villa borletti villa berlusconi via rovani milano

LA SERA ANDAVAMO IN VIA ROVANI – VILLA BORLETTI, DIMORA MILANESE STORICA DEL CAV E SEDE DELLA FININVEST, DIVENTO’ LA RAMPA DI LANCIO DEL BERLUSCONISMO – MICHELE SERRA: “SI ENTRÒ NEGLI ANNI OTTANTA CAMMINANDO SU ETTARI DI MOQUETTE. IL NUOVO AZIENDALISMO PROMETTEVA AGLI ITALIANI DI CAMMINARE SUL MORBIDO”. NEL 1994, DURANTE UN RICEVIMENTO ALLA REGGIA DI CASERTA ALLA PRESENZA DI BILL CLINTON, ILARIA BORLETTI BUITONI (CHE POI DIVENTERA’ MINISTRO) INCONTRÒ SILVIO APOSTROFANDOLO GELIDAMENTE: “DA QUANDO HA COMPRATO LA NOSTRA CASA HA FATTO UNA LUNGA STRADA, PRESIDENTE”- LA FOTO CON PUTIN

Estratto dell'articolo di Manuel Orazi per il Foglio

 

VILLA BORLETTI

L’autobiografia di una nazione può passare anche per la storia di una via cittadina e del suo contesto che non è solo fisico, ma fantasmatico. Via Rovani è tornata alla ribalta dopo i funerali di Silvio Berlusconi perché negli anni 70 il Cav. decise di fare irruzione nel centro di Milano in grande stile, alla sua maniera. Via Rovani 2, dunque, tra il ponte che porta alla Triennale e al Parco Sempione e via Leopardi, altra via molto signorile, parallela alla ferrovia e quindi alla stazione Cadorna.

 

In origine, nel 1894, Villa Borletti era stata disegnata da Francesco Solmi per la famiglia Scotti Martignoni; viene rilevata nel 1917 da Senatore Borletti che subito affida a Piero Portaluppi una risistemazione.

 

(...) Nel 1967 muore prematuramente il figlio di Senatore, Aldo detto Micio, dopo liti ereditarie varie avviene l’acquisto da parte di Silvio Berlusconi. L’altro giorno su Repubblica, Michele Serra ricordava “C’era molta moquette. Si entrò negli anni Ottanta camminando su ettari di moquette. In via Rovani, sede della Fininvest, era ovunque… il nuovo aziendalismo prometteva agli italiani di camminare sul morbido”.

villa borletti villa berlusconi via rovani milano

 

Nel 1994, durante un ricevimento alla Reggia di Caserta alla presenza di Bill Clinton, la figlia di “Micio” incontrò il nuovo premier apostrofandolo gelidamente “Certo, da quando ha comprato la nostra casa a oggi ha fatto una lunga strada, presidente” (Ilaria Borletti Buitoni, Cammino controcorrente, Mondadori). Ora è il turno dell’ultimogenito Luigi, speriamo che l’ultima ristrutturazione abbia salvato l’ala Gardella.

 

villa borletti villa berlusconi via rovani milano

Il resto di via Rovani è più discreto, appena attraversata via Vincenzo Monti dove ancora sferraglia il tram 19 uguale a quello dei paesaggi urbani di Mario Sironi, entra in azione una sorta di silenziatore. A sinistra alti palazzi liberty, molti dei quali interamente ricoperti da edera o glicine; a destra villini e cottage d’altri tempi, a volte neorinascimentali com’era il gusto prediletto dai cumenda prima dello stile floreale. L’atmosfera è più bucolica che urbana, non è raro vederci girare qualche scoiattolo o Fedele Confalonieri.

 

(...) Ma chi era poi questo Giuseppe Rovani?

 

famiglia berlusconi foto con putin a villa borletti via rovani milano

Scrittore scapigliato e dunque antimanzoniano, nato e morto in povertà, partecipò ai moti del 1848 e fu costretto all’esilio in Canton Ticino dove si legò a Carlo Cattaneo e Carlo Dossi che nelle Note azzurre così lo ricorda “La Scala era il suo regno. Intorno a lui si affollavano gli artisti e i letterati per sgraffignargli qualche frase per il giudizio del momento, e per la critica dell’indomani. Il giudizio di Rovani girava in un istante la sala”.

 

ilaria borletti buitoni

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