disco oro

SI FA PRESTO A DIRE ORO - UN TEMPO SERVIVANO MILIONI DI COPIE VENDUTE PER AVERE UN “DISCO D’ORO”, ADESSO BASTA DAVVERO POCO: 25 MILA COPIE - COLPA DELLA PIRATERIA, DEL CROLLO DEL MERCATO DISCOGRAFICO E DELLA MEDIOCRITÀ DEGLI ARTISTI

Andrea Scanzi per il “Fatto quotidiano”

ricky martin con il disco d ororicky martin con il disco d oro

 

Sarebbero d' oro, ma ormai molto meno. Nel corso dei decenni il disco d' oro è cambiato molto, perdendo peso e valore. Osservando la sua storia, e più ancora il suo albo d' oro, si ha piena contezza di due aspetti: il crollo del mercato discografico e un certo qual svilimento del gusto musicale italiano.

 

Il disco d' oro è nato negli Stati Uniti nel 1942. Inizialmente premiava le opere in grado di vendere un milione di copie. Il disco di platino scattava a 10 milioni di copie e quello d' argento a 500 mila. La stessa tripartizione fu adottata in Italia.

Cifre oggi impensabili, ma non nei Sessanta.

povia con il disco d oropovia con il disco d oro

 

Mino Reitano, a conferma che il gusto italiano è sempre stato in grado di glorificare tutto e il suo contrario, vinse nel 1969 il disco d' argento con Una chitarra. Cinque anni prima toccò a Bobby Solo, in quel caso addirittura doppio disco d' oro per i due milioni di copie di Una lacrima sul viso. Domenico Modugno, con Nel blu dipinto di blu, arrivò a 22 milioni di copie (quindi doppio disco di platino). Il primo 33 giri a ottenere il disco d' oro fu La voce del padrone di Franco Battiato nel 1981.

 

il disco d oro a rocco hunt il disco d oro a rocco hunt

La soglia del milione di copie oggi è lontana. Lontanissima. Ogni paese, in base al numero di abitanti e al mercato interno, ha le sue soglie. Quelle italiane si sono assottigliate sempre di più. Da gennaio 2014 per avere il disco d' oro "basta" vendere 25 mila copie (30 mila fino al 2013) e 50 mila per il platino (60 mila fino al 2013). A 100 mila scatta il doppio platino, a 150 mila il triplo platino e via così: 5 platino a 250 mila copie, 7 a 350 mila. Il disco d' argento è scomparso, ma curiosamente esiste oggi il disco di diamante che scatta a 500 mila copie: le stesse che giustificavano 50 anni fa il disco d' argento.

 

il disco d oro a marco cartail disco d oro a marco carta

Una conferma di come e quanto siano cambiati i tempi. In tale conteggio, peraltro mai chiarissimo, rientrano anche i download. Fin qui siamo all' aritmetica: alla certificazione di come ormai i dischi non si vendano più. C' è poi il dato non più quantitativo ma qualitativo: chi ottiene oggi i dischi d' oro e platino? Il sito della Fimi, la Federazione industria musicale italiana, segnala album, compilation e singoli online in grado di raggiungere in Italia almeno un disco d' oro (quindi 25 mila copie vendute). Dentro c' è di tutto. L' ultimo caso discografico è Adele, che - benché uscita da un mese con il suo 25 - ha già conseguito il triplo platino.

 

Bene anche Head Full Of Dreams dei Coldplay (platino). Tra i dischi d' oro è spuntato Transformer, capolavoro di Lou Reed lontano ormai 44 anni. Tra gli stranieri ci sono Linkin Park e Justin Bieber, ma pure Massive Attack e Mika (via X Factor). Tra gli italiani spunta a sorpresa Van De Sfroos con la raccolta Best of 1999-2011 (disco d' oro). È però un' eccezione "di nicchia" rispetto al resto dei premiati, quasi tutti provenienti da talent: c' è il doppio platino per Marco Mengoni, c' è il platino per Emma. Ci sono i 5 platino per Jovanotti, i 7 platino per l' antologia di Tiziano Ferro. E i 4 platino - con due dischi - per il Volo.

eros ramazzotti con il disco d oroeros ramazzotti con il disco d oro

 

In mezzo agli ennesimi riconoscimenti per colossi della discografia italiana (Ligabue, Pausini, Bocelli) spunta uno dei pochi casi veri della musica italiana: J-Ax, che con Il bello d' esser brutti ha raggiunto il triplo platino.

 

Lui e l' amico-socio Fedez (4 platino), oggi, sono tra coloro che vendono di più. Contemporaneamente al triplo platino d J-Ax, raggiungevano poche settimane fa il disco d' oro i Pink Floyd con Meddle (1971), Amore e Furto, De Gregori che canta Dylan e la raccolta di Francesco Guccini. È un altro dato che dà la misura della differenza numerica tra gli artisti (di successo) di oggi e i miti di ieri, che quando va bene arrivano a 25 mila copie.

 

disco d orodisco d oro

Commercialmente parlando, oggi Emma 4 volte Lou Reed, Mengoni 5 volte De Gregori e il Volo 8 volte i Pink Floyd. Ed è anche da questi particolari che capisci che non c' è speranza. Un altro particolare è costituito da quello che è forse il mistero dei misteri musicali: i Modà.

 

Quelli con l' accento sulla "a", quelli col cantante con tre "k". Il loro Passione maledetta è già al doppio platino. Pochi giorni fa, non senza ironia ruvida, si è espressa così una firma musicale storica come Federico Guglielmi: "La notizia che i Modà abbiano 'dovuto' aggiungere una seconda data a San Siro perché la prima del prossimo 18 giugno era già sold out rafforza ulteriormente la mia già solidissima opinione che la razza umana meriterebbe di estinguersi. Cioè, i Modà… quelli che istantaneamente fanno sembrare i Negramaro i Beatles del White Album. Mestizia e raccapriccio".

 

disco d oro    disco d oro

Voltandosi appena indietro, nella storia dei dischi d' oro e platino, trovi Dark Side of The Moon dei Pink Floyd, la tetralogia dei Led Zeppelin, Creuza de mà di De André, Brothers in arms dei Dire Straits, Blue' sdi Zucchero, Liberi Liberi di Vasco, The River di Springsteen, Ok Computer dei Radiohead. Senz' altro non esistono più i talenti di una volta, ma forse anche il gusto medio ha finito con l' accontentarsi di tutto. Ma proprio di tutto.

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME