ABORTO E’ DIVENTATO ‘SELFIE’ - DAL 2006 REBECCA GOMPERTS, SUL SITO “WOMEN ON WEB”, DÀ CONSIGLI ALLE DONNE CHE VOGLIONO INTERROMPERE LA GRAVIDANZA – E OTTOMILA DONNE OGNI MESE FANNO TUTTO DA SOLE CON UN MIX DI FARMACI

Silvia Nucini per “VanityFair” –da Il Foglio del lunedì

 

women on webwomen on web

Abbiamo seguito tutte le vostre indicazioni, la mia ragazza ha preso le pillole: ha avuto mal di pancia e dopo qualche ora ha iniziato a sanguinare. È uscito qualcosa: volete che vi mandi la foto così potete dirci se l’aborto ha funzionato? ». Rebecca Gomperts scuote la testa. «No, direi proprio di no». Tra le 8 mila mail che arrivano ogni mese al sito Women On Web ce ne sono anche così. Veronica, l’operatrice dell’help desk di lingua spagnola, risponde al ragazzo.

 

«State tranquilli, non c’è bisogno di nessuna foto, ma tra qualche giorno ripetete il test di gravidanza e fateci sapere». L’ufficio di Amsterdam di Women On Web è uno stanzone con sei computer e molti bollitori, bustine di camomilla e caffè solubile, antidoti per il freddo e la stanchezza che ti prende dopo ore davanti al monitor a rispondere a chi sta vivendo una gravidanza indesiderata.

women on web women on web

 

Il sito, nato nel 2006, si occupa di fornire indicazioni per donne che vogliono abortire, ma non possono farlo andando in ospedale perché in molti Paesi l’interruzione volontaria di gravidanza è illegale o comunque di fatto inaccessibile. «Noi non intendiamo sostituirci al sistema sanitario, semplicemente coprire un buco in quei posti in cui le donne non possono esercitare i loro diritti.

 

Lo facciamo spiegando loro che se assumono una combinazione di due farmaci – il misoprostolo, un gastroprotettore che fa contrarre l’utero, e il mifepristone (meglio noto come RU486) – possono indurre, a casa e in sicurezza, un aborto spontaneo. Se queste due medicine non sono acquistabili nei loro Paesi, consigliamo di recarsi in un Paese diverso per abortire, ma se questo non è possibile organizziamo un consulto online con un nostro medico il quale fa una prescrizione che invia a un produttore di farmaci indiano. Sarà lui a occuparsi di spedire in tutto il mondo».

women on web   women on web

 

L’idea, semplice e rivoluzionaria, della dottoressa Gomperts è che l’interruzione volontaria di gravidanza sia qualcosa che le donne possono gestirsi da sole. «Il 20 per cento delle gravidanze si conclude con un aborto spontaneo nel primo trimestre. Quando si manifesta l’emorragia, la donna chiama il ginecologo il quale dice che gli dispiace e semplicemente raccomanda di non fare nulla e di andare in ospedale se si sanguina troppo. Con l’aborto farmacologico è la stessa cosa: le pillole fanno espellere l’embrione. Spieghiamo che bisogna mettere in conto un po’ di crampi, sanguinamento.

 

E anche noi diciamo che se l’emorragia è troppo intensa bisogna andare in ospedale a farsi fare un raschiamento. I medici non potranno sapere se l’aborto è spontaneo o provocato, e la donna non rischierà nulla». È sempre durante uno di questi viaggi che qualcuno le racconta un principio di diritto del mare: un natante che naviga in acque internazionali sottostà alle leggi del Paese di cui batte bandiera.

rebecca gompertsrebecca gomperts

 

Come dire: se in Olanda l’aborto è legale, su una nave olandese che rimane in acque internazionali l’aborto sarà legale. «È nato così Women On Waves, un progetto-provocazione. L’idea era andare, con una nave olandese, al largo delle coste dei Paesi in cui l’aborto non è legale, fare salire le donne a bordo, dare loro le pillole e farle tornare a casa ad abortire. Siamo stati in Irlanda, Polonia, Portogallo e Marocco.

 

Ovunque abbiamo avuto moltissimi problemi – in Marocco siamo stati immediatamente allontanati dalla Marina militare – ma creare disordine era uno degli scopi della campagna stessa. Qualcosa, però, abbiamo ottenuto: sollevare il problema, rendere visibili tutte le donne invisibili che abortivano illegalmente». Da quando ha iniziato le sue attività, la dottoressa Gomperts vive tra denunce e cause. Tutte vinte.

 

rebecca gomperts 5rebecca gomperts 5

«Quello che faccio non è mai illegale. Mi muovo su un confine, piego le leggi, non le infrango mai. Questo è un punto fondamentale, perché spesso il timore ci paralizza. Vale anche per l’aborto: nei Paesi in cui è illegale ci sono delle eccezioni in virtù delle quali viene praticato». Anche le ragazze dell’help desk rispondono camminando sul confine. «Non dicono: “Se usi queste pillole puoi abortire”.

 

Ma: “Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, questo farmaco, assunto in questo modo, ha come effetto...”. Usando queste parole il rapporto con le donne che ci scrivono può essere inquadrato come “accesso a informazioni scientifiche”. Anche i medici che prescrivono le pillole risiedono in Paesi dove – e non è il caso dell’Olanda – i consulti medici online sono leciti. Nessuna violazione ». Il rapporto tra chi scrive e chi risponde – sia esso operatrice o medico – si basa sulla fiducia.

 

«Non chiediamo nessun esame, nessuna ecografia. Se una donna ci dice di essere incinta da 5 settimane le crediamo e basta. Come possiamo sapere se è vero? Non abbiamo modo. Ma tendo a pensare che nessuno menta quando c’è di mezzo la sua salute e la sua incolumità. Quando ci danno una datazione sbagliata, poi riscrivono sempre: scusate, ho mentito, in realtà sono incinta da più tempo, posso usare le medicine lo stesso?».

rebecca gomperts 4rebecca gomperts 4

 

L’uso dei due farmaci combinati è consigliato fino alla nona settimana di gestazione, anche se – dice Rebecca – teoricamente sarebbero efficaci fino alla fine. «Ma poi, procedendo nella gravidanza, il feto si struttura, l’aborto diventa più complicato da gestire in ambiente domestico, senza considerare che può essere scioccante abortire un feto che comincia ad avere sembianze di bambino».

 

«Quando rispondi a qualcuno che è troppo tardi, è difficile far fronte alla loro disperazione », dice Aga. È polacca e lavora all’help desk da qualche mese. C’era bisogno di lei perché dalla Polonia arrivano ogni giorno almeno 30 mail. «Nel mio Paese, dal 1993 l’aborto è consentito solo se c’è rischio di vita per la donna o se la gravidanza è frutto di uno stupro. Ma anche in questi casi non viene praticato mai. Chi ci scrive da lì spesso non vuole dare nemmeno il nome: pensano che anche solo chiedere informazioni sia illegale».

 

Molte richieste arrivano anche dai Paesi in cui l’interruzione volontaria di gravidanza è legale e accessibile, come l’Italia o l’Inghilterra. «Da voi si può abortire fino alla dodicesima settimana, ma il numero crescente di medici obiettori sta rendendo la situazione difficile, soprattutto in certe parti del Paese», dice la dottoressa. «E poi ci sono tutte le clandestine che non hanno accesso alle strutture sanitarie».

 

rebecca gomperts 3rebecca gomperts 3

Un aborto che passa necessariamente per un ospedale, secondo Gomperts, non è un diritto per tutte. «Penso alla mail di una ragazza inglese di una famiglia musulmana strettamente osservante, rimasta incinta dopo un rapporto con un cugino. Non le era consentito uscire di casa se non accompagnata da uno dei fratelli. Come avrebbe potuto recarsi in clinica ad abortire? Un Paese civile deve tenere conto di tutte le realtà».

Dall’ufficio ci siamo spostati a casa di Rebecca, una communal house dove nessuno chiude la porta degli appartamenti e in cui vive sola con i due figli. Uno oggi ha la febbre e di lui si stanno prendendo cura, a turno, i vicini: «Chi viene a vivere qua è sottoposto all’ammissione da parte degli altri condomini: vogliamo solo persone gentili».

 

Non vuole che la fotografiamo con il bambino, per non creargli problemi: «In realtà i movimenti pro-life – che io non chiamo così, perché anche io sono per la vita, che c’entra? –, insomma i movimenti contro il diritto all’aborto, non mi hanno mai creato grossi problemi. Loro sono contrari all’idea che l’aborto sia legale, delle donne che abortiscono silenziosamente a casa loro non gliene frega niente ».Facendo un bilancio di tutto è soddisfatta, ma solo a metà. Sono troppe, dice, le donne che non riescono a raggiungere: «Ci contattano solo quelle alfabetizzate e con un accesso a un telefono o a Internet. Ma tutte le altre? Quante sono?».

 

rebecca gomperts rebecca gomperts

Perché i soldi non siano un ulteriore ostacolo, la consulenza e l’eventuale spedizione dei farmaci sono soggette a una donazione volontaria, che il 30 per cento delle donne non fa. «Ma non importa, fino a quando riusciamo a sostenerci con i fondi che ci danno altri possiamo continuare la battaglia».

 

Una battaglia perché l’aborto diventi una scelta personale? «Non la chiamerei scelta, quanto piuttosto una decisione, che si ritiene essere la migliore in quel preciso momento. Le donne non vogliono abortire, semplicemente non vogliono aspettare un figlio». Le chiedo se lei ha mai abortito e mi risponde di sì: «È successo vent’anni fa. Ma non mi chieda come è stato, perché non glielo dirò. Sul sito di Women On Waves ci sono 400 storie di donne che l’hanno fatto. Prenda un pezzo di ognuna e avrà la mia». 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…