POSTA! - SARKOZY IN STATO DI FERMO PER SOSPETTE TANGENTI PER 5 MILIONI DI EURO DA GHEDDAFI. CHE POI HA RINGRAZIATO NEL MODO CHE TUTTI SANNO... - L’ITALIA E’ IL SECONDO PAESE EUROPEO PER RICHIESTE D'ASILO DEI MIGRANTI. E MENO MALE CHE DA NOI DOVEVANO SOLO "TRANSITARE" PER ANDARE AL NORD
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, non una parola sullo scandalo Cambridge Analytica, a cui Facebook forniva i dati degli utenti. Il moralista Zukerberg ha perso la favella?
Berto
Lettera 2
Caro Dago, Sarkozy in stato di fermo per sospette tangenti per 5 milioni di euro da Gheddafi. Che poi ha ringraziato nel modo che tutti sanno...
Achille Gambini
Lettera 3
Caro Dago, peculato, sequestrata la casa di campagna di Ingroia. Chissà se anche quando faceva il pm antimafia era così rispettoso della legge...
Andrea Parenzan
Lettera 4
Caro Dago, migranti, Italia secondo Paese europeo per richieste d'asilo. E meno male che da noi dovevano solo "transitare" per andare al Nord.
Daniele Krumitz
Lettera 5
Caro Dago, "Il M5S è la prima grande compagine politica digitale al mondo. I vecchi partiti sono moribondi". Casaleggio junior si sta mettendo dritto dritto nell'arrogante scia lasciata da Renzi, che 4 anni fa aveva un grande partito del 40%...
Fritz
Lettera 6
Caro Dago, ora si è capito quale legge elettorale potrebbe garantire un vincitore sicuro: il Putinellum.
BarbaPeru
Lettera 7
Caro Dago, chissà che "risatine" senza la Merkel si sta facendo Sarkozy davanti al magistrato che, come un ladro di polli, lo ha fermato per finanziamento illecito dalla Libia nel 2007!
Rob Perini
Lettera 8
ma Uolter (quello che non è mai stato comunista) non dovevi andare in Africa e chiudere con la politica ? Per favore ripensaci laggiù c'è tanto bisogno di te e sicuramente apprezzerebbero le tue grandi qualità.
Giuseppe
Lettera 9
Caro Dago, Berlusconi si rimangia il "mai coi grillini" della campagna elettorale. Dalla sponda opposta Di Maio farà lo stesso?
G.Stili
Lettera 10
Caro Dago, Martina Navratilova contro la BBC: "John McEnroe ha preso più soldi di me per commentare Wimbledon". È da sempre così: l'uomo più brutto viene pagato meno di quello bello...
Lino
Lettera 11
Caro Dago, prima del voto, a parole, tutti dicevano che avrebbero governato "da soli". Preso atto della realtà ora assistiamo alla sfilata dei "rimangioni".
Stef
Lettera 12
Caro Dago, non è scandaloso che la nave "Open Arms", della Ong PtoActiva, abbia messo a repentaglio la vita di 218 migranti portandoli nella lontana Pozzallo anziché nella vicina Malta dove avrebbero potuto essere subito soccorsi? È questo il modo di salvare "vite umane"?
Gaetano Lulli
Lettera 13
Caro Dago, il compagno Raimo, già collaboratore di "Manifesto" e "Liberazione", si cimenta in un libro eziologico-esegetico sulla vocazione fascista a sedici anni: un po’ come se Giggino Di Maio dissertasse di congiuntivo trapassato e futuro anteriore a trentuno anni.
Giorgio Colomba
Lettera 14
Caro Dago, con la dovuta calma è stato fermato l'ex presidente Sarkozy per i finanziamenti illeciti dalla Libia. Per evitare che tali episodi venissero a galla questo "statista" le ha tentate tutte, arrivando al punto di comportarsi come un qualsiasi "criminale di guerra". Prima ha assassinato il suo amico e finanziatore Gheddafi poi ha contribuito al dissolvimento della Libia, di cui l'Italia paga le conseguenze. Se nel nostro Paese ci fossero dei governanti, e non fedeli servitori, sarebbe doveroso un passo formale contro la Francia per la richiesta di danni.
Loro lo avrebbero sicuramente fatto nei nostri confronti.
FB
Lettera 15
Caro Dago, non mi spiace affatto che tutti se la prendano con lo sbarbatello di Facebook per la violazione della privacy, ma quando fu Obama ad essere beccato mentre faceva spiare i leader di tutto il mondo come mai non venne incriminato è sanzionato?
Lidiano Pretto
Lettera 16
Caro Dago, Di Maio continua a promettere che abolirà i vitalizi, però per gli italiani sarebbe già positivo se eliminasse i suoi rimborsi spese che in 5 anni hanno superato i 400 mila euro.
VINCENZO SPADAFORA LUIGI DI MAIO
Pop Cop
Lettera 17
Caro Dago, i tg Rai riportano gli esempi di manipolazione elettorale che si potrebbero fare coi dati di Facebook. Ebbene, secondo il Guardian ad essere manipolato sarebbe sempre l'elettore di destra. Forse perché quello di sinistra è già stupido di suo?
Furio Panetta
Lettera 18
Dago carissimo,
riassumendo: la Francia del super democratico, anti-populista, anti xenofobo e paladino dell'integrazione Macron inquisisce una guida alpina che ha salvato da morte certa 3 immigrati clandestini (di cui una donna incinta all'ottavo mese) provenienti dall'Italia e nessuno si permette di azzardare una critica alla politica del governo francese sull'immigrazione (seguendo la notizia sui media sembra quasi che il fatto sia avvenuto in territorio italiano).
La procura di Catania sequestra ed inquisisce l'equipaggio di una nave spagnola che è andata a prendere degli immigrati clandestini in acque territoriali libiche portandoli volutamente, non al porto più vicino, come previsto, ma in Italia: siamo un paese di xenofobi, in mano ai populisti, alla deriva morale e moriremo tutti di stenti perché siamo brutti, cattivi e ce lo meritiamo (così impariamo a votare male).
Sono prevenuto io o le notizie in Italia vengono presentate in modo leggermente squilibrato?
Cordialità asimetriche
Ivan Viola
Lettera 19
Esimio Dago, per evitare il “furto” di dati dalla società Cambridge Analytica (e da chissà quante altre ancora da scoprire), gli utenti Facebook avrebbero potuto benissimo non usare smartphone, tablet e computer di produttori cinesi.
Un caro saluto
Timbrius
Lettera 20
Dago darling, altro che surriscaldamento globale, tanto caro al beato Obama. Hollande, Macron, Fabius, Francesco & Co.! Le Alpi sono sommerse dalla neve, tanto che vi si potrebbero importare un po' di quegli orsi bianch che starebbero morendo di caldo al Polo Nord. Qui a Milano, nonostante siamo ufficialmente in primavera, pare d'essere in gennaio. Però, l'orologio biologico dei merli maschi é già in primavera e si sentono cinguettare allegramente, anche se fradici di pioggia.
Non sapendo cinguettare, un famoso merlo maschio (pare con qualche eccesso di modernità pansessuale) come Furbizio Corona si é esibito nei giorni scorsi (con temperature appena sopra lo zero) in bermuda ed elegantissima T-Shirt d'un rosso favoloso.
P.S. Sento dire che nell'attuale lotta contro i fantasmi del fascismo storico, qualcuno vorrebbe cambiare nome al Policlinico Gemelli di Roma a causa delle ben note simpatie di Padre Gemelli. A Milano non ci sono problemi dal genere perché l'Università da lui fondata si chiama semplicemente Cattolica. Quando si dice la saggezza "catto-calvinista" in salsa meneghina! Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 21
Caro Dago, in questi giorni sia l'ISTAT che la Fondazione Giuseppe di Vittorio sanciscono che il "jobs act" ha distrutto il lavoro stabile del settore privato. Per circa tre anni Renzi ha sostenuto che i posti a tempo indeterminato erano aumentati. Ci rendiamo conto che coloro che tutti i giorni si dichiarano vittime delle "fake news", massacrandoci non poco i cosiddetti, in realtà ne sono i principali produttori? Però, dato che la gente non è del tutto scema e sa ancora distinguere la merda dalla cioccolata, ha espresso la propria opinione col voto del 4 marzo.
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 22
Caro Dago, puoi ricordare ad Orfini che un Presidente, così come il Segretario, NON è un monarca assoluto, e quindi di parlare per se stesso, senza tentare di interpretare (malamente) il pensiero degli iscritti ?
Recondite Armonie
Lettera 23
Daghissimo, duole comunicare che anche il sacrificio di Marco Biagi è stato vanificato dalla propaganda a senso unico che tiene imbavagliata l'Italia. Il professor Biagi non fu assassinato da una banda di comunisti fuoriusciti dalle organizzazioni ufficiali della sinistra per dedicarsi alla lotta armata (i nomi che nessuno ieri ha menzionato sono Cinzia Banelli, Nadia Lioce, Roberto Morandi, Marco Mezzasalma, Diana Blefari Melazzi, Simone Boccaccini). No, Biagi l'ha ucciso lo Stato, anzi, il governo di Berlusconi che gli aveva revocato la scorta.
Tutto a posto? Parrebbe di si, i larghi sorrisi del sindaco Merola e la sciarpa rossoblu del Casini neosinistro alla cerimonia stanno a testimoniarlo, eppure... Eppure esistono lettere su lettere di Biagi che implorava la scorta sentendosi minacciato e criminalizzato dal sig. Cofferati, allora a capo della CGIL, il quale definiva "limaccioso" il suo Libro Bianco ed era solito uscire dalle aule dei convegni quando prendeva la parol a Biagi. I bolognesi hanno poi premiato Cofferati eleggendolo a sindaco, per cui sia permesso affermare che mai sacrificio fu più vano, altro che chiacchiere. Gianluca
Lettera 24
Caro Dago, il marito di Immacolata Villani dopo aver ucciso la moglie si è suicidato. Nel dramma un briciolo di buon senso: così fa risparmiare allo Stato i soldi per processo e mantenimento in carcere.
Luca Fiori
Lettera 25
Caro Dago, dunque Sarkozy è sotto custodia in Francia. Ricapitoliamo. Sembrerebbe che l’ex dittatore libico, Gheddafi, abbia finanziato la campagna presidenziale del marito di Carla Bruni. Il nocciolo della questione è che lo stesso ex presidente francese, qualche anno dopo, diede il via al bombardamento della Libia, causando conseguentemente lo spodestamento del dittatore libico e la sua morte. Verrebbe scontato dire che se Sarkozy onora così i suoi debiti con chi gli presta soldi, l’idea di fargli un prestito, si allontana alla velocità della luce.
Ho paura di cosa potrebbe succedere se si scoprissero o venissero a galla gli intrecci di potere e denaro che hanno caratterizzato gli ultimi 30 anni della nostra storia comune. E mi tengo basso con i decenni.
Si dice sempre che stare al potere comporti delle scelte a volte difficili, a volte da galera, se le prendesse un comune mortale; ma che il presidente di una repubblica decida, con la complicità della comunità internazionale, di far uccidere uno dei finanziatori che lo hanno portato al seggio presidenziale mascherando il tutto da “esportazione democrazia”, fotografa la misura della moralità che contraddistingue i potenti di questo periodo.
Adesso si rischia di sollevare un polverone, che potrebbe coinvolgere più stati e più figure di spicco. Siamo sempre, da un decennio a questa parte, sull’orlo di una potenziale crisi europea interna. E se si avallassero certe indiscrezioni, il rischio che la miccia detoni in esplosione, diventerebbe scontato. Probabilmente non tutti valuteranno il contesto in questi termini.
Ma se si sommassero le innumerevoli “insofferenze” nei confronti di questa Europa, unita a forza di sputi e denaro, tutto potrebbe diventare plausibile. Probabilmente se Sarkozy fosse stato italiano, sarebbe uscito indenne dal processo, per decorrenza dei termini; è una sorta di tutela al potente che di solito viene utilizzata quando sono coinvolti politici o industriali. Le carceri italiane difficilmente sono per loro. In attesa, incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e cugini francesi che uccidono il creditore, per non saldare il debito. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 26
Diamo merito, oggi, a due persone tramite questo sito di parte, veramente scandaloso, volutamente pilotato così, ossia sempre e soprattutto impostato e tarato sulla perversione, sulla sodomia, sulla barbarie del peggio: ci sono continue presenze di porcherie fini a se stesse, di personaggi lugubri, indemoniati, che vogliono far credere che quello che fanno sia moralmente lecito, profittando della continua discesa agli inferi che ormai la gran parte delle gente ha accettato di percorrere.
Lavorano infatti a pieno ritmo le grandi consorterie ideologiche del pensiero unico e il non vedere tutto questo significa essere in mala fede oppure ciechi. Mi accorgo oggi - veramente solo oggi e non prima, non ci avevo mai fatto caso - che gli articoli più letti in questo sito sono proprio quelli che mostrano o parlano di pornografia, sconcezze, immoralità totali.
Adesso capisco perchè Dagospino non fà altro - un giorno sì e l'altro pure - che pubblicare a raffica questa cacca: i l ettori di questo sito infatti sono interessati poprio a questa altro che storie. Io pensavo che fosse Dagospino a spingere di sua sponte a veleggiare verso questi lidi, e invece il poveretto è sospinto pure lui dalla smania dell'audience che fa tanto chic e soprattutto dindini via pubblicità. Mea culpa, dunque,per non essermene accorto prima, anche se la sostanza finale non cambia, ossia i lettori qui seguono culi e tette sopra tutto.
Ma andiamo alle due persone meritevoli di elogio: due veneti, mi pare. Una è Andrea Dotto, il campione di nuoto che dice - ma lo dice lui e quindi conta - una cosa che anch'io ho scritto più volte qui: la Gazzetta dello Sport segue più lo spirito dei tempi che lo sport vero e proprio. Segue e pompa più le puttanate e le vicende gossipare - forse per fare concorrenza a questo sito - anzichè le vittorie e le medaglie dei campioni.
E Dotto non lo manda a dire e fà gli esempi chiari e tondi. Esempi che, basta leggerla come faccio io, ne trovi a b izzeffe, a fiumi. In alcuni casi si rasenta il patetico quando si mette la foto della donnina nuda associandola al calciatore ciccio o fofi. Bravo dunque Dotto a dire pane al pane.
La seconda persona che voglio qui menzionare è tale Maurizio Ruggiero che da cattolico - naturalmente etichettato tradizionalista e quindi un ultrà, un esaltato - ha fatto il suo dovere nel corso della trasmissione di Gilletti sulla 7 ove ha detto senza timori e reticenze quello che ogni cattolico dovrebbe dire: le due porno star che facevano le gradasse di fronte al bambinone Gilletti, dopo aver starnazzato scemenze e porcherie indigeribili, assurde, si sono trovate senza armi di fronte alle tesi di Ruggiero.
Questi ha parlato di peccati, necessità di convertirsi, inferno e paradiso: parole schockanti molto più dei putridi tentativi di sdoganare quello che è marcio, come fosse lecito e accettabile. Peccato che il nostro anfitrione Dagospino, tutto preso dall'audience, abbia oggi pubblicato solo gli interventi delle due zocstars, senza minimamente degnarsi di mettere in campo il Ruggiero. Alla faccia della trasparenza e della verità.
Luciano