
CON IL TETTO AGLI STIPENDI, FUGA DELLE ‘STAR’ DALLA RAI? GLI INTERNI DI VIALE MAZZINI: ‘QUESTO PRESUNTO MERCATO DELLE STAR È INESISTENTE. MOLTI OCCUPANO POSIZIONI DI POTERE DERIVANTI DA APPOGGI POLITICI. SCOMMETTIAMO CHE SE DECIDONO DI ANDARSENE RISCHIANO DI RESTARE IN PANCHINA?’ - I CONTRATTI MILIONARI DI FAZIO, VESPA, CLERICI, ANNUNZIATA, CONTI
selfie carlo conti antonella clerici maria de filippi
Alfredo Arduino per “la Verità”
Ci siamo quasi. Dal primo aprile scatta il tetto di 240.000 euro, imposto dalla legge sull' editoria, anche per i compensi delle star della televisione pubblica. Dopo manager e giornalisti, il taglio tocca a loro o almeno dovrebbe toccare. Il cda della Rai ha già deliberato, ma i ministeri dell' Economia e dello Sviluppo economico potrebbero in extremis dare parere contrario e consentire di aggirare la norma, salvando così gli stipendi d' oro di una ventina di conduttori.
Tutti sopra i 500.000 euro all' anno, talvolta il doppio o più. Per esempio nel caso di Fabio Fazio, Antonella Clerici e Carlo Conti, che ha anche incassato il bonus per la conduzione del Festival di Sanremo da 600.000 euro. Per dovere di cronaca, ricordiamo che ne ha devoluto parte ai terremotati.
SCIVOLONE
Tra coloro che si vedranno decurtare l' assegno ci sono anche, tra i volti più noti, Flavio Insinna, Bruno Vespa, Massimo Giletti, Piero e Alberto Angela, Amadeus e Lucia Annunziata. I vertici di Viale Mazzini stanno tentando il tutto per tutto per evitare la fuga in massa delle star verso altre emittenti.
Anche se non è per nulla scontato che trovino facilmente posti come quelli garantiti dalla tv di Stato e, soprattutto, dal canone versato dagli italiani. Inoltre non sempre la qualità dei programmi giustifica gli investimenti: come nel caso di Parliamone sabato di Paola Perego, cancellato dopo lo scivolone sulle donne dell' Est che sarebbero più obbedienti ai voleri maschili e più sexy rispetto alle italiane.
La settimana scorsa il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall' Orto, ha ribadito in Commissione di vigilanza che, con l' applicazione del limite, la televisione pubblica non può stare sul mercato alla pari con i concorrenti. Una preoccupazione comprensibile, e anche legittima dalla poltrona che occupa, che però non ha smosso nessuna retromarcia da parte del governo, che è azionista al 99,56%, mentre la Siae controlla il restante 0,44.
CAPRICCI
Ma in azienda c' è anche chi giudica positivamente il tetto, come una funzionaria dell' Ufficio risorse artistiche che chiede di restare anonima: «Tutto sommato qualcosa di buono e giusto è successo. Finalmente le cosiddette star, cioè i conduttori di serie A, abituati a venire qui con la puzza sotto il naso a firmare contratti milionari si daranno una regolata ridimensionando i loro capricci».
TALE E QUALE SHOW AMADEUS VERSIONE AMANDA LEAR
Dello stesso tenore un assistente ai programmi di Rai Uno: «Anche se figurano come autori, i conduttori non scrivono una riga e leggono tutto dal gobbo. Questo presunto mercato delle star è inesistente. In realtà, molti occupano posizioni di potere derivanti da appoggi politici. Scommettiamo che se decidono di andarsene dalla Rai rischiano di restare in panchina?».
QUINDI COSA FARANNO LE STELLE?
Il primo a traslocare in Mediaset, secondo indiscrezioni che girano da mesi, dovrebbe essere Conti. La Clerici, invece, sarebbe corteggiata dalla ricca Discovery che la ingaggerebbe come volto di punta per il day time della prossima stagione.
Lucia Annunziata potrebbe andare a Sky con un programma di approfondimento politico, anche se ha detto di «trovare giusto che il servizio pubblico offra un pagamento inferiore a quello che è il mercato».
Per Fabio Fazio c' è incertezza: l' intenzione del conduttore di Che tempo che fa, malgrado la decurtazione, sarebbe quella di restare in Rai, almeno per ora. Bruno Vespa confida, invece, in un accomodamento e lancia un appello in difesa dei maxi emolumenti: «Credo che il cda abbia voluto in qualche modo invitare il ministero dell' Economia a una decisione di buon senso, se si vuole che la Rai resti nel mercato. E poiché il ministro Padoan ha dato molte prove di essere persona di grande buon senso, sono fiducioso che si troverà presto una soluzione».
CONTI IN TASCA
Ma quanto guadagnano precisamente le star Rai? In testa alla classifica c' è la Clerici che ha una esclusiva di 3 milioni di euro lordi con scadenza 2018, quindi 1 milione e mezzo all' anno. Flavio Insinna incassa 1.420.000 euro annui, l' Annunziata percepisce 1.380.000 euro fino al 2019. Per Piero Angela 1.800.000 euro fino ad agosto. Il figlio Alberto viaggerebbe invece sui 500.000.
CAMPO DALL ORTO E MONICA MAGGIONI
Per Fazio e Conti si parla di compensi stimati di 2 milioni di euro, per Giletti di 500.000.
Vespa ha nel contratto una clausola che prevede una variazione del cachet a seconda degli ascolti: da un minimo di 1.300.000 euro a un massimo di 1.800.000. Cifre decisamente distanti dai 240.000 euro previsti dall' articolo 9 della legge sull' editoria.
NUOVE LEVE
Cosa aggiungere? Che comunque 240.000 euro fanno circa 12.000 euro netti al mese e non sono pochi. E che i professionisti che ritengono di valere di più possono sempre andare da chi paga di più. Non tutti i tagli vengono per nuocere, come commenta su Internet uno studente dell' Università di Milano: «Sono certo che crescerebbe in Rai un gruppo di giovani che si accontentano e scopriremmo tanti talenti nuovi.
La Rai potrebbe diventare un' incubatrice di professionisti e se la pubblicità dovesse calare... Pazienza, taglieranno sprechi e faranno economia».