UN SONNIFERO IN PIÙ: ARRIVA LA “NIGHT LINE” DEL TG5 DI MIMUN

1 - L'UOVO DI COLOMBO DEL TG5: LA «NIGHT LINE»
«Nelle reti generaliste c'è un grande fermento produttivo», ha detto qualche giorno fa Fedele Confalonieri all'assemblea dei soci Mediaset. Pensava all'avvio di Quinta colonna - il quotidiano «e alla night line del Tg5 che partirà a breve». Dopo il programma di prima serata, dal lunedì al giovedì, si alterneranno i conduttori del tg diretto da Clemente Mimun per approfondire i fatti del giorno con uno o più ospiti e leggere la rassegna stampa, secondo la formula di Linea notte del Tg3. Si stanno definendo i loghi e i dettagli dello studio, partenza imminente. Sembra l'uovo di Colombo e invece lo è.

2 - VERDONE VEDE TROPPA SATIRA
«Stiamo abusando della satira e se lo dico io...». Parola di Carlo Verdone, intervistato da Io donna. «In trasmissioni in cui dovrebbero esserci dibattiti seri improvvisamente tutto si risolve con un'imitazione, una barzelletta, un numero». Il riferimento è a Servizio pubblico, Otto e mezzo, Ballarò: «Raccontano la situazione gravissima in cui ci troviamo. E subito dopo ci ridono su... Me li vedo i dirigenti Rai o di La7 che dicono: Ma non saremo troppo seri? Poi il pubblico ci lascia. Non ci vogliamo mettere il comico che alza un po' lo share?».

3 - PIAZZE STONATE NELL'ACCESS PRIMETIME
È partita bene su Rete4 l'edizione quotidiana di Quinta colonna di Paolo Del Debbio, riuscendo anche, mercoledì scorso, a superare il diretto concorrente Otto e mezzo in onda su La7 (6,78 contro 6,39 di Lilli Gruber). Nell'orario dell'access primetime riempito su tutte le reti da programmi brevi in attesa dell'inizio della serata, i telespettatori sono più dinamici e lo zapping più irrequieto.

Proprio per questo, forse, converrebbe non aumentare il grado di tensione con il ricorso alle cosiddette «piazze», in realtà gruppi di persone che si aggregano perché sanno che arriverà la telecamera di Rete4. Di rissosità tra politici di opposte fazioni e tra loro e «la gente comune» ce n'è già troppa nei talk show di lunga durata. A quell'ora la differenza la fa la qualità degli ospiti e la possibilità di argo¬mentare pacatamente. Non a caso i vari Renzi e Monti vanno da Lilli.

4 - LEONE DEPOSITA LO STREAMING
Piccolo dibattito su Twitter dopo che Giancarlo Leone ha postato l'idea che gli streaming tra i politici potrebbero di¬ventare «un format d'informazione. Due parti che anziché litigare si confrontano sui temi attuali». «Mi dai buona idea», risponde Gerardo Greco di Agorà. «Copyright depositato da Raiuno», precisa il direttore. «@giankaleone mi vuole eliminare i conduttori», teme una brutta aria Myrta Merlino...

 

clemente mimun Carlo Verdone PAOLO DEL DEBBIOGiancarlo Leone

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