SUICIDI DI CARTA - IL “TELEGRAPH” ACCUSATO DI COPRIRE LO SCANDALO HSBC (GLI HA PRESTATO 250 MILIONI DI STERLINE) SPARA CONTRO IL “TIMES”: “DUE DIRIGENTI SI SONO UCCISI PER LO STRESS DI COMPIACERE GLI INSERZIONISTI”
1. HSBC: ACCUSE A PROPRIETARI TELEGRAPH PER PRESTITO DA 340 MLN
(ANSA) - Nuove polemiche nel caso del Daily Telegraph accusato di aver 'censurato' la copertura degli scandali di Hsbc per non ledere i rapporti economici, a partire dai contratti pubblicitari, col colosso bancario del Regno Unito.
Il Guardian ha rivelato come i proprietari del quotidiano conservatore, i fratelli Barclay, nel 2012 ricevettero un cospicuo prestito dall'istituto pari a 250 milioni di sterline (circa 340 milioni di euro). I soldi arrivarono poco prima che la dirigenza del giornale, secondo quanto denunciato dall'ex editorialista Peter Oborne dimessosi in segno di protesta, scoraggiasse gli articoli negativi su Hsbc.
Intanto il Telegraph cerca di rispondere alle molte accuse con un lungo editoriale in cui afferma che non accetta lezioni di giornalismo dal Guardian e dalla Bbc, definiti come media vicini al Labour, e che ha sempre agito nel rispetto della libertà d'informazione. ''Non c'è un argomento vietato per i nostri giornalisti'', si legge. Il giornale quindi si impegna a ''servire'' i suoi lettori, i più importanti referenti della testata, e promette di definire nuove linea guida per lo staff editoriale e quello pubblicitario.
2. GIORNALI, BANCHIERI E SUICIDI LOTTA CON ACCUSE FEROCI TRA I GRANDI DELLA STAMPA INGLESE
Fabio Cavalera per il “Corriere della Sera”
Nella inusuale baruffa che impegna le artiglierie di tre fra i migliori quality paper , i quotidiani di qualità britannici, la manina o la manona di Murdoch MacLennan, brusco scozzese, è andata giù pesante.
Il suddetto, classificato fra gli uomini più influenti nel Regno Unito, ricopre da anni un ruolo ambiguo al Daily Telegraph , ossia l’autorevole foglio di riferimento dell’area conservatrice: è responsabile dei contenuti su carta e su web, è responsabile delle strategie editoriali, è responsabile dei bilanci. Un po’ direttore. Un po’ manager, in nome e per conto dei gemelli Barclay, i proprietari della testata e anche del Ritz e del Claridge, storici hotel londinesi.
Ebbene, venerdì nel pomeriggio, nella redazione del Telegraph è arrivato «dalle alte sfere» un articolo anonimo, da pubblicare subito sull’edizione online e sabato in prima pagina, con la brutta storia accaduta in casa del concorrente The Times (della scuderia di Rupert Murdoch). In breve: due dirigenti del dipartimento commerciale proprio del Times si sono tolti la vita perché stressati dalle logiche commerciali e di vendita del prodotto, erano «sotto irragionevole pressione per raggiungere gli obiettivi», scrive l’estensore che poi getta barili di benzina sul fuoco (la manina o la manona di Murdoch MacLennan?).
Al Times , racconta, sono saltate le barriere e i capi della pubblicità partecipano alle riunioni di redazione, suggeriscono e ordinano affinché i giornalisti scrivano per compiacere gli inserzionisti.
Una bomba di dubbio gusto e stile visto che si parte speculando sulla morte di due lavoratori. Capitolo imprevisto della «guerra dei Roses» che covava sottotraccia fra i seri giornali londinesi. I panni sporchi si lavano in casa propria: regola dei mass media in ogni parte del mondo. Bon ton o ipocrisia che sia, adesso pare che si cambi registro.
Nei giorni addietro il Times e il Guardian avevano puntato l’indice contro il Daily Telegraph e il suo padre-padrone per avere minimizzato la vicenda degli evasori con i capitali in Svizzera, «consigliati» dal colosso bancario Hsbc (accusa respinta al mittente). Per forza, Hsbc è uno degli inserzionisti di riferimento del Daily Telegraph nonché creditore dello stesso quotidiano. Insomma, la pubblicità detta la linea editoriale.
Occhio per occhio e dente per dente. Così, il Telegraph ha deciso di sparare le sue cartucce: contro il Times e contro il Guardian il cui direttore, Alan Rusbridger, si era permesso di chiedere venerdì pomeriggio il ritiro di quell’articolo senza firma con la notizia dei due suicidi. Il Daily Telegraph , in un altro pezzo anonimo, ha accusato il Guardia n di avere manipolato un titolo e successivamente tolto un reportage dall’edizione online per non «offendere» la Apple.
Vero o non vero che sia l’ultimo affondo, è pur sempre un quadretto triste. Questa è la stampa. Nel Regno Unito e ovunque. Con i suoi scheletri negli armadi.
@fcavalera