MATTARELLA CHI? LO SPECIALE DI “PORTA A PORTA” (10,4%) SUL QUIRINALE ASFALTATO DA “C’È POSTA PER TE” (26,7%) – CHIAMATE L’AMBULANZA: 199 MILA SPETTATORI HANNO VISTO LA REPLICA DI “FORTE FORTE FORTE” SABATO SERA SU RAI PREMIUM

Marco Castoro per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

Si parla tanto di riformare la Rai ma la vera riforma che andrebbe fatta sarebbe quella di liberarla dalle ingerenze politiche. Ma coi fatti, non solo a parole. Liberarla dalla schiavitù delle lottizzazioni e dall’equivoco servizio pubblico. La gente è nauseata dalla politica. È un dato di fatto. Tutti i politici hanno perso credibilità. La crisi economica è pesante per molte famiglie. Per loro la tv resta l’unico svago.

 

mattarella e il giuramentomattarella e il giuramento

In prima serata, dunque, meglio guardare una fiction, una partita o un programma di intrattenimento piuttosto che un talk con quei politici che continuano a dire sempre le stesse cose, accusandosi a vicenda e senza risolvere i problemi. A ragion di popolo la prima serata dovrebbe essere vietata alla politica. Altrimenti si prendono schiaffi dai competitor.

 

LA BATOSTA

Raiuno al 10% è una vergogna per Viale Mazzini. È come se la Juventus perdesse con il Cesena. Però apriti cielo se non si organizzano trasmissioni politiche ad hoc. Si viene meno al servizio pubblico. Ricordate il baccano per il mancato programma dopo l’attentato di Parigi? Nonostante Rainews avesse garantito la diretta a getto continuo. Bastava solo pigiare il ditino sul telecomando (a ricordarcelo c’erano pure i rulli coi sottotitoli nei canali generalisti Rai). E invece scoppiò la bufera.

MATTARELLAMATTARELLA

 

Per l’elezione del presidente della Repubblica viale Mazzini non ha voluto rischiare la cagnara. Ed ecco che il sempre pronto Bruno Vespa ha organizzato il Porta a Porta speciale di sabato sera. Nella serata più importante di Raiuno. A chiudere una giornata piena di speciali. Ebbene Mattarella e Vespa sono stati asfaltati da Maria De Filippi che su Canale 5 è volata negli ascolti con C’è posta per te (5.792.000 spettatori in media, pari al 26,76% di share) mentre a vedere Vespa ce n’erano 2.305.000 (10,47%).

 

Un altro schiaffo per Raiuno. La sera dopo il flop della Carrà, il cui talent continua a scendere di share (2.925.000 spettatori, il 12,53%, nella terza puntata). Vespa è riuscito a superare di poco L’era glaciale 3 su Italia 1.  Morale della favola: così si affossa la rete ammiraglia che non dovrebbe essere gambizzata con il servizio pubblico in prima serata. O si fa in seconda oppure c’è il prime time di Raidue.

MENTANA SENZA LUCE IN STUDIO MENTANA SENZA LUCE IN STUDIO

 

IL RISCATTO DI MENTANA

Sono andate meglio alcune maratone del mattino e del pomeriggio in concomitanza con l’elezione al Colle. Un riscatto dopo i giorni delle fumate nere.  Speciale Tg1: 2.741.000 (15,61%) al mattino e meglio nel pomeriggio (3.927.000 e 18,3%). Riscatto anche per Mentana su La7 (7,87% con 1.156.000 spettatori).

 

LA CARICA DEI 199 MILA

La Rai dovrebbe dare un premio a quei 199 mila spettatori che hanno visto la replica di Forte Forte Forte sabato sera su Rai Premium. Uno dei pochi casi in cui l’emittente del giorno dopo sia scesa sotto l’1% di share (0,76%).

 

filippo timi nudo filippo timi nudo

OH CHE BEL CASTLE

I detective di Castle continuano a fare meglio dei camorristi di Gomorra.  Sabato sera la serie di Raidue è stata vista da 1.814.000 spettatori (6.74%) contro i 1.301.000 (5.04%) del primo episodio della serie tanto cara a Saviano, in onda su Raitre, che continua ad andare meglio nel secondo episodio (1.543.000 e 7,19%).

 

TALK, LE SITCOM DI CODA FANNO RISALIRE GLI ASCOLTI

Dovendo prolungare l’orario della trasmissione anche per tutta la seconda serata, che cosa si sono inventati quest’anno i talk? Le short sitcom prima dei titoli di coda. Ebbene, sia per Ballarò sia per La Gabbia la media degli ascolti risale proprio grazie alle performance de Il Candidato con Filippo Timi e di Giuseppe Longinotti nei panni del Senatore Codazzo (8% di share alle 23:55 di domenica sera). Giannini e Paragone ringraziano.

 

IL CHIERICHETTO POLETTI

GIULIANO POLETTI GIULIANO POLETTI

L’attuale ministro del Lavoro da bambino faceva il chierichetto e vendeva l’Unità.  Giuliano Poletti l’ha confessato a Soul, il programma con Monica Mondo in onda) su Tv2000. Tutto per “colpa” di suo zio, segretario del partito, che prima litigava col parroco e poi ci fumava assieme.

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