TORY IN CALORE - SCANDALO A LUCI ROSSE PER CAMERON: ORGE, ALCOL E NOTTI SFRENATE (A SPESE DEI CONTRIBUENTI) AL CONGRESSO DEL PARTITO CONSERVATORE NEL 2011 - IL PARTITO DEL PREMIER PRECIPITA NEI SONDAGGI

Fabio Cavalera per ‘Il Corriere della Sera'

Al congresso dei tory si discute tanto. Poi, nel tempo che resta libero ognuno fa quello che vuole. E si sceglie le compagnie che desidera. Alla convention del 2011 a Manchester, Iain Corby, funzionario del partito distaccato a Westminster nella Unità di Ricerca, pensò di utilizzare la penthouse su due piani, nell'Apart Hotel quattro stelle, per le sue nottate di sesso e di alcol. Vita privata. Solo che quelle stanze erano state prenotate dai conservatori coi soldi del gruppo parlamentare e, in definitiva, grazie alla generosità dei contribuenti britannici.

Le rivelazioni e le denunce sul sexgate di Westminster, ribattezzato Sexminster (festini, molestie e parlamentari annebbiati dall'alcol fra le sacre mura della Camera dei Comuni) è stato solo un antipasto. Adesso viene fuori un nuovo capitolo sugli arrapati uomini della politica che sembrano troppo spesso perdere la testa e il lume della ragione. Il teatrino a luci rosse si allarga. Perché si salta dai severi corridoi di Westminster alle suite degli hotel riservate ai delegati dei congressi e, conviene ripeterlo, pagate col finanziamento pubblico (il guaio è questo).

Erano sembrate piuttosto strane le dimissioni che Iain Corby aveva firmato frettolosamente nelle scorse settimane abbandonando l'incarico di ricercatore per i tory alla Camera dei Comuni. La spiegazione è arrivata: il Mail on Sunday , tabloid molto vicino a Cameron ma sensibile agli umori della gente comune, pubblica i messaggini che nel 2011 Iain Corby spedì a un amico attraverso un sito Internet di incontri gay. «Mi sto godendo la penthouse». Niente di che. Solo che nella lunga conversazione si parla di «orge», di serata particolarmente calda, di sbronze, di letti e docce condivisi. Maschi e femmine, arrivate dopo. E si menzionano pure un paio di pezzi da novanta (cancellata però la trascrizione) che sono fedelissimi del premier. Insomma, un congresso con appendici a luci rosse.

«Mi sto godendo la penthouse». «Ho scelto i ragazzi più carini». «Che ne dici se vengo lì pure io». «Sua moglie (riferito a una figura importante dei tory) non ne sa niente». «Dormi coi top». E via discorrendo. Brutta storia. Non per i «divertimenti» in hotel che restano scelte soggettive e insindacabili. Quanto, piuttosto, per lo sperpero di denaro pubblico che viene divorato dalla deriva della politica.

David Cameron è fuori dalle grazie. Il sexgate, che coinvolge soprattutto parlamentari tory, e ora il seguito sul congresso 2011 a Manchester, sempre coi tory di mezzo, pesano sulla credibilità del partito e di Downing Street. Senza dimenticare, altra ferita, lo scivolone di Maria Miller, ministro della Cultura e delle Pari opportunità pescata con le mani nel sacco per i falsi rimborsi parlamentari.

I sondaggi che precedono le europee sono per Cameron in picchiata. L'ultimo, pubblicato ieri dall'Independent dice che in quindici giorni il consenso è calato di tre punti mentre quello dei populisti anti Europa e anti immigrazione dell'Independence Party è salito di quattro. Le indicazioni di voto rilevano il 29% a favore dei conservatori e il 20 dello Ukip (35 i laburisti) ma molti sono gli indecisi e molti coloro che non si esprimeranno (l'astensionismo è dato vicino al 65%).

Segnali forti di distacco. Tanto che, pur con le buone notizie dal fronte dell'economia, la maggioranza dei britannici dichiara di vivere peggio oggi rispetto al 2010, l'anno della vittoria di David Cameron. La sconfitta alle europee può essere digerita ma nel 2015 ci saranno le politiche. Ora come ora i conservatori traslocherebbero da Downing Street. Il percorso è ancora lungo. Cameron promette un rigido codice di disciplina per i parlamentari, sia pubblico sia privato, sia sul fronte dei rimborsi alla Camera dei Comuni sia sul fronte dei comportamenti fuori dalle stanze della politica. Regolamenti sulle note spese «dimenticati», sbronze a Westminster, prepotenze, molestie e orge in albergo pagate col finanziamento pubblico: i limiti del buon senso sono stati valicati. Un giornale conservatore, il Daily Telegraph , ha riassunto il pessimo quadretto in poche parole: «Grandi regali a Nigel Farage». Il furbo pifferaio populista fa incetta di arrabbiati.

 

 

DAVID E SAMANTHA CAMERON CON I FIGLI DAVID CAMERON INCONTRA A CASA SUA ANGELA MERKEL NIGEL FARAGE UKIP LA CONFERENZA DEI CONSERVATORI INGLESI DUEMILAUNO cameron tory conference DUEMILAUNO LA CONFERENZA DEI CONSERVATORI INGLESI

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