ASIA SENZA CONFINI – IN MOSTRA ALLA MOLE ANTONELLIANA DI TORINO LE FOTO DI ASIA ARGENTO: TRA POLAROID DELL’ULTIMO ANNO E MEZZO E SCATTI DEL SUO PERIODO A HOLLYWOOD, CHISSÀ SE CI SARÀ ANCHE IL SELFIE “AFTER SEX” CON JIMMY BENNETT? – I CONSIGLI DELLA NONNA ELDA LUXARDO E LA PASSIONE PER GLI AUTORITRATTI (MA PER QUELLI BASTAVA INSTAGRAM…)
Arianna Finos per “la Repubblica”
AUTOSCATTO DI ASIA ARGENTO IN MOSTRA A TORINO
Dal 23 aprile alla Mole Antonelliana di Torino le foto dell' attrice Asia Argento fotografa: ritratti di attori e di band punk, polaroid in cui ritocca a mano momenti quotidiani. Si chiama Asia Argento Antologia Analogica la mostra fotografica curata da Stefano Iachetti e ospitata alla Mole Antonelliana (23 aprile-27 maggio).
La regista e attrice, producer musicale e dj, è meno conosciuta come fotografa anche se ha pubblicato su riviste internazionali. Una passione ereditata dalla nonna Elda Luxardo, i cui ritratti sono entrati nella storia del cinema: «Nessuno aveva il senso della luce e dei chiaroscuri che aveva lei, la sua sete di bellezza e di eleganza, la magia. Mi ha dato tanti consigli e i suoi racconti erano meravigliosi. Mi ha insegnato tecnicamente come si cattura la luce ma anche come, all' epoca, si facevano i ritocchi a mano: il Photoshop artigianale», ha sempre raccontato la Argento.
«Asia è cresciuta nella fotografia e ha fatto da modella per fotografi importanti, da Helmut Newton a Ferdinando Scianna - ricorda Iachetti - Nel 2000 in America, sul set di XXX e mentre dirigeva Ingannevole è il cuore sopra ogni cosa, ha iniziato a fare scatti a rock e punk band, colleghi come Adrien Brody».
FOTO OMAGGIO A FRIDA KAHLO DI ASIA ARGENTO IN MOSTRA A TORINO
In mostra sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana ci saranno 27 foto realizzate tra il 2001 e il 2004 con la pellicola 35mm, esposte su grandi pannelli. Nell' Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema invece le 200 Polaroid scattate nell' ultimo burrascoso anno e mezzo: si concentrano su oggetti che appartengono al suo quotidiano, copertine di dischi, quadri, autoritratti su cui Asia è intervenuta creando una fusione con colori e materiali.
«Negli autoritratti - spiega Sergio Toffetti, presidente del Museo Nazionale del cinema - c' è il lavoro su un io che è anche altro da sé: Asia ritocca guardando a Frida Khalo ma anche all' iconografia tradizionale degli ex voto. Nei posati si riconosce l' eredità della nonna paterna, con un piacere della composizione tra glamour e fotodinamismo futurista».
Ci sono poi quattro scatti realizzati da Iachetti sul set di Incompresa, «un film ispirato alla raccolta di polaroid ereditata dai genitori, foto di famiglia e dai set che Asia ha sempre conservato e sulle quali ha costruito un film che racconta un po' la sua infanzia. In quegli scatti Asia è lontana dallo stereotipo della dark lady, una professionista che guida la troupe concentrata, spettinata, fantastica».
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