sylvester stallone rocky

GONNA FLY, ROCKY – SYLVESTER STALLONE ANNUNCIA DI AVER VESTITO I PANNI DI ROCKY BALBOA PER L’ULTIMA VOLTA IN “CREED II” (IN ITALIA DAL 29 GENNAIO 2019): “ANCHE SE MI SPEZZA IL CUORE, TUTTO HA UNA FINE. ROCKY NON MORIRÀ MAI PERCHÉ VIVE IN VOI” – DOPO 42 ANNI DAL PRIMO CAPITOLO E OTTO FILM CHE HANNO INCASSATO QUASI TRE MILIARDI DI DOLLARI, IL PUGILE APPENA I GUANTONI AL CHIODO - VIDEO

 

 

 

Michele Mazzeo per “Libero quotidiano”

 

CREED 2

Sylvester Stallone ha appeso i guantoni al chiodo. In Creed II, uscito nelle sale americane lo scorso 21 novembre (in italia dal 29 gennaio 2019), l'attore italo-americano ha vestito per l'ultima volta i panni di Rocky Balboa, il personaggio che lo ha reso famoso in ogni angolo del globo. Ad annunciarlo è stato lo stesso Sly in un video pubblicato sul proprio profilo Instagram. «Anche se mi spezza il cuore, tutto ha una fine - ha scritto nel post a corredo -. Rocky non morirà mai perché vive in voi».

CREED 2

 

«Oggi che mi ritiro e che la mia storia è stata raccontata, un nuovo mondo si apre per il pubblico con questa generazione» ha detto Stallone nel video confermando dunque il passaggio di testimone al giovane Michael B. Jordan, protagonista della saga spin-off Creed dove interpreta il ruolo del protagonista Adonis Johnson allenato proprio dal leggendario Rocky.

john avildsen rocky stallone thalia shire

 

Sembra dunque che dopo 42 anni l' epopea del pugile più famoso del grande schermo sia giunta al capolinea. Il personaggio che l' attore oggi 72enne ha interpretato otto volte e che gli è valso diverse nomination agli Oscar non rivivrà più. Finisce dunque la saga cominciata nel 1976 con il primo film dal titolo Rocky in cui uno sconosciuto pugile trentenne soprannominato lo «Stallone italiano» tiene testa, pur perdendo ai punti, al campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed.

john avildsen statua di rocky

 

Una saga che per oltre 40 anni ha incarnato da un lato il sogno americano (l' anonimo pugile di periferia che arriverà a conquistare il titolo mondiale) e dall' altro un' icona del patriottismo a stelle e strisce (lo scontro epico con il russo Ivan Drago in Rocky IV uscito nel 1985, cioè in piena guerra fredda, ne è l' apice).

 

Una saga e un personaggio che hanno tenuto incollati agli schermi centinaia di milioni di spettatori come dimostra il fatto che l' intera saga di film su Rocky si trova attualmente al 12º posto nella classifica dei più grandi incassi delle saghe del cinema, con un record di incassi totale, cinema ed home video insieme, di quasi tre miliardi di dollari.

 

CREED - ROCKY

Un personaggio che in qualche modo è riuscito ad entrare nella storia e che è diventato un vero e proprio cult non soltanto negli Usa, ma in tutto il mondo: dal celeberrimo urlo «Adrianaaa» alla famosissima corsa finale dell' allenamento sulla scalinata del Philadelphia Museum of Art scandita dalle note di «Gonna Fly Now», fino alla iconica canzone «Eye of the Tiger» (eseguita dai Survivor) presente in Rocky III, sono infatti ormai divenuti pezzi di una cultura popolare globale.

ROCKY IV

 

Mancherà dunque non vedere più Balboa sul grande schermo, così come mancheranno anche i suoi rivali che da Apollo Creed (nei primi due episodi) a Mr. T (nel terzo atto), dal già citato Ivan Drago a Tommy Gunn (rispettivamente nel quarto e nel quinto), hanno contribuito a creare il mito di Rocky.

SLY STALLONE

 

E proprio uno degli attori che grazie al ruolo di "antieroe" della saga, ossia lo svedese Dolph Lundgren (Ivan Drago), è uno dei pochi a non credere alla definitiva "morte" di Rocky Balboa: «L' ho già sentito prima. Non ci credo realmente, ma vedremo» ha dichiarato hai microfoni di Good Morning Britain.

SYLVESTER STALLONE

 

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO QUASI DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)