tony sperandeo

FINCHÉ C’È SPERANDEO C’È SPERANZA - “LA GENTE SI RICORDA DI ME SOLO PER I RUOLI DA CATTIVO - I “CENTO PASSI”? QUANDO STAVO PREPARANDO IL PERSONAGGIO DI BADALAMENTI SONO ANDATO A TROVARE LA MADRE DI PEPPINO IMPASTATO CHE MI CONOSCEVA: QUANDO LE DISSI COSA AVREI FATTO CI MANCAVA POCO CHE MI BUTTASSE FUORI DI CASA. USCENDO, SIAMO STATI FERMATI DA DEI LOSCHI INDIVIDUI CHE MI HANNO ABBRACCIATO DICENDOMI…” - VIDEO

 

Da I Lunatici del week-end https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunaticidelweekend/

Tony Sperandeo

 

Tony Sperandeo è intervenuto nel corso della trasmissione I Lunatici del week end in onda su Rai Radio 2 ogni sabato e domenica dall’1 alle 5, condotta da Andrea Santonastaso e Roberta Paris

 

Sulla sua carriera:

Alla fine si finisce anche per prendersi in giro da soli per i ruoli seri che si sono fatti. Ma è possibile che la gente si ricorda di me soltanto per il cattivo? Io per la Rai, ne “La Squadra”, ho lavorato 7 anni facendo il sovraintendente Salvatore Sciacca, un poliziotto e non se lo ricorda nessuno. Ho fatto “La Scorta” dove facevo il carabiniere e non se lo ricorda nessuno.

 

Da quando ho vinto il David di Donatello facendo Gaetano Badalamenti de “I cento passi” quello è diventato il cattivo per eccellenza. Questo mi dispiace, perché mi piacerebbe rappresentare cose diverse, però quello che ho rappresentato dalla parte della legalità è molto bello. Poi parliamoci chiaro, io faccio l’attore quello che mi vogliono fare faccio.

 

Sul cinema:

TONY SPERANDEO

Se devo essere sincero il cinema non è più quello di una volta, adesso è facile diventare sceneggiatori, registi. Io con la mia esperienza ho fatto più di 100 film, 250 puntate de “La Squadra” ma li ho lasciati scrivere agli altri, perché il cinema una volta era cinema. Adesso chiunque arriva come comparsa e al secondo film fa il regista, quindi non è più credibile come prima. Se io devo fare qualcosa di serio devo essere sicuro di avere un’ottima sceneggiatura e una buona distribuzione, allora si che faccio tutto altrimenti cado nel ridicolo come tutte le altre cose.

 

Una volta nel cinema noi superavamo l’industria americana, loro ci hanno copiati. Loro però sono rimasti una grande industria, noi no ed è un peccato perché il grande cinema l’ho abbiamo avuto noi. Questo cambiamento è dovuto al fatto che si muore e non ci sono gli eredi, non ci sono più i mattatori di una volta. Però ad esempio ci sono quelli come il mio conterraneo Giuseppe Tornatore, lui è cresciuto dietro la macchina da presa, ha fatto di tutto e di più quindi conosce bene il cinema. Roberto Benigni è un grande ma ne fa uno ogni tanto. Ci sono degli ottimi talenti però.

Tony Sperandeo intervistato

 

Sui social:

I social non li ho mai curati, c’è qualcuno che me li cura perché non so manco come si fa Instagram. Con la mia compagna, Barbara, a causa del lavoro ci vediamo e non ci vediamo, i miei figli sono a Milano. Fortunatamente ho mia madre di 94 anni ancora in vita, ma lei vive a Palermo e io vivo a Roma. Le cose per me più importanti sono mia mamma, il mio lavoro, la cagnolina e poi tutto il resto.

 

Sul film I cento passi:

A proposito di Badalamenti e di mamma, quando stavo preparando il personaggio sono andato a trovare la madre di Peppino Impastato che mi conosceva per il cabaret, allora facevo diverse serate. Quando Giovanni Impastato disse a sua madre che avrei interpretato Tano Badalamenti,  ci mancava poco che mi buttava fuori di casa. La mamma è sempre la mamma e aveva perfettamente ragione.

TONY SPERANDEO

 

Quando ce ne siamo usciti, siamo stati fermati da dei loschi individui che mi hanno abbracciato dicendomi “Sperandeo facciamolo bene lo zio Tano, perché lo zio Tano è una persona che merita. E io me la sono fatta sotto”.

 

L’importante è quello che sei nella vita, io sono orgoglioso di aver scritto un monologo sui due magistrati Falcone e Borsellino che porto nel cuore, perché sia loro che la Morvillo che i ragazzi della scorta, in tutti e due gli attentati, hanno dato la vita.

 

Su Antonio Albanese:

“I Topi” di Antonio Albanese è una nuova serie che abbiamo fatto l’anno scorso e che ripropongono quest’anno. Sono felice di lavorare con Antonio Albanese che è un pazzo scatenato, un genio. Ho lavorato con tanti attori nazionali e internazionali ma lui è Antonio Albanese, è un genio.

 

TONY SPERANDEO

Mi ha chiamato due anni fa invitandomi a casa sua a Milano e mi propose questa sitcom che sembrava molto carina, quindi ho accettato anche perché lavorare con Albanese è una pacchia. Il mio ruolo è comico, è un film sulla mafia si ma è una presa per il culo alla mafia. Io e lui siamo due che scappano sempre che vivono nei tombini, nei cunicoli, da una vita. Per chi non l’avesse vista, l’anno scorso la polizia riesce a entrare in questi cunicoli, sbaglia e la polizia esce in Austria, noi invece a Novi Ligure. Questo lavoro con Albanese è molto carino, perché è una presa in giro a tutti questi mafiosi, quindi ci scassiamo dalle risate, lavoriamo e ci divertiamo.

 

In questo lavoro non c’è alcun messaggio, ridi dall’inizio alla fine. È il non plus ultra dell’idiozia, come Cetto La Qualunque.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NIN CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...