1- CRIALESE CHE BATTE NANNI MORETTI NELLA CORSA AGLI OSCAR NON SI PUÒ SENTIRE 2- OVVIO CHE “HABEMUS PAPAM” NON AVREBBE AVUTO NESSUNA CHANCE PER L’OSCAR: DIRETTO DA UN ATEO, UN PAPA FANCAZZISTA CHE GIRA PER ROMA E RIFIUTA DI FARE IL PAPA 3- CERTO, NESSUNO DEI DUE FILM È TOTALMENTE RIUSCITO, MA ALMENO QUELLO DI NANNI è DIVERTENTE, SCOMBINATO, ANCHE UN PO’ CAZZARO. E MICHEL PICCOLI è SCATENATO 4- “TERRAFERMA” CERCA SEMPRE LA BELLA INQUADRATURA ANCHE DI FRONTE AI BARCONI DELLA MORTE. PARTE DA VISCONTI E ARRIVA A TORNATORE. E MAGARI E’ PROPRIO PER IL SUO “TORNATORISMO” PATINATO CHE POTREBBE FUNZIONARE AGLI OSCAR 5- TANTO IL MIGLIOR FILM ITALIANO DELL’ANNO RIMANE “CHE BELLA GIORNATA” DI CHECCO ZALONE. 50 MILIONI DI INCASSO. INESPORTABILE. NESSUNA CANDIDATURA AI PREMI ITALIANI. SCOMMETTIAMO COSA RIMARRÀ DEL NOSTRO CINEMA 2011 TRA VENT’ANNI?

Marco Giusti per Dagospia

Sì, vabbe'. Crialese che batte Moretti nella corsa agli Oscar non si puo' sentire. Gia' "Habemus Papam" non aveva vinto niente a Cannes, mentre "Terraferma" a Venezia aveva rimediato il Premio Speciale della Giuria. Ma sapere che gli esperti italiani hanno preferito spedire "Terraferma" come miglior film italiano piuttosto che "Habemus Papam" e' davvero un brutto colpo.

Ovvio che il film di Moretti non avrebbe avuto nessuna chance per l'Oscar. Un film sul Papa diretto da un ateo... Un papa, inoltre, che non fa niente, gira per Roma e poi rifiuta di fare il papa... Tutto al ritmo di un buon augurale "Todo cambia" di Mercedes Sosa (vallo a spiegare agli americani che vorrebbe essere un annuncio di cambiamento). E neanche un po' di Morricone. Poi tutte quelle sicurezze di vittoria da Cannes di Curzio Maltese...

"Terraferma", almeno, e' chiaro. I siciliani come ai tempi di Visconti, l'arrivo degli extracomunitari sui barconi, un'immagine dell'Italia del dopoguerra che gli americani non hanno mai cambiato. C'e' pure "Maracaibo, mare forza nove...". E nessun critico che lo abbia davvero difeso (rileggere Mereghetti).

Certo, nessuno dei due film è totalmente riuscito, sembra che manchi almeno un rullo a tutti e due, ma almeno quello di Nanni e' divertente, scombinato, allegro, anche un po' cazzaro. E Michel Piccoli e tutti gli altri cardinali (da Renato Scarpa a Camillo Milli) sono scatenati.

"Terraferma" cerca sempre la bella inquadratura anche di fronte a un tema così importante, come quello dei barconi della morte. Parte da Visconti e arriva a Tornatore. E magari e' proprio per il suo tornatorismo che potrebbe funzionare agli Oscar. Almeno Nanni e' fedele al suo cinema, al suo stile, non ci sono inquadrature dal profondo del mare (l'occhio di Dio? l'occhio etico? Non capiamo...). Meglio giocare a pallavolo.

Tanto il miglior film italiano dell'anno rimane "Che bella giornata" di Gennaro Nunziante con Checco Zalone. 50 milioni di incasso. Inesportabile. Nessuna candidatura seria ai premi italiani maggiori. Vogliamo vedere cosa rimarra' del nostro cinema del 2011 tra vent'anni?

2- TERRAFERMA E' IL CANDIDATO ITALIANO...
(ANSA)
- 'Terraferma' di Emanuele Crialese è il candidato italiano agli Oscar per il miglior film in lingua non in inglese. E' quanto ha stabilito oggi la Commissione di selezione istituita all'Anica

In corsa con 'Terraferma' di Emanuele Crialese per la cinquina del miglior film non in lingua inglese, c'erano altri sette film: 'Corpo celeste' di Alice Rohrwacher, 'Habemus Papam' di Nanni Moretti, 'Nessuno mi puo' giudicaré di Massimiliano Bruno, 'Noi credevamo' di Mario Martone, 'Notizie dagli scavi' di Emidio Greco, Tatanka di Giuseppe Gagliardi e Vallanzasca di Michele Placido.

La commissione quest'anno era composta da Nicola Borrelli (Direttore Generale Cinema), Marco Bellocchio (regista), Martha Capello (presidente AGPC, Associazione Giovani Produttori Cinematografici), Francesca Cima (produttrice), Tilde Corsi (produttrice), Paola Corvino (presidente UNEFA, Union of Film and Audiovisual Exporters), Valerio De Paolis (distributore), Luca Guadagnino (regista) e Niccolò Vivarelli (giornalista). L'anno scorso era stato candidato per l'Italia, 'La prima cosa bella' di Paolo Virzì.

3- CRIALESE, FELICISSIMO, ONORATISSIMO E CONFUSO...
(ANSA)
- 'Felicissimo e onoratissimo anche se non posso dire che me l'aspettavo, ma solo che lo speravo". Così un emozionato e frastornato Emanuele Crialese parla della sua candidatura per l'Italia alla cinquina degli Oscar (se entrerà in lizza lo si saprà solo il 24 gennaio). La concorrenza con gli altri candidati italiani non c'é stata: "Non parlerei di concorrenza, ma di una bella squadra composta da colleghi stimatissimi, insomma non mi sono mai sentito davvero in gara con loro".

Il film, prodotto da Cattleya e Rai Cinema in collaborazione con Sensi Cinema - Regione Sicilia, ha secondo il regista che ha studiato negli Usa molte cose che potrebbero piacere agli americani: "questi sono sono molto sensibili a tutte le storie in cui ci sono relazioni e conflitti umani, c'é in questo senso molta sensibilità da parte loro verso queste storie in evoluzione".

 

Terraferma di Emanuele Crialese il candidato italiano agli OscarCRIALESE HABEMUS PAPAM PARTITA PALLAVOLO MORETTI- HABEMUS PAPAMEMANUELE CRIALESE E BEPPE FIORELLO terrafermaMORETTI- HABEMUS PAPAMTERRAFERMA DI EMANUELE CRIALESE Scene da Che bella giornata

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