2020sanremo amadeus junior cally nicola zingaretti

“O AMADEUS È UN GRANDE STRATEGA O NON SA DOVE METTERE LE MANI” – MOLENDINI E LE POLEMICHE SU JUNIOR CALLY: “SONO CONVINTO CHE L’ALZATA DI SCUDI SIA STATA PREVISTA. LA REGOLA È QUELLA DEL TIRO A BERSAGLIO: PIÙ BERSAGLI CI SONO, PIÙ TIRI SI FARANNO, PIÙ TITOLI SI RICEVERANNO, PIÙ SPETTATORI (SI SPERA) CI SARANNO. E' SEMPRE STATO COSÌ” – LO ZINGARETTI CHE CRITICA IL RAPPER È LO STESSO CHE L’ANNO SCORSO CHIEDEVA ALLA POLITICA DI STARE FUORI DALLE BEGHE DELL’ARISTON? – VIDEO

 

 

Sanremo, Zingaretti (Pd): politica stia fuori da beghe (11 febbraio 2019)

nicola zingaretti all'abbazia di contigliano

(askanews) – “Si tratta di eccezionali talenti italiani. La politica deve stare fuori da queste stupide beghe. Malgrado tutti gli impegni ho seguito i momenti più salienti del festival e su quel palco ci sono tanti talenti eccezionali. Questi due giovani Mahmood e Ultimo sono due talenti veramente incredibili e quindi noi dobbiamo essere contenti perché c’è un elemento di vitalità della nuova generazione che arricchirà lo straordinario patrimonio e la forza della musica italiana. Tutto il resto è noia come dice il testo di una grande canzone. E la noia, lasciamola si noiosi”.

 

ultimo mahmood

Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commentando quanto avvenuto al Festival di Sanremo a margine di un evento a Roma.A chi gli chiedeva se il vincitore del festival rappresenti un simbolo, Zingaretti ha detto: “Anche Ultimo è un simbolo. Un simbolo di riscatto come lui ha spiegato ha iniziato a fare pianoforte perché glielo aveva consigliato la mamma per dargli una possibilità e lui non voleva. Vederlo protagonista a Sanremo, partendo da un bisogno, trionfare nella musica italiana, anche questo è un altro simbolo di riscatto che testimonia la forza di una nuova generazione come i Maneskin anch’essi romani, forza di una nuova generazione, sono tra i gruppi più originali della nostra musica. C’è un grande rinnovamento. Se la politica italiana di rinnovasse come la musica italiana l’80 per cento dei problemi sarebbe risolto. A loro – ha concluso – che si rinnovano almeno non rompiamo le scatole. Pensiamo a rinnovare la politica che è molto meglio”.

junior cally 4

 

2 – SANREMO, AMADEUS, JUNIOR CALLY E LE POLEMICHE

Marco Molendini per Dagospia

 

le donne rai di sanremo 2020

Sono convinto di una cosa, che l'alzata di scudi contro Junior Cally, il cui nome non è stato mai gettonato come in questi giorni, sia stata prevista. Il meccanismo è questo, quando si prepara il minestrone sanremese e parte con una domanda come questa: se arruoliamo quel rapper che ne dice di tutti i colori, che alle donne da della troia e gli farebbe questo e quello (così sostengono i testi delle sue canzoni) e lo portiamo all'Ariston, dove basta uno stormir di fronde per gridare all'uragano, vuoi che non ci sia nessuno che protesti? Che ne chieda l'allontanamento e faccia baccano?

junior cally 5

 

diletta leotta a sanremo

Puntualmente siamo arrivati al capitolo del baccano. Operazione riuscita: per il festival e per il rapper che, comunque vada, ha già vinto la sua gara, quella della notorietà.  Il fatto è che, per allestire Sanremo, ci vogliono stomaci tosti, foderati di pelo, senza stare troppo a guardare per il sottile. Vedi la storia delle fidanzate arruolate con dichiarazione sconnessa del conduttore e scuse a seguire. Vedi Rita Pavone con la scorta delle sue improvvide e passate esposizioni sovraniste, così ci sarà chi le sparerà contro anche solo per passare il tempo.

amadeus rita pavone

 

La regola è quella del tiro a bersaglio: più bersagli ci sono, più tiri si faranno, più titoli si riceveranno, più spettatori (si spera) ci saranno. E' sempre stato così. Quest'anno c'è qualcosa in meno e qualcosa in più. In meno il fatto che a menare le danze sul palco non c'è un personaggio dal carisma sicuro come Baglioni, e nel passato Fazio, Baudo, Bongiorno, Bonolis. Amadeus è il presentatore più trasparente a cui la Rai si affidi da molti anni a questa parte. Da questo fatto nasce la sensazione di una certa sprovvedutezza nell'andarsi a cercare le grane.

 

antonella clerici amadeus diletta leotta

Persona gentile, uno che non lesina i suoi buonasera, buonasera, può già vantare il credito di essere il direttore artistico-conduttore con il maggior numero di polemiche sulle spalle, ancora prima di cominciare: la prima è stata quella su Rula Jebreal, l'ultima il forfait di Monica Bellucci che qualcuno sospetta si sia saggiamente defilata da quell'allegra brigata femminile chiamata a tappezzare le cinque seratone del festival (a proposito, ma davvero il cachet si aggira attorno ai 20 mila euro a testa, comprese le due fidanzate che sanno stare un passo indietro rispetto ai loro celebri compagni?

junior cally 3

 

O Amadeus è un grande stratega o non sa dove mettere le mani. Lo vedremo fra non molto. Considerando che poi arriveranno le polemiche sui costi, sui cachet, sui plagi, nel caso sugli ascolti. E le canzoni? Finora sono state ascoltate solo una volta, in seduta pubblica riservata ai giornalisti. Il vero peso dei pezzi lo si saprà durante la settimana di febbraio.

 

amadeus con le donne di sanremo 2020

3 – SANREMO, LAURA BOLDRINI: CONDUZIONE E DIREZIONE ARTISTICA DI COPPIA UOMO E DONNA AMADEUS CHIEDA SCUSA, NO A JUNIOR CALLY SUL PALCO

Da “Un giorno da Pecora - Radio1”

 

amadeus con lucio e nicolo presta

Laura Boldrini a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, oggi ha dato il suo giudizio sulla vicende legate alle accuse di sessismo che stanno animando il Festival di Sanremo, facendo anche alcune proposte per il futuro. Lei è tra le promotrici della lettera indirizzata ad Amadeus in cui gli si chiede di scusarsi per le affermazioni sulle donne. “Con delle colleghe facciamo parte dell'intergruppo della Camera per i diritti delle donne. Le donne si dovrebbero mettere in una posizione di condivisione della conduzione e delle scelte artistiche: non mi piace l'idea che ci sia sempre un uomo e le donne che poi lo accompagnano solo sul palco”.

laura boldrini ritiro del pd all'abbazia di contigliano 31

 

laura boldrini

Ma Amadeus è il conduttore, oltre che il direttore artistico. Secondo lei dovrebbero esserci anche delle donne nello stesso ruolo? “Si. E secondo me - ha aggiunto a Un Giorno da Pecora -  dovrebbe esserci anche una conduzione condivisa. Vorrei che il servizio pubblico promuovesse le donne che hanno fatto 'un passo avanti', non quelle che fanno un passo indietro”. E cosa ne pensa della vicenda che coinvolge il rapper Junior Cally? “Ha scritto dei testi agghiaccianti in passato e uno si porta dietro sempre la sua biografia. Come si fa a metter sul palco di Sanremo uno che ha scritto dei testi così misogini e violenti? E poi la ciliegina su tutto questo ce l'ha messa Salvini”.

 

junior cally 2

Per quale motivo? “Lui ha detto che a casa sua questo Junior Cally può fare quello che vuole, ma a Sanremo no. E che vuol dire questo? La maggior parte della violenza sulle donne accadono in famiglia, che messaggio manda un leader politico?” In realtà anche Salvini non vuole il rapper sul palco di Sanremo. “Uno che in passato si è contraddistinto per portare bambole gonfiabili in un comizio mi pare non sia credibile quando parla di rispetto delle donne. Anche qui le biografie contano”, ha detto Boldrini a Rai Radio1.

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…