the white lotus 2

LO STREAMING DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? CONFESSO CHE MI SONO VISTO UN PO’ DI FILM NETFLIX-PRIME-SKY, CADENDO SEMPRE SULLE NUOVE PUNTATE SPORCACCIONE DI “THE WHITE LOTUS 2” (SKY) CON LE SCOPATONE DI SIMONA TABASCO E QUELLE OMO NELLA VILLA DI TOM HOLLANDER, CHE DICE DI AVER OSPITATO LÌ ANCHE GORE VIDAL (MA VA…) - UN DELIRIO TUTTO AMERICANO, CON QUESTI BISTECCONI SPIAGGIATI A CHIAPPE NUDE E CALZINI BIANCHI NEI LETTONI DELL’ALBERGO… VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

the white lotus 2 8

Che vediamo stasera? Beh. Confesso che mi sono visto un po’ di film Netflix-Prime-Sky, cadendo sempre sulle nuove puntate sporcaccione di “The White Lotus 2” (Sky) con le scopatone di Simona Tabasco in giro per le camere del San Domenico a Taormina. Ma nella quinta puntata arrivano, dopo la prima di “Madama Butterfly” di Puccini, anche le scopatone omo nella villa di Tom Hollander, che dice di aver ospitato lì anche Gore Vidal (ma va…). Un delirio tutto americano, con questi bistecconi spiaggiati a chiappe nude e calzini bianchi nei lettoni dell’albergo.

 

the white lotus 2 6

La meglio del gruppo rimane Aubrey Plaza, mentre è davvero incomprensibile l’uso dell’intera discografia di Fabrizio De André a commento della storia. Su Netflix mi sono visto un’ottima versione di “L’amante di Lady Chatterley” di D.H.Lawrence diretta da Laure de Clermont Tonnerre )”The Mustang” con un bel cast di giovani talenti, Emma Corrin, la giovane Diana di “The Crown” nel ruolo di Lady Constance Chatterley, Jack O’Connell come il bel guardiacaccia Oliver Mellors che le fa perdere la testa, Matthew Duckett come il marito, Sir Clifford, tornato dalla guerra paralitico e impotente che vuole un erede dalla moglie, e Joely Richardson, che già fu la Lady Chatterley delle versione tv del 1993 assieme a Sean Bean, grande coppia, come Mrs Bolton.

 

the white lotus 2 5

Confesso che Emma Corrin, alta, magra, ossuta, fin troppo squadrata, trasmette però al personaggio di Lady Chatterley che scopre il sesso con il guardiacaccia la carica giusta per farci innamorare di lei e della storia. Mi è piaciuta a tal punto che mi sono andato anche a vedere, e mi è piaciuto decisamente meno, “My Policeman”, triangolo amoroso tra lei, il bel poliziotto Harry Styles e il critico d’arte gay Donald Dawson. Sempre su Netflix non ho resistito al thrillerone all’italiana “Il mio nome è vendetta” diretto dal Cosimo Gomez dell’interessante e stiloso “Brutti e cattivi” e interpretato da Alessandro Gassman in versione Liam Neeson con tanto di figlioletta in pericolo, Ginevra Francesconi, che deve vendicarsi della morte della moglie, la bella Sinja Dieks, e sterminare la banda di calabresi comandata da Remo Girone (“capiscisti”). Assolutamente nulla di nuovo.

 

the white lotus 2 4

Gomez perde ogni voglia di stravaganza visiva, il suo primo film finì a Venezia, ma non venne accolto bene, ahimè, e prova a fare un puro film di genere per Netflix. L’algoritmo regna. Gassman è un killer calabrese di un’altra famiglia che si è ritirato con una nuova identità nelle montagne di qualche film commission e vive tranquillo tagliando la legna. Quando la figlia gli scatta una fotografia affettuosa e la pubblica su qualche social, Don Angelo, che deve vendicare la morte di un figlio ucciso proprio da Gassman, ne ordina la morte immediata. Muoiono però la moglie e il fratello della moglie, simile a Gassman, mentre lui e la figlioletta riescono a scappare.

the white lotus 2 3

 

Lì parte il dramma del padre, che deve chiarire chi è alla figlia e deve ovviamente uccidere tutti i nemici. Bang! Bang! Comunque si vede. Decisamente superiore a “La belva” di Ludovico De Martino, costruito in maniera simile con Fabrizio Gifuni in versione Liam Neeson.

 

the white lotus 2 7

Devo ancora finire il curioso “Troll”, kolossal norvegese diretto da Roar Uthaug, maestro di action che ha diretto l’ottimo “The Wave” e il meno riuscito “Tomb Raider”,  con Ine Marie Wilmann e Kim S. Falck Jorgensen. Niente di clamoroso, ma il mostro di pietra nato dalle montagne funziona benissimo e ci si diverte come bambini. Su Prime ho visto invece la commedia natalizia, ma sì un cinepanettone..., “Improvvisamente Natale” diretta da Francesco Patierno, ambientato nello Chalet del Lago di San Vito di Cadore, dove Diego Abatantuono, deve salvare il suo albergo, a rischio vendita, e salvare i, matrimonio della figlia, Violante Placido, per salvaguardare l’adorata nipotina, Sara Ciocca. C’è un po’ di tutto, da Nino Frassica come Don Michele, a Michele Foresta, il Mago Forrest come tuttofare dell’albergo, da Lodo Guenzi, il marito della Placido, da Gloria Guida a Paolo Hendel, da Antonio Catania a Anna Galiena fino a Luca Vecchi come infamone barbuto. Che vi devo dire… 

the white lotus 2 1THE WHITE LOTUS 2the white lotus 8the white lotus 9the white lotus 2 2

Ultimi Dagoreport

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATA, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO