
CHI NON RISICA NON RUSIC! ‘PIERACCIONI? IL SUCCESSO L’HA CAMBIATO. IO L’HO SCOPERTO, MA POI È SPARITO: TEMEVA DI PERDERE I CONTRATTI DI MIO MARITO CECCHI GORI, CHE DURANTE IL DIVORZIO MINACCIAVA TUTTI. LEONARDO DICEVA CHE ERO LA SUA FATINA, POI MI HA FATTO PIANGERE’ - “ANCHE VERDONE NON SI FA PIÙ SENTIRE” - “IL SEGRETO DEL MIO FISICO? LA GASTRITE”
VIDEO - INTERVISTA A RITA RUSIC SU “RADIO RADIO”
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Rita Rusic, ai microfoni di RadioRadio, ospite nel programma “Io Le Donne Non Le Capisco”, su Leonardo Pieraccioni, ha dichiarato: “Pieraccioni faceva l’impiegato alle poste. Diceva sempre ‘Ero talmente povero che vedevo l’arcobaleno in bianco e nero’, mentre ero a Firenze con il mio ex marito per la campagna elettorale, mi portò un copione che rimase sulla mia scrivania. Poi dopo 8 mesi ho preso questo copione scritto in maniera scomposta ma l’idea era molto bella e fresca. Ho chiamato un grande sceneggiatore molto bravo ed esperto di comici toscani, gli ho chiesto di riscriverlo e mi ha detto di ‘si’.
Ho chiamato Pieraccioni gli ho detto di venire, era giugno ed era vestito con una giacca di velluto, sudato, grondava ed io vestita tutta di chiffon. Gli dissi che volevo fare con lui 3 contratti, 3 film. Li è partito tutto. Era un entusiasta. Leonardo è cambiato. E’ uno di quelli che il successo l’ha cambiato. Che peccato, io lo adoravo! – prosegue Rita Rusic - Ho pianto per lui. Mi ricordo ancora quando mi ha detto che non mi poteva più parlare perché Vittorio gli aveva detto che se parlava con me gli avrebbe cancellato i contratti. Mi ricordo questo momento dove stavo nel salone di casa mia, con il telefono in mano, le lacrime che mi cadevano veloci e copiose, come la pioggia sul parabrezza.
E’ stato un dolore, come 100 coltelli in un momento, perché lo consideravo come mio figlio, artisticamente parlando. Non era nessuno tra virgolette, aveva delle grandi capacità e potenzialità altrimenti non sarebbe venuto fuori, ma non lo conosceva nessuno. Abbiamo fatto un processo insieme”. Sempre su Pieraccioni, la Rusic prosegue: “Ricucire il rapporto con lui? No. Non lo voglio ricucire, mi ha ferito troppo. Non basta, dopo tanti anni mandare un sms e che dice ‘io devo a te, tu sei la mia fatina…’.
Lui mi diceva: ‘nella mia vita ci sono tre donne: la Madonna, la mi mamma, e tu’ e poi mi mandi un sms ‘se non ci fossi stata tu’. Non è che non lo voglio perdonare, io gli voglio bene, io lo adoro, sono con il sorriso. Non sono arrabbiata, però non posso permettere di essere maltrattata in un certo senso così da tutti, devo difendermi. Devo volermi bene”.
In trasmissione anche Ljerka Rusic, sorella di Rita, che durante l’intervista ha dichiarato: “Vogliamo dire di Carlo Verdone? Lo abbiamo fatto lavorare e ha lavorato tanto”. “Verdone è il mio testimone di nozze” sottolinea Rita Rusic. “Quando si sono separati per terrore, perché Vittorio ha minacciato tutti, non ha mai chiamato neanche lui, ed era testimone di nozze di Rita” prosegue Ljerka Rusic.
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“Mai, neanche gli auguri di Natale”, dichiara Rita Rusic. “Ha chiamato a casa mia, per sapere se avevamo letto una sceneggiatura, io gli ho detto di chiamare Rita e mi ha detto ‘ho paura , non vorrei che qualcuno dice a Vittorio che ho chiamato Rita!’” conclude Ljerka Rusic . Poi, Rita Rusic, sottolinea: “Io ho lo stesso numero di cellulare da vent’anni. Molti mi dicono ‘eh ma non ho più il tuo numero’, ma il mio numero è sempre quello, mai cambiato. Prima squillava sempre, poi sono stata un anno a guardare il cellulare che non squillava mai, mai!”.