
TODA MONNEZZA! A RIO DE JANEIRO LA MOSTRA CON GLI OGGETTI RECUPERATI DALLE ACQUE IN CUI SI TERRANNO LE GARE OLIMPICHE 2016: COMPUTER, WATER, PORTE, SEDIE, SALOTTI (DEVONO AVER PRESO ALLA LETTERA LA FRASE “HO LA CASA AL MARE”)
water recuperato da guanabara bay
Stephen Eisenhammer per “Reuters”
Un computer rotto e coi cavi di fuori: 60.000 dollari. Una sedie di plastica gialla: 16.000 dollari. Un vecchio zaino macchiato: 8.000 dollari. Acqua pulita per le gare olimpiche di vela e windsurf: senza prezzo.
porta trovata nelle acque di rio
Gli sporchi oggetti pescati nella pittoresca Guanabara Bay, non sono in vendita nei lussuosi centri commerciali di Rio de Janeiro, dove sono messi in mostra, ma i prezzi riportano il costo ambientale della spazzatura tirata nella baia in cui si terranno le gare delle olimpiadi estive 2016. La mostra intitolata “Achados da Guanabara” tenta di convincere le persone a prendersi la responsabilità dell’inquinamento perché il governo non ha poteri magici e non può risolvere il problema da solo. I divani fluttuanti, i water, i computer e le porte, non ci sono arrivati da soli in mare, è colpa di qualche cittadino.
Alcuni sub hanno recuperato gli oggetti dalla zona per mostrare la situazione in cui versano le acque brasiliane, nonostante la promessa delle autorità di ripulirle dell’80% dei liquami. Gli stessi ufficiali locali credono sia impossibile raggiungere l’obiettivo entro il 2016, nonostante gli investimenti milionari. Il biologo marino Marcelo Szpilman ha calcolato il prezzo del danno ambientale per ogni pezzo recuperato dal mare, basandosi sul tempo che impiegherà a decomporsi.