matteo bassetti andrea crisanti

E VAI DI TELESCAZZO! – SCINTILLE A “MEZZ’ORA IN PIÙ” DA LUCIA ANNUNZIATA TRA IL VIROLOGO BASSETTI E LO “ZANZAROLOGO” CRISANTI IN MERITO ALL’INCHIESTA SUL COVID – BASSETTI: “SI NAVIGAVA AL BUIO. QUALSIASI SCELTA FU PRESA IN BUONA FEDE NELL’INTERESSE DELLA POPOLAZIONE” – MA CRISANTI NON CI STA E RIBATTE: “DIRE ‘SIAMO TUTTI ASSOLTI, VA TUTTO BENE’ SECONDO ME SIGNIFICA APRIRE LA STRADA A UNA SITUAZIONE DI IMPREPARAZIONE LA PROSSIMA VOLTA" - IL VELENO SUL PD DEL SENATORE DEM

 

Estratto da www.open.online

 

LUCA ZAIA ANDREA CRISANTI

Stima e rispetto, ma visioni ben diverse, talora agli antipodi. Sono due modi di vedere opposti quelli che si sono scontrati oggi su Rai3 sulla gestione della prima ondata di pandemia e, dunque, sull’inchiesta della procura di Bergamo. Da un lato Andrea Crisanti, microbiologo e senatore Pd, fautore da sempre delle zone rosse per circoscrivere il virus e autore della consulenza sulla gestione del contagio al cuore dell’inchiesta.

 

Dall’altra l’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti, decisamente più prudente sulle chiusure ad oltranza e più perplesso nei confronti di eventuali responsabilità, specie se accertate per via giudiziaria. Ospiti di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, i due esperti hanno duellato, con rispetto ma senza negare divergenze e qualche puntura di spillo.

 

anticipazione del servizio di report su zaia e crisanti 1

«Mai come ora mi sono reso conto che il prezzo dell’integrità è la solitudine», esordisce Crisanti, che confessa che da quando si è avuta la notizia della conclusione delle indagini con al centro la sua perizia nessuno, neppure nel Pd nelle cui liste è stato eletto, lo ha contattato. Nessuna interlocuzione neppure con l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, indagato insieme ad altre 18 persone, tra cui l’ex premier Giuseppe Conte, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’ex assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

 

matteo bassetti foto di bacco (4)

Non sembra avere problemi di solitudine Matteo Bassetti, che non nasconde il suo scetticismo per l’inchiesta della procura di Bergamo: «A fine febbraio-inizio marzo 2020 eravamo tutti impegnati a fare del nostro meglio, in quel momento qualsiasi scelta era presa al buio. Se si deve pensare a un processo per quei giorni non può che essere fatto al virus. Qualsiasi scelta fu presa in buona fede nell’interesse della popolazione», sostiene Bassetti, che ricorda come all’epoca «si navigava al buio in un mare in tempesta. O siamo tutti innocenti o siamo tutti colpevoli. Non si può giudicare quanto successe con gli occhi di adesso».

matteo bassetti

 

Un approccio che non convince Crisanti. «Dire ‘siamo tutti assolti, va tutto bene’ secondo me significa aprire la strada a una situazione di impreparazione la prossima volta. Chiudere gli occhi davanti a un disastro significa aprire la strada a un altro disastro», è il suo giudizio severo.  […]

 

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