L’INGLORIOSO CHA CHA CHA DELLA CANALIS. UN GIURATO RIFERENDOSI ALLA COREOGRAFIA CHE PARTIVA DA UN RISVEGLIO TRA LE LENZUOLA, HA CHIOSATO: “SEI STATA MOLTO BRAVA A LETTO” - DEPUTATI A 18 ANNI? S’È MAI VISTO SANTA ROMANA CHIESA FARE VESCOVI DEI SEMINARISTI? - STANDARD & POOR’S TRASCURA UN DETTAGLIO DECISIVO: DALLE PARTI NOSTRE, PER FORTUNA, GIRA ANCORA MOLTO LA PATONZA - DALLE INTERCETTAZIONI NASCE IL “PARTITO DELL’AMÒ”…

1 - CANALIS, UN INGLORIOSO CHA CHA CHA...
C. Maf. per il "Corriere della Sera"
- Non è che tutti si nasca con i geni di Nureyev. Però non è neanche obbligatorio farlo sapere al mondo intero. Elisabetta Canalis invece ha scelto di partecipare a «Dancing with the stars», versione americana di «Ballando con le stelle». Prima puntata, salva per un pelo: è arrivata penultima. E, anche oltreoceano, sempre lo stesso coro di critiche al termine della sua non esattamente luminosa performance: legnosa, rigida, ingessata. Insomma, sembrava di essere a Sanremo.

Solo che l'altra sera la nostra showgirl ha dovuto portare a casa anche il commento non proprio da gentleman di un giurato, che, riferendosi alla coreografia che partiva da un risveglio tra le lenzuola, ha chiosato: «Sei stata molto brava a letto». Un cha cha cha non tra i più gloriosi. Nemmeno per una come la Canalis che non ha mai fatto mistero di non essere cresciuta a pane e balletto fin dai tempi dei ben più semplici stacchetti da velina. Ma il sogno americano vale pure qualche sudata in sala prove. Del resto, ci aveva già provato come attrice, con Leverage e non era andata meglio. In ogni caso può dire di essere stata per anni la fidanzata di George Clooney. E non è poco, comunque.

2 - DEPUTATI A 18 ANNI? COME DIREBBE GIOVANARDI: "S'È MAI VISTO SANTA ROMANA CHIESA FARE VESCOVI DEI SEMINARISTI?"
Pietrangelo Buttafuoco per "Il Foglio"

Questa proposta di Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, di portare a diciotto anni l'età bastevole per essere eletti deputati è preoccupante. E solo facile demagogia. Sarebbero solo disoccupati cui dare un posto di lavoro, anzi, uno stipendio. E poi, dopo cinque anni, confermarli, aspettare ancora qualche legislatura per maturare la pensione e dare linfa alla gerontocrazia sotto le mentite spoglie di un asilo per l'infanzia abbandonata. Questo diventerebbe l'Aula sorda e grigia. E poi, come dice Carlo Giovanardi, l'argomento forte è uno solo: "s'è mai visto Santa Romana Chiesa fare vescovi dei seminaristi?".

3 - STANDARD & POOR'S SI ALLARMA, CI ALLARMA, ALLARMA GLI INVESTITORI, TRASCURANDO UN DETTAGLIO DECISIVO: DALLE PARTI NOSTRE, PER FORTUNA, GIRA ANCORA MOLTO LA PATONZA.
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"

Standard & Poor's ci ha declassati, ci ha tagliato il rating, dubita sulla nostra capacità di fare fronte al debito, denuncia l'inefficacia della risposta nostra nell'affrontare la crisi, riduce l'immagine del governo, del Parlamento, l'ossessiva blindatura dello status quo, il sindacalismo ottocentesco che ci contraddistingue, inchioda le aziende italiane in posizione dominante, quindi recalcitranti davanti alle regole del mercato, punta l'indice contro gli ordini professionali avvinghiati alle posizioni di rendita, ed evita di diffondersi sul pubblico impiego per carità di patria.

Cioè. Standard & Poor's si allarma, ci allarma, allarma gli investitori, l'Europa, e agita il fantasma di un suo punto di vista legittimo, ma soggettivo, secondo cui le prospettive della crescita italiana sarebbero indebolite, trascurando un dettaglio decisivo: dalle parti nostre, per fortuna, gira ancora molto la patonza.

4 - IL PARTITO DELL´AMÒ
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Tic dell´anima e sventure lessicali: amò. Esempi intercettati: «Amò, questa sera ti voglio proprio zoccola». Oppure: «Amò, io mi voglio candidare al Parlamento europeo». E anche (e quindi): «Amò, ho bisogno di soldi». E dunque: «Il solito, amò: mille». Amò, amò, amò: che pure dovrebbe suonare come semplice diminutivo di "amore", e invece si è perso per strada, l´amore, s´è fatto secco e sfrontato, s´è immiserito, inacidito, forse è malato. Gianpy (Tarantini) dice sempre «amò», e «amò» gli rispondono le ragazze anche per iscritto, e pure tra loro, che non si amano per niente, è tutto un malaugurato fiorire di "amò".

Erosione e deformazione dei sentimenti, dittatura dell´intimità da display, torneo di consumo rapido e semplificato. Intanto finisce l´estate e se ne va in archivio l´inno "Ostia beach": «Senti, amò, er bar sta lì/ sto a sudà da morì».

 

ELISABETTA CANALIS STACEY KEIBLER E ELISABETTA CANALISGiorgia Meloni TARANTINI

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