1- SILENZIO, PARLA LA CAINANETTA! "SENTENZA LODO MONDADORI? UNA RAPINA": MA CHE CI SIA UN GIORNALISTA CHE UNA VOLTA ABBIA IL CORAGGIO DI FARE ALLA MARINATA BERLUSCONI UNA SEMPLICE OSSERVAZIONE: "MA SCUSI, AVETE O NO CORROTTO UN GIUDICE?" 2- TRENTUN ANNI DOPO IL RAPIMENTO DELLA MOGLIE ANCORA UN SEQUESTRO IN CASA LIGRESTI. ALL’EPOCA, DON SALVATORE SE LA CAVÒ NEL GIRO DI UN MESE, PAGANDO 600 MILIONI DI LIRE. ANDÒ PEGGIO AI RAPITORI, ESPONENTI DI FAMIGLIE PERDENTI DELLA MAFIA DI PALERMO: DUE FINIRONO AMMAZZATI POCO TEMPO DOPO E IL TERZO NON L’HANNO PIÙ TROVATO. QUESTA VOLTA C’È DI MEZZO LA PROCURA DI MILANO E DI SOLDI BISOGNERÀ CACCIARNE DI VERI 3- SU IL CAPPUCCIO! “PISANU E DINI LANCIANO L’APPELLO CHE SPACCA IL PDL”. IL CENTRUME POSTDEMOCRISTIANO VA CON IL MIGLIOR OFFERENTE E CHIEDE SEMPRE MOLTO IN CAMBIO

A cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1- RAPITE LE QUOTE DI LIGRESTI!...
Trentun anni dopo il rapimento della moglie Antonietta "Bambi" Susini, ancora un sequestro in casa Ligresti. All'epoca, don Salvatore se la cavò nel giro di un mese, pagando - pare - 600 milioni di lire. Andò peggio ai rapitori, esponenti di famiglie perdenti della mafia di Palermo: due finirono ammazzati poco tempo dopo e il terzo non l'hanno più trovato. Questa volta c'è di mezzo la procura di Milano e di soldi bisognerà cacciarne di veri.

"Salvatore Ligresti indagato per aggiotaggio. Sequestrato il 20% Premafin tenuto ai Caraibi. Nel mirino del pm Orsi anche De Filippo. Il finanziere racconta che nel 2003 gli fu chiesto di occuparsi del trust off shore" (Repubblica, p. 34). Sul Cetriolo Quotidiano si fa notare che "Ora si complica il salvataggio da parte di Unipol, con la regia di Mediobanca" (p. 9).

Sceglie il giorno giusto per attaccare Piazzetta Cuccia lo Scarparo di Casette d'Ete: "Mediobanca inadeguata è un freno per le Generali'. Della Valle contro i ‘marpioni della finanza' (senti chi parla, ndr). Per far funzionare le società ‘basta guardare al buon lavoro fatto per il nuovo cda di Unicredit. "Nagel e Pagliaro sono troppo inesperti. Altri soci la pensano come me" (Giornale, p. 24).

2- SILENZIO, PARLA LA CAINANETTA...
Non ci si crede. Marina Berluskina si concede a Luca Ubaldeschi in persona della Stampa e dice: "Monti deve essere più incisivo" (p. 7) Sbrodolata di una pagina, piena di messaggi di giornata e decisamente non memorabile. Marina: "Sentenza Lodo Mondadori? una rapina": ma che ci sia un giornalista che una volta abbia il coraggio di chiederle "ma scusi, no avete corrotto un giudice?".

Un altro passaggio che a noi ci ha più impressionato, a parte il solito "chiagni e fotti" della casa, è questo.

Domanda: "Berlusconi che si riallea con Casini?". Risposta: "Diciamo che l'orientamento storicamente maggioritario nel Paese deve continuare ad avere adeguata rappresentanza. E chi non dovesse fare di tutto perché questo avvenga si assumerebbe una grave responsabilità". Capito, Pierfurby?

Ma la realtà è che il centrume postdemocristiano, notoriamente, va con il miglior offerente e chiede sempre molto in cambio. Così, sul Giornale-fratello di Paolino Berluschino, ecco due squarci nella tela di questi ragni forchettoni. "Alleanza per spartirsi il Colle: il Cav teme l'inciucio pd-Udc-Bersani e Casini vorrebbero scegliere il prossimo presidente. Napolitano insegna: dal Quirinale si decidono le sorti del Paese" (Giornale, p.3).

E sotto: "Il patto Berlusconi-Montezemolo: insieme contro le trame centriste. Faccia a faccia a inizio aprile: il leader di Italia Futura si allontana da Casini. E' interessato a una coalizione di imprenditori e liberali"

3- SU IL CAPPUCCIO!...
"Strappo di Pisanu: andare oltre il Pdl. 29 senatori nella pattuglia filo-Monti. Nelle previsioni dell'ex ministro gli aderenti potrebbero anche raddoppiare. Udc verso lo scioglimento" (Repubblica, p. 6 e non P2, fare attenzione). "Pisanu e Dini lanciano l'appello che spacca il Pdl" (Stampa, p. 9)."Ministri tecnici e società civile, così Casini scardina i poli. Berlusconi spiazzato dal blitz" (Repubblica, p. 7).

Ma secondo don Ciccio Verderami del Corriere, "Passera non si fa tentare. Su di lui i sospetti del pdl. L'ex banchiere secondo Berlusconi ‘non buca'. Per i tre leader è potenziale alleato ma anche minaccia" (p. 5).

Benedice il tutto il giornale-suocera di Caltariccone, con un editoriale festante di Paolo Pombeni: "Giochi riaperti. Al Paese serve la svolta moderata" (Messaggero, p. 1).

4- SPECIALE "LE AZIENDE INFORMANO"...
A proposito di Biscioni di Stato, da ritagliare e incorniciare il sedicente dossier "Le frequenze tv gratis creano ricchezza" pubblicato a pagina 8 dal Giornale di Zio Paolino. Nessun giornalista o editorialista della cippa catodica ha avuto il coraggio di firmarlo. Il povero comitato di redazione, alle prese con la vendita a scatola chiusa dei colleghi di Genova, si è distratto un attimo e allora vi diciamo noi com'è firmata cotanta opera: "testo tratto da networkedblogs.com". Che è un'applicazione commerciale per Facebook. Fantastico. Il famoso ordine dei giornalisti di Milano interverrà?

5- REFUSI UMANI...
Rifulge di sempre nuove, eroiche, imprese il senato accademico che occupa Palazzo Chigi. "Ticket anche per i disoccupati'. Poi il governo si corregge. Una norma inserita nel testo della riforma scatena la protesta in Senato. Il ministero del Lavoro: un refuso lo stop all'esenzione" (Messaggero, p. 10)

6- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"In Italia sempre meno lavoro. Tre milioni non cercano più un posto. Allarme crisi, Napolitano chiama Monti: ‘Ora l'Europa ci aiuti a rilanciare la ripresa'. Wall Street Journal e Financial Times: Roma posticipa il pareggio" (Repubblica, pp. 2-3). Uno si aspettava chissà cosa, dal governo dei Bocconiani, e invece sono solo titoli a bocconi, come questo: "Il Retroscena. Monti: "E' il Paese che esige le riforme" (Stampa, p.5). Il Paese esige le riforme? Ma che gente frequentano? Noi non abbiamo mai esigiuto un cappero. E se questo è "il Paese", è probabile che allora siamo tutti all'estero da mesi. A nostra insaputa.

Poi però passa Alessandro Barbera, che si spulcia le carte e sulla Stampa smutanda un po' Rigor Montis: "Sulle dismissioni balletto di cifre. Nei piani solo spese. Nel Def niente proventi, ma costi per lanciare i fondi immobiliari" (Stampa, p. 5). Capito le dismissioni? Solo palle per i cinesi. E su dài, fate Anemone ministro alle Vendite Immobiliari, che almeno ci divertiamo. Intanto, per capire la crisi vera, quella che sfiora tutti se solo ti dice sfiga, c'è uno splendido pezzo di Paolo Griseri: "Con moglie e due figli, colpito dalla crisi. ‘Vi racconto come abbiamo perso la casa'" (Repubblica, p. 4).

7- MA FACCE RIDE!...
Titolo in prima pagina del Giornale: "Passa l'idea Alfano. L'Imu potrà essere una tantum". Come il suo affitto da Ligresti?

8- FORMINCHIONI RIDENS...
Che santa randellata la lettera di Carla Vites sul Corriere di ieri. Oggi la consorte dell'ex assessore alla sanità lombarda, Antonio Simone, raddoppia con interviste a Repubblica ("Formigioni succube del faccendiere, il lusso gli ha fatto perdere la testa", p. 15) e al Corrierone a Rotelli ("Le cene con Roberto e il faccendiere, tra politici e cardinali", p. 19).

Ma sono due paginate del quotidiano diretto da Eziolo Mauro a smutandare l'ex belloccio del Pirellone: "I verbali. Formigoni tra ville e super resort, nei conti bancari di Daccò le spese pazze del clan di Cl. Quelle vacanze alle Antille da 80 mila euro a settimana" (pp. 12-13). Pesante anche il giornale diretto da don Flebuccio de Bortoli: "L'hotel ai caraibi pagato da Daccò e il viaggio di Formigoni a Parigi. Settemila euro per un albergo a sette stelle ad Anguilla nello stesso Capodanno del volo comprato al governatore" (p. 18)

9- SONO ARRIVATI I PACCHI DI LAVITOLA...
"Patto Berlusconi-Tarantini per Finmeccanica". I pm: il Cavaliere lo indusse a mentire per coprire lo scambio escort-appalti" (Repubblica, p. 9). "Lavitola e i cinque milioni: ‘Sì, li volevo dal Cavaliere" (Corriere, p. 16). "I settanta diamanti di Lavitola e quei rapporti con Masi" (Cetriolo Quotidiano, p. 6). Sì, ci divertiremo un casino. Anche se un bel pezzo di Antonio Massari (CQ, p. 6) fa capire che bisognerà fare lo slalom tra le bizzarrie della magistratura.

10- LO CHIAMAVANO "SANITA'"...
Calderoli ha l'attico pagato dal partito e gli ex Ds hanno una casetta di rappresentanza a Roma pagata dal titolare di una clinica. Sulla casa, sempre a loro insaputa, i nostri politici fanno una gaffe dietro l'altra. "Sanitopoli, nuovo giallo: spunta la casa romana riservata ai ‘compagni'. Accertamenti dei pm sull'appartamento di Ritella, indagato in Puglia. Sarebbe stato a disposizione dei vip e gestito dal factotum di D'Alema" (Giornale, p. 12).

11- UN GRAN CALCIO ALLE TASSE...
"Evasione fiscale milionaria sugli ingaggi dei calciatori'. Indagato il gotha degli agenti. Da Moggi jr a Pasqualin, in 21 sotto inchiesta a Piacenza". Bell'inchiesta di Giuliano Foschini e Marco Mensurati su Repubblica (p. 1-18), due veri amanti del pallone giocato. I quali fanno notare che "l'iniziativa della procura di Piacenza prende in contropiede procuratori e società che, consapevoli dell'anomalia della loro prassi e di essere stati scoperti dalla Finanza), nei mesi scorsi avevano chiesto a Equitalia di avviare un tavolo per valutare una possibile via d'uscita ‘morbida'. Che però non potrà riguardare l'aspetto penale della vicenda".

colinward@autistici.org

 

 

Salvatore LigrestiDELLA VALLEBACIO ESCHIMESE PAGLIARO NAGELMarina Berlusconicasini berlusconiLuca-Cordero-di-Montezemoloy can08 lamberto diniGIUSEPPE PISANU CORRADO PASSERA PAOLO BERLUSCONI MARIO MONTI CON GLI OCCHIALI D ALFANO CARLA VITES MOGLIE DI ANTONIO SIMONE EX ASSESSORE ALLA SANITA' LOMBARDAROBERTO FORMIGONI

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...