riccardo muti opera di roma

“SONO UN UOMO IN GABBIA” - RICCARDO MUTI: "VIVIAMO IN UN FILM DI FANTASCIENZA, MI SENTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI. VOGLIO AVERE CERTEZZA DI CIÒ CHE SI FA, NON DI CIÒ CHE SI FARÀ. PENSO  AI MIEI RAGAZZI DELL' ORCHESTRA CHERUBINI. I TEATRI SONO CHIUSI, LA MUSICA SI È FERMATA E LORO NON GUADAGNANO UN EURO” – LA PROPOSTA: “PERCHÉ NON SI APPROFITTA PER TRASMETTERE PIÙ MUSICA, A PARTE RAI 5 CHE FA UN LAVORO EGREGIO?” - MONSIGNOR RAVASI E LA CITAZIONE DI CASSIODORO...

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

 

RICCARDO MUTI 4

«Voglio avere certezza di ciò che si fa, non di ciò che si farà. Non voglio sentir parlare del futuro. È pieno di persone che non sanno come risolvere la giornata e dare da mangiare ai propri figli. Nella mia lunga vita, una cosa del genere non solo non l' ho mai sperimentata ma nemmeno immaginata. Viviamo un film di fantascienza», dice Riccardo Muti.

 

Che cosa vede dalla sua casa di Ravenna?

«Persiane abbassate, come se il virus potesse entrare dalle finestre. C' è un silenzio quasi di morte, cimiteriale. Io Pasqua l' ho sempre passata a Molfetta, dove da ragazzino vedevo le processioni del venerdì Santo, molto radicate al Sud (accompagnate dalla Banda, che furono le mie prime lezioni di musica): da secoli non si erano mai fermate, neanche in tempi di guerra».

 

RICCARDO MUTI 3

Abituato a girare il mondo, si sente come un leone in gabbia?

«Semmai un uomo in gabbia. Mi sento agli arresti domiciliari, come tutti. Con mia moglie Cristina, siamo ligi alle norme. Però un conto è decidere di stare a casa perché ti vuoi riposare, altro conto è una (giusta) imposizione».

 

Presto sarà estate.

«Pensate a una famiglia che vive in 70-80 metri quadrati Ma penso anche a milioni di persone che non riescono a comprare il necessario per vivere, ai miei ragazzi dell' Orchestra Cherubini. I teatri sono chiusi, la musica si è fermata e loro, il meglio prodotto dai Conservatori, non guadagnano un euro. Eppure hanno trovato il coraggio e la volontà di suonare e trasmettere messaggi musicali sul web dalle proprie abitazioni».

 

riccardo chiara muti

Segue il bollettino quotidiano sul virus?

«Non più, ogni giorno ci dicono che i dati da una parte migliorano, dall' altra peggiorano. E non capisco un accidente, non sono Einstein ma nemmeno lo scemo del villaggio. Mi viene il dubbio che questa confusione aiuti qualcuno, non so chi sia. Troppi medici dicono cose contrastanti. In tv vedo documentari. Mancano, nei programmi Rai, grandi registi trascurati, Germi, Pietrangeli, Rossellini, Bergman. A Pasqua hanno trasmesso film su Gesù in tutte le salse, e Ben Hur che conosciamo a memoria».

 

Cosa ci vorrebbe?

«Più fantasia e meno pigrizia, e poi quei continui appelli a lavarsi le mani,legittimi per carità, ma la tv tratta gli italiani come sottosviluppati. Quando sono all' estero vedo solo notizie negative su di noi. Invece abbiamo gli scienziati, gli artisti. E i medici straordinari che abbiamo conosciuto di questo periodo...».

 

La musica c' è in tv?

«Perché non si approfitta per trasmettere più musica, a parte Rai 5 che fa un lavoro egregio? Danno concerti in piazze vuote che spacciano per grande musica qualcosa che non lo è affatto. In un periodo in cui siamo costretti in casa a guardare più tv, i risultati li hanno comunque e potrebbero fregarsene dell' audience. Invece ti propinano Alien , fa aumentare la depressione che esploderà se ci diranno che non potremo andare al mare».

 

Si tiene in esercizio fisico?

Riccardo Muti a Firenze

«Potrei fare le scale ma preferisco quelle del pianoforte. Vesto sportivo, in pullover, niente tuta. Passo molte ore a studiare la Missa Solemnis di Beethoven con cui a settembre dovrei aprire la stagione a Chicago. È il trionfo del contrappunto (che condiziona con le sue regole e maglie), proteso all' espressione, in un' aderenza totale di testo e musica. Il risultato è un contrappunto trasfigurato, raggiunge una sfera metafisica che provoca sgomento».

 

L' Inno alla gioia di Beethoven è diventato l' Inno della Ue. Abbiamo avuto aiuti sanitari da Albania, Cuba, Russia, qualcosa dagli Stati Uniti...

«Beethoven, che significa libertà, nella Nona Sinfonia dice che siamo tutti fratelli.

Invece alcune nazioni europee pensano che l' Italia sia un dio minore. Mi sono indignato quando ci hanno dato dei lestofanti, dopo tutti i nostri aiuti dati all' Europa, che non avrebbe sviluppato la cultura che ha, senza di noi».

 

È pessimista, ottimista?

riccardo muti corna

«Uno scossone di questo genere porterà a un adattamento a una situazione diversa. Non sto a pensare se ne usciremo migliori, e non penso al futuro ma all' oggi. C' è bisogno di soluzioni perché le persone indigenti possano vivere. Non sopporto i politici che pontificano, illudono; spero non pensino alla musica come a qualcosa di cui si può fare a meno. Monsignor Ravasi mi ha citato uno scritto di Cassiodoro, il politico e storico romano: Se continuiamo a commettere ingiustizie, Dio ci toglierà la musica».

 

Maestro, si parla di concerti con l' orchestra in platea e il pubblico nei palchi.

«No, sarebbero per pochi privilegiati, meglio in streaming. Altra cosa: le città erano imbrattate, le statue mutilate; non si può far niente, dicevano. Gli elicotteri della polizia, per sorvegliare che stiamo a casa, come se fossimo un popolo di malfattori, dimostrano che quando si vuole le cose si fanno».

 

Pensa che potrà dirigere il concerto di Capodanno a Vienna, con i suoi tanti significati beneauguranti?

«Sarebbe bello poter dire è tornato tutto come prima e brindare. Io sento che il vaccino lo troverà uno scienziato italiano. Spero che si torni a una vita normale. Ma, come dice Eduardo de Filippo, adda passà 'a nuttata».

riccardo muti opera di romariccardo muti e napolitano all opera di roma per la prima di ernani Riccardo Muti dirige l Ernani all Opera di Roma h partb riccardo muti opera di roma

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…