LA VENEZIA DEI GIUSTI - SCORDATEVI L'ESANGUE CINEMA ITALIANO MODERNO. EMMA DANTE E IL SUO ‘’VIA CASTELLANA BANDIERA’’ SONO UN'ALTRA COSA

‘'Via Castellana Bandiera" di Emma Dante

Marco Giusti per Dagospia

Diciamo che in ‘'Via Castellana Bandiera'', la strada di Palermo che da' il titolo al primo film di Emma Dante, malgrado la dotta frase finale di Giorgio Caproni, gli abiti di Cristina Bomba ("Bomba o non Bomba arriveremo a Roma" si cantava qualche tempo fa) e gli accessori Fendi della protagonista e regista, nel ruolo della trucida Rosa che blocca il traffico scontrandosi con la vecchia albanese Samira, una grandissima Elena Cotta, il problema principale e' che ci passavano non solo due auto ma anche due camion.

Certo, e' voluto, ma spiegatelo al pubblico. Intelligente, girato con una forza mascolina che manda in pensione gran parte dell'esangue cinema italiano moderno, con un ambizione maggiore di quella di Sorrentino e Garrone messi insieme, con una grande direzione di tutto il cast, da Alba Rohrwacher come fidanzata di Rosa al grosso e cattivo Saro di Renato Malfatti, che domina la vecchia suocera albanese al volante, con la benedizione di Tatti Sanguineti che ne parla come di un capolavoro, soffre un po' del malessere di tutte le opere prime italiane di questo festival e di queste ultime stagioni, cioe' una non perfetta strutturazione del racconto, che non ha forse il fiato lungo da 90 minuti, quindi provoca un calo di interesse nella storia, che si infila nel percorso della scommessa rionale su chi per prima delle due donne cedera' il passo.

Costruito sull'omonima piece teatrale, riscritto dalla regista assieme a Giorgio Vasta e ben impostato fotograficamente da Gherardo Gossi, dimostra quanto forti personalita' di altre arti possano essere fondamentali per il rinnovamento del nostro cinema da anni in stato comatoso.

Non siamo di fronte a una regista improvvisata o annoiata, come tante ne abbiamo viste in questi ultimi tempi, ma a una vera e ben strutturata artista che sa perfettamente cosa vuole mettete in scena e perche'. Scordatevi le operine friulane e trentine. Emma Dante e il suo Via Castellana Bandiera sono un'altra cosa.

 

 

VIA CASTELLANA BANDIERA FOTO UFFICIALE Via Castellana Bandiera locandina L Via Castellana Bandiera n via castellana bandiera x via castellana bandiera Custom

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...