vasco rossi claudia gerini

SOLTANTO VASCO PUÒ FARE IL SEGNO DEL TRIANGOLO CON LE DITA E URLARE “VIVA LA FIGA” (“VIVA LA BIGA” PER LE EDUCANDE DI “REPUBBLICA”) – "PER UNA NOTTE IL KOMANDANTE CI HA LIBERATO DAL POLITICAMENTE CORRETTO E DALLA CANCEL CULTURE. A ROMA I FAN SONO USCITI TUTTI ESTASIATI DAL MEGA CONCERTONE, SENZA PORSI PROBLEMI LINGUISTICI, DI SENSIBILITÀ O ALTRO. NESSUNO SI È SENTITO DISCRIMINATO: SI È SOLO CANTATO INSIEME CANZONI CHE, NEGLI ANNI 80 E 90, AVEVANO UN SENSO DIVERSO RISPETTO A OGGI. E CHE QUINDI SONO ANCORA LECITE..."

Francesca D'Angelo per “Libero quotidiano”

vasco rossi al circo massimo

 

Vasco Rossi va davvero al massimo. E non lo diciamo "solo" perché, a settant' anni suonati, ha appena tenuto due concertoni a Roma con 70mila cristiani stipati dentro al Circo Massimo, che lo osannavano entusiasti.

 

Va al massimo perché se ne frega ("...di tutto, sìììì") e dice quello che gli pare infischiandosene del politicamente corretto. E il bello è che a lui, ma solo a lui, non succede nulla. Abbiamo appositamente aspettato un paio di giorni per scrivere questo articolo proprio per vedere se qualcuno si sarebbe indignato. Risultato: zero. A questo punto vi starete chiedendo a cosa diavolo ci stiamo riferendo. Giusto. Durante il suo doppio concerto romano, Vasco il rivoluzionario ha spesso intervallato le canzoni urlando (citiamo testualmente) "viva la figa".

 

vasco rossi al circo massimo

Certo, lui lo ha sempre fatto ma oggi è il 2022, l'era dei no gender e delle femministe indiavolate. Non siamo mica negli anni 90 quando, almeno per il mondo del rock, esisteva solo un'unica opzione sessuale, ossia quella etero. Ci vuole insomma parecchio coraggio a dire quello che ha detto Vasco. Pensate che il quotidiano Repubblica, nel raccontare la seratona al Circo Massimo, non se l'è sentita di scrivere "viva la figa" che, nell'articolo del collega, è diventata "viva la biga".

 

Eppure non ci sarebbe stato niente di male a usare la versione originale: è una frase di Vasco, non dello scrivente. Alla peggio il giornalista si poteva appellare al diritto di cronaca. Invece niente, Repubblica edulcora perché vai a capire se poi, alla fine, qualcuno si offende. Effettivamente l'eloquio usato dal Blasco non è il massimo anche perché ridurre le donne ai loro genitali femminili distrugge anni di lotta perla parità. Per non parlare della possibile indignazione tra chi non vuole saperne di etichette sessuali e rifiuta qualsivoglia discorso riconducibile al sesso biologico.

vasco rossi al circo massimo

 

Della serie: non esistono maschi e femmine, ma solo la persona. In quel "viva la figa" c'era insomma abbastanza per scatenare un putiferio. Invece, nulla: sono tutti felici di cantare Albachiara e va bene così.Vasco tra l'altro ci prende gusto e rincara la dose.

 

Alla fine di Ti taglio la gola, il rocker chiosa: «Ringraziamo il cielo che ci ha dato la femmina». Non l'amore o la pace nel mondo, ma "la femmina". Tra l'altro il nostro ha pure cambiato il testo della suddetta canzone con una nuova strofa che Repubblica non esita a definire (tenetevi forte) "sporcacciona". Il passaggio incriminato allude al sesso orale. Adesso non si taglia più nessuna gola, ma si lecca qualcos' altro e per chi non lo avesse capito Vasco fa pure il segno del triangolo con le dita. Un gesto tipicamente femminista, qui buttato alle ortiche. Ebbene, in passato altri cantanti hanno dovuto combattere con micidiali shit storm per molto meno.

 

vasco rossi al circo massimo

A Roma, invece, i fan sono usciti tutti estasiati dal mega concertone, senza porsi problemi linguistici, di sensibilità o altro. Nessuno si è sentito discriminato: si è solo cantato insieme canzoni che, negli anni 80 e 90, avevano un senso diverso rispetto a oggi. E che quindi sono ancora lecite.

 

Quando arriva il momento della canzone Rewind, uno stuolo di ragazze sale sulle spalle degli amici levandosi la maglietta. Per una notte Vasco ci ha quindi liberato dal politicamente corretto e dalla cancel culture. Non tutto quello che ha gridato da quel palco era saggio - ovvio che no - però era sicuramente lecito in un Paese che vuole essere libero e realmente inclusivo.

 

vasco rossi al circo massimo 4

Già che c'era il nostro ha pure mandato a quel paese la guerra: non scomoda riferimenti alti come hanno fatto i Maneskin con Chaplin, ma dice solo un banalissimo «la guerra è contro le donne, contro gli anziani, contro i bambini; dove c'è musica non c'è guerra e dove c'è guerra non c'è musica». Seguono applausi a non finire, manco fosse Shakespeare. A questo punto noi la buttiamo lì: e se mandassimo Vasco, in Russia, al posto di Giletti? Magari funziona.

Articoli correlati

PANE, FICA E VASCO -QUANDO INTONA DELUSA CLAUDIA GERINI BALLA SCATENATA MENTRE UN\'AMICA...

vasco rossi al circo massimo 3vasco rossi al circo massimo 2vasco rossi al circo massimo 1vasco rossi al circo massimo 7claudia gerini al concerto di vascovasco rossi al circo massimo 6vasco rossi al circo massimo 5vasco rossi al circo massimo 8

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…