scalfari berlusconi

SALVIAMO SCALFARI DAI SUOI ‘COMPAGNI’! - LETTERACCIA DI ZAGREBELSKY E GLI ALTRI DI ‘LIBERTÀ E GIUSTIZIA’ ALL’ICONA DI ‘REP’: ‘CARO EUGENIO, SIAMO RIMASTI SBALORDITI RISPETTO ALLA TUA PREFERENZA PER BERLUSCONI RISPETTO A DI MAIO. NOI CHE PER TANTI ANNI ABBIAMO CONDIVISO CON IL GRUPPO ESPRESSO-REPUBBLICA BATTAGLIE E CONVINZIONI, IN QUELLA TUA DICHIARAZIONE NON CI RICONOSCIAMO. SIAMO MOLTO DELUSI…’

 

Paolo Bracalini per ‘il Giornale

 

SILVIO BERLUSCONI EUGENIO SCALFARI

Con una semplice frase Eugenio Scalfari si sta rovinando tutte le amicizie. Da saggio venerabile a vecchio rimbambito reazionario il passo è lungo, eppure basta aver detto «tra Berlusconi e Di Maio sceglierei Berlusconi» per colmarlo in un lampo. Il fondatore di Repubblica nell' ordine è stato: redarguito dalla stessa Repubblica, accusato di essere un vecchio fascista da Flores d' Arcais di Micromega (famiglia Espresso), sbertucciato dai grillini e dal Fatto.

 

Mancavano solo gli amici di Libertà e Giustizia, il prestigioso club di intellettuali già firmatari di innumerevoli appelli lanciati proprio dalla Repubblica di Scalfari, ma eccoli rispondere all' appello.

 

SCALFARI ZAGREBELSKY CONCITA DE GREGORIO SAVIANO NEL PARTITO DI REPUBBLICA - ILLUSTRAZIONE FUCECCHI PER IL FATTO

«Caro Eugenio, noi di Libertà e Giustizia siamo rimasti sbalorditi dalla tua dichiarata preferenza per Berlusconi, rispetto a Luigi Di Maio, in vista delle prossime elezioni. Non riusciamo a comprendere e tantomeno ad accettare come una figura con la tua storia di giornalista e di intellettuale possa dimenticare cosa ha rappresentato Berlusconi per il nostro paese» scrivono in una lettera aperta - con una nota di dolore mista ad indignazione per il tradimento del «Caro Eugenio» - gli illustri consiglieri di presidenza di Libertà e Giustizia.

 

Ovvero Gustavo Zagrebelsky, Sandra Bonsanti, Tomaso Montanari, Nadia Urbinati, Lorenza Carlassare, Roberta De Monticelli, Paul Ginsborg, Elisabetta Rubini, Valentina Pazé, Salvatore Settis. Tutti «repubblicones» della prima ora, come ricordano loro stessi, ancora ribadendo - se Scalfari non l' avesse afferrata - tutta l' incredulità per l' esternazione filo-Berlusconi del loro ex sodale di battaglie politiche.

LIBERTA E GIUSTIZIA GUSTAVO ZAGREBELSKY jpeg

 

«Noi di Libertà e Giustizia, che per tanti anni abbiamo condiviso con il Gruppo Espresso-Repubblica battaglie e convinzioni, in quella tua dichiarazione non ci riconosciamo proprio, né ci riesce di ridimensionare la nostra delusione». La storia di Libertà e Giustizia in effetti è intrecciata in modo inestricabile con quella di Repubblica, fondata da Scalfari.

 

L' editore Carlo De Benedetti è uno dei soci fondatori di LeG, Sandra Bonsanti - assunta a Repubblica proprio da Scalfari - è stata una firma del quotidiano, come pure altri dei consiglieri di LeG delusi da Scalfari: da Settis a Montanari a Ginsborg al sommo costituzionalista Zagrebelsky («l' amico Zagrebelsky» con cui Scalfari già duellò sul referendum di Renzi).

 

LORENZA CARLASSARE

Un piccolo dramma nel mondo di Repubblica che ha appena cambiato grafica e inventato un nuovo carattere tipografico, chiamandolo Eugenio proprio in onore suo. Nel caso insistesse, si fa sempre in tempo a cambiarlo.

Roberta De Monticelli Paul Ginsborg

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...