
SESSISMO SENZA LIMITISMO - CI SONO ALTRI VIDEO CON TRUMP CHE FA IL VISCIDONE? TE CREDO! SONO NELLE MANI DI MARK BURNETT, PRODUTTORE DI ''THE APPRENTICE'' E STORICO AMICO CHE LO HA TRASFORMATO DA PALAZZINARO A STAR DELLA TV. E ORA LO PRESSANO PER DIFFONDERLI - C'È PURE UNA RACCOLTA FONDI PER COPRIRE LE SPESE LEGALI DI CHI RIVELERÀ NUOVI FILMATI COMPROMETTENTI
1. LA CAMPAGNA CHE RACCOGLIE FONDI PER COPRIRE LE SPESE LEGALI DI CHIUNQUE RIVELI NUOVI VIDEO SESSISTI DI TRUMP
https://www.gofundme.com/sunlightfund
2. ALTRI VIDEO SESSISTI? L' AMICO SHOWMAN CHE POTREBBE ROVINARE DONALD
Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera
Ci sarebbero altri video, altri estratti audio con le battute sessiste di Donald Trump.
Ancora più espliciti di quello registrato nel 2005 e che ha già fatto due volte il giro del mondo. Ma un altro tycoon, Mark Burnett, suo antico sodale ai tempi dello show «The Apprentice» ne starebbe impendendo la diffusione. Burnett, 56 anni, è il presidente della Mgm Television: vale a dire una delle figure chiave dello show business americano.
Lunedì notte, assediato dalle indiscrezioni, è stato costretto a rilasciare un comunicato: «Nonostante le notizie in senso contrario, Burnett non ha la capacità né il diritto di rilasciare filmati o altro materiale di "The Apprentice". I vari requisiti contrattuali e di legge limitano anche la capacità di rendere noto tale materiale».
Burnett e la sua società, dunque, si chiamano fuori. Ma la sua figura resta al centro dell' attenzione dei media americani. È uno degli amici di Trump, anzi è l' uomo che gli ha consentito di ottenere grande popolarità al di fuori dal circolo degli affari. Burnett è nato a Londra ed arrivò negli Stati Uniti trent' anni fa. «Non avevo soldi, non avevo un' educazione - ha raccontato a Forbes Magazine in un' intervista del 2014 -. Cominciai a vendere magliette a Los Angeles. Con i risparmi comprai un piccolo un chiosco in Venice Beach.
Compravo t-shirt a due dollari, le rivendevo a 18». Ma il ragazzo è sveglio, intraprendente. Nel 1991 entra negli ambienti della produzione televisiva. Comincia con organizzare piccoli show, poi copia o inventa format di successo. Fino ad arrivare a guadagnare soldi veri con la Bibbia, serie in 10 episodi vista da 100 milioni di persone.
Nel 2002, dopo aver prodotto il fortunato «Survivor», cerca nuove idee. «Volevo fare qualcosa ambientato nella grande città. Un giorno passando accanto alla Trump Tower mi venne in mente di contattare Donald». I due si videro, parlarono a lungo, cenarono con «cose preparate da noi stessi», raccontò sempre Burnett. E da lì comincia l' avventura di «The Apprentice»: Trump fa la parte di stesso, dell' imprenditore che deve selezionare un concorrente, «l' apprendista» appunto per un posto di lavoro. «You are fired», «sei licenziato» è la frase che lo rende popolare.
donald trump a the celebrity apprentice
Nel 2010 Burnett lo descriveva così: «Donald è un miliardario, ma ha veramente i piedi per terra, è una persona normale». Matura un legame che va oltre il business. «Alla fine, per me è veramente un amico leale», dice Burnett. E probabilmente in questi giorni il front-runner repubblicano in lotta con il suo passato sta pensando la stessa cosa di lui .