1. SCARPATA ALLO SCARPARO O INCIUCIONE ALLA TELESOGNO? MENTANA, COMPAGNO DI GIOCHI DI DELLA VALLE, SI FA INTERVISTARE DAL CORRIERE E METTE LE MANI AVANTI: NESSUN PROBLEMA A LAVORARE PER CAIRO, TECNICAMENTE EDITORE PURO, MA “LA VERA SFIDA È L’INDIPENDENZA DA MEDIASET”. MENTRE URBANO CAIRO, SCEGLIE ‘’LA STAMPA’’: “NIENTE TV BERLUSCONIANA. TENGO TUTTI I GIORNALISTI. DA MENTANA A SANTORO” 2. AGENZIA MASTIKAZZI! “MEDIOBANCA: SE C’È INSTABILITÀ SI VOTERÀ DI NUOVO”. CI VOLEVA UN FIOR DI UFFICIO DI STUDI E UN PACCO DI SOLDI PER SCODELLARE COTANTA SCOPERTA? 3. NON PORTA BENE SEDERSI SULLA POLTRONA PIÙ ALTA DI SFIG-MECCANICA E OGGI LA POLPETTINA TOCCA AD ALESSANDRO PANSA, SBERTUCCIATO DA UNA CARTUCCELLA SFUGGITA AI CARAMBA: ‘’NAGEL, INTERROGATO, RACCONTA CHE PANSA CHIESE ALLA BANCA DI RISANARE MEZZO MILIONI DI DEBITI DELLA MOGLIE DI GRILLI, E CHE RIFIUTÒ”
a cura di colin ward e critical mess
1 - LA SCARPATA ALLO SCARPARO
Che cuore d'oro, lo scarparo di Casette d'Ete. Anche se si era svegliato un po' tardi, voleva inserirsi nella vendita di La7 per fare Telesogno con Santoro e Mentana al posto di Costanzo. E lui, editore illuminato e liberale, si sarebbe accontentato di una bella moviolona domenicale per analizzare i rigori non dati alla sua Fiorentina.
Insomma un piccolo Berlusca disinteressato. Ma si è mosso prima l'altro piccolo Banana, Urbano Cairo, anche lui proprietario di una squadra di calcio (il Torino) ed ex amato segretario del Cavaliere. Anche se lui oggi racconta che ne fu licenziato nel '95. Ma non è il calcio il punto. Alla fine, sta vincendo Cairo, che ha l'esclusiva per le trattative.
E il suo elemento di forza, come dagoscritto mille volte, oggi non viene evidenziato: Cairo ha già in tasca da tempo l'esclusiva della pubblicità fino al 2019. Insomma, se regalo scandaloso c'è, non è quello di oggi. Ma quel contratto di lunghezza spropositata firmato da Cairo con il Canaro Stella. Poi uno dice: vince Cairo. E certo, chi è che ha in mano le bombole d'ossigeno per la chic-tv?
E ora vai con il piombo quotidiano. "La spunta l'allievo di Berlusconi. Segnale a poche ore dalle elezioni. L'editore: hanno perso 100 milioni l'anno, posso salvarli" (Repubblica, p. 11). Protesta il Fatto Santoriano: "Telecom regala La7 a Cairo. Ora Berlusconi ha quattro tv" (p. 1)
Mitraglia Mentana si fa intervistare dal Corriere e mette le mani avanti: nessun problema a lavorare per Cairo, tecnicamente editore puro, ma "la vera sfida è l'indipendenza da Mediaset" (p. 28). Mentre Cairo, presidente del Torino, sceglie la Stampa: "Niente tv berlusconiana. Tengo tutti i giornalisti. Da Mentana a Santoro" (p. 26). Gran cautela sul Giornale di Berlusconi, che registra la faccenda in modo neutro: "La7, Cairo vince la gara, Telecom tiene le reti. Della Valle: "Prendo atto" (p. 22). I sospetti degli altri giornali convincono poco, ma certo che se uno si legge il pezzo del Giornale, così pacato e minimalista, qualche dubbio su un colpaccio di area Biscione viene. Aspettiamo di vedere il calciomercato tra Milan e Torino.
2 - URNE DIFFERENZIATE
Non capirci niente e saperlo. Finalmente i giornali si arrendono di fronte all'imprevedibilità del voto di domenica. E allora, avanti tutta in disordine sparso. Sul Corriere, "Voto, 5 milioni scelgono all'ultimo minuto. Quasi uno su tre non ha ancora deciso se astenersi o quale lista sostenere" (p. 2).
Su Repubblica, l'idea che la famosa rimonta del Banana forse non basta neppure per arginare l'incognita grillina: "Berlusconi dichiara guerra a Grillo. Nel Pdl ora è panico da sorpasso". "E anche la Lega trema in Veneto. âLe epurazioni sono state un autogol'. E i 5 Stelle sognano il sorpasso" (pp. 6-7). La Stampa: "Allarme Italia. Dopo il voto rischio instabilità ". Wall Street: sui mercati può tornare la paura" (p. 3). Più che la paura, se non votate come dicono Lorsignori (Monti o Pd) torna la supposta.
3 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Mediobanca: se c'è instabilità si voterà di nuovo" (Corriere, p. 10). Ci voleva un fior di ufficio di studi per arrivare a cotanta scoperta.
4 - SFIG-MECCANICA
Non porta bene sedersi sulla poltrona più alta di Sfig-Meccanica e oggi la polpettina tocca ad Alessandro Pansa, messo alla berlina da una cartuccella sfuggita ai Caramba. Repubblica riporta: "Finmeccanica chiese a Mediobanca di aiutare la ex moglie di Grilli'. Nota dei carabinieri ai pm. Ecco i contatti tra Orsi e Bossi. Nagel, interrogato, racconta che l'allora direttore finanziario Pansa chiese alla banca di risanare mezzo milioni di debiti della Lowenstein, e che rifiutò" (p. 12). Il Cetriolo Quotidiano intervista Pansa che non ricorda bene la storia e prima pensa di dimettersi, poi richiama e dice "anzi no" (p. 2). Le due telefonate sono comiche, ma alla fine l'erede di Orsi non ne esce male. Almeno non è il solito boiardo arrogante.
5 - ULTIME DAL MONTE DEI PACCHI DI SIENA
Compromesso storico a Siena: "Mps, si indaga su ipotesi spartizione Pd-Pdl. Nel mirino dei pm un patto Verdini-Ceccuzzi. Vigni: Baldassarri mi fece nascondere i contratti" (Repubblica, p. 24). "Mps, i rapporti tra Pd e Pdl nel mirino dei pm senesi" (Stampa, p. 27). S'indaga, ma con calma. Tanto la prescrizione su questi reati è lunga...
6 - ULTIME DA UN POST-PAESE
"Numero chiuso anche in carcere se la cella è affollata. Il Tribunale solleva il caso alla Consulta" (Corriere, p. 20). Soltanto la Corte Costituzionale, con una sentenza choc, potrebbe convincere il governo a non violare la legge laddove si rinchiudono coloro che l'hanno violata. Proteste e suicidi non bastano.






