paolo corsini

PAOLO CORSINI, UNA NE FA E CENTO NE SBAGLIA! IL RITRATTONE DEL DIRETTORE DEGLI APPROFONDIMENTI RAI CHE HA DATO DELL’INFAME A FORMIGLI, FINITO AL CENTRO DEI CASI SCURATI E RAMA-"REPORT" - CAVALIERE DEL SACRO MILITARE ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO, CAPOSCOUT, EX RUGBYSTA, E' STATO SPERNACCHIATO PER LA PERFORMANCE A "ATREJU", LA KERMESSE DI FRATELLI D’ITALIA, CON PAROLE E ATTEGGIAMENTI DA MILITANTE - VIDEO

https://www.repubblica.it/politica/2024/10/25/video/direttore_approfondimenti_rai_corsini_al_conduttore_di_piazzapulita_su_la7__formigli_infame-423576324/

 

Antonella Baccaro per corriere.it - Estratti

 

Come direttore del genere Approfondimenti, Paolo Corsini, 55 anni, scalatore e giocatore di rugby, nato a Rimini sotto il segno del Cancro, è al centro di tutte le polemiche da quando, un anno fa, ha assunto l’incarico.

paolo corsini offende corrado formigli a piazzapulita 2

 

Certo, il suo non è un ruolo facile: gestire i programmi giornalistici che non rientrano sotto testata significa avere a che fare con inchieste che spesso toccano la politica.

 

Da Report a In Mezz’ora, da Presa diretta a Il Cavallo e la torre, da Cinque Minuti a Porta a Porta, Corsini deve rapportarsi con personaggi tv di un certo peso e carattere. Prima di lui lo aveva fatto Mario Orfeo, che, da ex direttore generale, era stato in grado di gestire tutti. Tranne l’allora amministratore delegato Carlo Fuortes che, nel giro di un mattino, lo sollevò dall’incarico per riportarlo al Tg3, a causa di voci che giravano circa le mire di Orfeo di dirigere l’azienda.

 

Il Cavaliere del Sacro ordine di San Giorgio e la kermesse di Atreju

paolo corsini a piazzapulita

Ma torniamo a Corsini, Cavaliere del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio, da ragazzo caposcout, redattore della stessa rivista di un altro scout famoso (Matteo Renzi), il direttore più sotto accusa in questi giorni un po’ se le va a cercare.

 

Rimane nella storia la sua performance alla scorsa edizione di Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia, cui partecipò con parole e atteggiamenti da militante che non poteva permettersi.

 

L’ad Roberto Sergio, che già cominciava a irritarsi dell’epiteto «TeleMeloni» affibbiato alla sua conduzione aziendale, si infuriò. Corsini rischiò grosso, ma alla fine, complice l’appoggio del direttore generale Giampaolo Rossi, la scampò porgendo le dovute scuse.

 

Il precariato, gli inizi come praticante al Secolo, in Rai dal 1996

paolo corsini

Da allora però, Corsini, ex praticante al Secolo, in Rai dal 1996, per lunghi anni da precario con ogni tipo di contratto e con un grande presenzialismo nel sindacato, è rimasto nel mirino delle critiche dell’opposizione, facile bersaglio tutte le volte che su Report, ad esempio, si sono levate voci di ipotetica censura.

 

Sul punto, a dire il vero, Corsini respinge le accuse: convocato in commissione di Vigilanza Rai dalla sua stessa maggioranza, furiosa per le inchieste su Santanché e La Russa, il direttore difese Sigfrido Ranucci, con cui ha un cordiale rapporto di vittima-carnefice.

 

paolo corsini

Ultimamente le questioni si sono complicate oltremodo. Così, Corsini, giornalista per 20 anni al Giornale radio Rai, come cronista economico, per poi diventare nel 2003 giornalista parlamentare, ha dovuto fronteggiare casi su casi, spesso rimanendone schiacciato.

 

Prendiamo il caso Scurati, su cui ancora pende il giudizio dell’azienda, Corsini nega ogni censura. Si vedrà. Di certo, per la sera che ha preceduto il parapiglia generato dal post di Serena Bortone sulla «censura» del monologo, il direttore ha un alibi perfetto: l’ha passata tutta a guardare la puntata di Report della domenica successiva, che trattava dei centri di immigrazione albanesi.

 

paolo corsini

Esatto, proprio quelli su cui si è scatenata la bufera. Corsini ha dovuto fronteggiare in prima la telefonata del premier albanese Edi Rama, arrabbiato per come Ranucci avrebbe ignorato, a suo dire, le precisazioni inviate dal suo ministro.

 

Insomma, per il giornalista, diventato nel tempo vicedirettore dei giornali radio, capo dei tg di Rai Parlamento, poi vicedirettore di RaiDue, è una via Crucis infinita. Su di lui circolano voci di epurazione, una soluzione che però non piace ai meloniani che la vivrebbero come una sconfitta bruciante. Del resto, manca un mese al rinnovo dei vertici Rai

PAOLO CORSINI paolo corsinipaolo corsini

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...