robbie williams

“HO IMPARATO A CONVIVERE CON UNA MALATTIA MENTALE IN UN’INDUSTRIA MUSICALE CHE A SUA VOLTA TI PROVOCA PROBLEMI MENTALI” – ROBBIE WILLIAMS RACCONTA I 25 ANNI DI CARRIERA E DI SVALVOLATE: “IL MIGLIOR RICORDO È IL MOMENTO IN CUI HO SCOPERTO CHE AVREI FATTO PARTE DEI TAKE THAT. POI SONO DIVENTATO FAMOSO ED È STATO UNA GRANDE MERDA PERCHÉ IL PENSIERO DI ESSERE FAMOSI È MOLTO PIÙ LIBERATORIO, AFFASCINANTE E INEBRIANTE DELL’ESSERLO IN SÉ” (E IL SESSO? LA DROGA? I SOLDI? A ROBBIE, PIAGNUCOLA MENO...)

robbie williams

Barbara Visentin per il “Corriere della Sera”

 

«È stupefacente, pazzo, molto bello, sciocco, sbalorditivo che mi sia successo tutto questo». Robbie Williams sceglie lentamente le parole per raccontare come si senta a celebrare i 25 anni di carriera solista. È difficile capire quando scherza e quando è serio, quando è eccentrico e quando fragile, ma anche via Zoom, disteso in un letto a Parigi, torso nudo coperto in parte da un lenzuolo bianco, l’ex Take That ha uno sguardo magnetico che spesso si apre in una risata: ripercorre il quarto di secolo che l’ha visto salire fra i grandi del pop, ma anche combattere con eccessi, depressione e problemi mentali.

 

Giunto a questo traguardo può farsi i complimenti?

«Direi di sì, più di quanto abbia mai fatto. È bello essere in un momento della mia vita in cui posso prendermi del tempo per respirare e dirmi “beh, che cavolo: ben fatto”».

 

Il tour europeo del 25ennale partirà dall’Italia, il 20 gennaio 2023 a Bologna: che concerto vedremo?

ROBBIE WILLIAMS er.jsp

«Sarà come i miei show in passato, ma mi piace pensare di essere molto più bravo di quando ho iniziato, quindi mi vedrete al mio meglio».

 

Il suo nuovo album «XXV» è stato il 14esimo a raggiungere il numero uno nel Regno Unito, un record che la avvicina a Elvis o i Beatles: che sensazione prova?

«La sensazione è che in questo momento non mi devo preoccupare di essere irrilevante e quindi è un’ottima cosa. Direi che in questo periodo è bello essere me».

 

Eppure il singolo «Lost» è negativo, parla di comportamenti al limite, di aver perso il proprio posto nella vita.

«Sì, ma si riferisce a un periodo lontano, fra il 1995 e il 2000. È autobiografico, ma parla di un tempo e di un luogo in cui mi trovavo anni fa».

 

Si è mai sentito perso in questi 25 anni?

Robbie Williams e la moglie Ayda Field

«Mi sono sentito perso per la maggior parte del tempo e i miei pensieri sono stati perlopiù “tutto questo è troppo opprimente. Perché mi sento così? Come faccio a smettere? Dove mi trovo? Madre aiutami”. Direi che mi sono sentito così per 20 di questi 25 anni».

 

E come se ne viene fuori?

«Non c’è un modo, quindi ho imparato a conviverci. Il problema principale è stato ritrovarsi ad avere una malattia mentale all’interno di un’industria come quella musicale che a sua volta ti provoca problemi mentali (ride). Se avessi fatto il falegname, avrei comunque avuto problemi mentali, ma forse quel settore non è così intenso come passare la vita sotto i riflettori».

 

È entrato nei Take That a 16 anni. È più dura stare in un gruppo o da soli?

«È più dura far parte di un gruppo perché bisogna tenere in considerazione i sentimenti e i pensieri degli altri. La cosa bella, però, è che si condivide il successo e ciò fa sì che tu non ti senta solo: vai sul palco e la persona accanto a te sa esattamente come ti senti. Essere un artista solista, invece, può portare parecchia solitudine. Però mi piacciono entrambe le possibilità».

robbie williams e la moglie ayda

 

Ha un ricordo indelebile degli inizi?

«Il miglior ricordo è il momento in cui ho scoperto che avrei fatto parte dei Take That e mi sono detto “oddio diventerò famoso”. Non c’è mai più stato un momento in cui mi sia sentito meglio. Poi sono diventato famoso ed è stato una grande m... perché il pensiero di essere famosi è molto più liberatorio, affascinante e inebriante dell’esserlo in sé».

 

Rispetto a 25 anni fa, il pop è preso più seriamente?

 

«Di certo è giudicato in maniera meno negativa. La gente non dice più “questa musica fa schifo”, mentre anni fa spesso diceva “questa roba non dovrebbe esistere, quella band non dovrebbe avere tutto quel successo, quel cantante non vale nulla”. Credo che oggi la gente sia meno cattiva, certo lo è online, lì è proprio feroce, un vero inferno, ma nel mondo della musica, tra radio, giornali o tv, sono tutti più gentili che mai».

 

robbie williams

Qual è stato il miglior momento fin qui?

 

«Non so quando è stato che mi sono sentito alle stelle, ma so che è successo, so che molte persone mi amano quando sono sul palco, e ciò fa sentire molto potenti, è bellissimo. Molte persone hanno scelto invece di dirmi che mi odiano e disprezzano tutto ciò che rappresento, il che non fa sentire particolarmente bene. Ma mi piace pensare che il primo aspetto possa prevalere sull’altro, se io lo voglio».

 

Cosa desidera per i prossimi 25 anni?

«Raggiungere altri obiettivi, sforzarmi per realizzare i miei sogni e impegnarmi per renderli un successo».

robbie williamsrobbie williams e ayda 9robbie williamsrobbie williams e ayda

Ultimi Dagoreport

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...