ROBA BUONA PER CHI DEVE STARE CHIUSO IN CASA - GRASSO IN LODE DI ''THE OUTSIDER'', LA NUOVA SERIE TRATTA DA UN ROMANZO DI STEPHEN KING IN ONDA SU SKY ATLANTIC: ''DAGLI SCHEMI CLASSICI DEL CRIME DEL FANTASY-HORROR MUOVE VERSO TERRENI D' INDAGINE E INTROSPEZIONE SEMPRE PIÙ SOFISTICATI E COMPLESSI. UNA SERIE CHE MUTA CONTINUAMENTE FACCIA E A OGNI EVIDENZA COSTRINGE A RIMETTERE TUTTO IN DISCUSSIONE''
«THE OUTSIDER», LA SERIE CHE RIMETTE TUTTO IN DISCUSSIONE
Aldo Grasso per il ''Corriere della Sera''
Da diversi anni, il modello di serialità tv di HBO ci ha abituato a prodotti capaci di mescolare piani di racconto articolati e stimolare letture interpretative su più livelli. È un marchio di fabbrica consolidato al quale non pare sottrarsi nemmeno «The Outsider», l' ultima serie del broadcaster statunitense (Sky Atlantic).
Adattamento dell' omonimo romanzo di Stephen King, «The Outsider» è un viaggio che dagli schemi classici del crime del fantasy-horror muove verso terreni d' indagine e introspezione sempre più sofisticati e complessi. Merito naturalmente del testo originale di un maestro del genere, ma anche del lavoro di Richard Price (uno degli artefici di «The Wire» per intenderci) come show-runner e di un cast equilibrato nel quale spicca Ben Mendelsohn nel ruolo del detective Ralph Anderson.
L' innesco è quello classico di un poliziesco dalle tinte fosche: il ritrovamento del corpo di un bambino di undici anni orrendamente martoriato nei pressi di Cherokee City in Georgia. Le prove sembrano condurre a Terry Maitland (Jason Bateman), coach della squadra giovanile locale di baseball. Il detective Anderson, che ha perso un figlio giocatore nella stessa squadra anni prima, arresta platealmente l' amico Terry, ma con il passare del tempo e l' emergere di nuovi dettagli comincia a mostrare segni di incertezza.
E improvvisamente, nata come ordinaria detective story, la serie prende sentieri via via differenti, mentre una strana e oscura presenza si aggira nei luoghi della famiglia Maitland e la piccola figlia di Terry convive con visioni inspiegabili e irrazionali.
«The Outsider» è solo l' ultimo tassello di una serialità cosiddetta «prestige» dove alle qualità estetiche del racconto e della sua resa si aggiungono elementi produttivi di alto profilo. Il risultato è una serie che muta continuamente faccia e a ogni evidenza costringe a rimettere tutto in discussione.
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