto quello che gli è tornato indietro è meritato. Nel nostro ambiente è la persona più benvoluta, la più amata, non è mai caduto nelle piccole logiche di potere, di viscidume. Ha tanta voglia di farcela».

 

Anni fa siete anche tornati insieme in tv.

rita dalla chiesa rete4

«Nella Posta del cuore su Raiuno. Eravamo come Sandra e Raimondo. Non ho mai capito perché la Rai lo abbia cancellato. Facevamo il 14 % di share contro il Segreto».

 

Più delle sorelle Parodi.

«Ma loro vanno in onda la domenica».

 

La Rai l' ha più cercata?

«Sono stata spesso alla Vita in diretta con Francesca Fialdini e Marco Liorni. Ci tornerò dopo il programma su Rete4. Mi piacerebbe fare il giudice di qualche talent. Di musica ne so tantissimo, provare per credere. Magari Tale e Quale Show. O ad Amici: diventerei pazza dalla gioia».

 

Maurizio Costanzo potrebbe dirlo a Maria De Filippi.

«Magari lo leggerà qui». (sorride)

 

Per lavorare, Rita, le hanno mai fatto proposte indecenti?

ron mara venier rita dalla chiesa barbara d urso e katia ricciarelli

«No. In determinate circostanze basta dire no. E bussare a un' altra porta. La mia posizione è impopolare. Ma della vicenda Weinstein e Brizzi penso che noi donne, anche a 20 anni, siamo ben strutturate. Diciamo tanto che siamo più mature degli uomini, a parità d' età, e allora dimostriamolo. Mi metti le mani addosso? E io lo dico a tua moglie, o sporgo denuncia. Se davvero c' è un' aggressione, vado dai Carabinieri. Oppure faccio i conti con me stessa: non sarà che sono stata zitta per avere un tornaconto?».

 

Lei non ha mai notato niente, nel mondo dello spettacolo e della tv?

mara venier e rita dalla chiesa

«Le dirò: tanti uomini - ragazzi - hanno subíto ricatti sessuali dal tal regista, o da tal produttore, che vede un bel giovane e ci prova. Ho sentito dire tanti "no" e conservare la propria dignità.

 

Conosco donne che stanno con uomini importanti per avere un lasciapassare. In tanti anni con Fabrizio Frizzi, sa quante ragazze che si proponevano? Che si presentavano ai provini con minigonne inguinali, che atteggiavano in un certo modo, anche davanti a me, la moglie?».

 

Oggi che rapporto ha con gli uomini?

«Bellissimo, li amo, un mondo senza di loro non lo concepisco. Sul treno Frecciabianca, per la Puglia, ci sono tanti gentlemen, ti sollevano il bagaglio, ti fanno sentire una donna con la loro galanteria. Sul Frecciarossa, invece, sono tutti con gli occhi puntati sul tablet, non ti si filano».

 

Sul Frecciabianca ha conosciuto qualcuno di interessante?

«Qualcuno sì. Ma non mi piacciono gli uomini leccati, preferisco quelli casual».

Può provare con un treno Regionale...

Ride.

 

rita dalla chiesa frizzi

Un compagno ce l' ha?

«Ultimamente io e la mia famiglia abbiamo avuto un gravissimo lutto (è mancato il marito della figlia, Massimo Santoro, ndr), la mia testa era su altro. Un compagno oggi non ce l' ho. A mio nipote Lorenzo, dieci anni, dico: "Hai una nonna che si innamorerà a 90". Mai dire mai».

 

Un' ultima cosa: ora che è diventato legge, lei lo farà il biotestamento?

«Assolutamente sì. Sono per la difesa della dignità di ogni individuo. Sono per l' eutanasia».

 

rita dalla chiesarita dalla chiesarita dalla chiesa con la figlia giuliarosanna lambertucci rita dalla chiesadalla chiesa maionchi paragone e valentina nuzzirita dalla chiesa saluta fedele confalonieri

 

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…