
MENO MALE CHE MORGAN NON C'E' - AL VIA IL NUOVO ''X FACTOR'' CON SKIN E LA CATEGORIA BAND - ELIO: “SE MORGAN FOSSE QUI, NON CI SAREI IO” - MIKA SUL PICCHIATELLO: “NOI ERAVAMO SERENI ANCHE CON LUI. MAGARI ADESSO È PIÙ SERENA LA PRODUZIONE”
Luigi Bolognini per “la Repubblica”
Via Morgan, via Victoria Cabello, dentro Elio e soprattutto la pantera Skin degli Skunk Anansie. Ed ecco X Factor nona edizione, il primo con una giuria tutta di musicisti (completata dai confermatissimi Mika e Fedez), l’unico al mondo ad ammettere, da quest’anno, anche le band: «La musica dal vivo mancava sul palco – dice Mika – se funziona cambierà X Factor in tutto il mondo».
Si ricomincia domani su SkyUno con sei puntate sulle selezioni (ascoltati in 23mila) e in replica la domenica in chiaro su Cielo e il neoacquisto Mtv. La gara partirà il 22 ottobre, otto puntate fino al 10 dicembre solo su satellite, sempre con la conduzione di Alessandro Cattelan, ormai al quinto anno. Ma senza far torto al bravo presentatore, le star restano i quattro giurati-capisquadra. In primis Skin, che pian pianino sta imparando l’italiano, «una lingua così melodica».
A Milano ha preso casa accanto a Mika, il quale potrebbe darle lezioni di una lingua che padroneggia come ormai molti italiani non sanno più, e per questo è diventato uno showman. Fedez, debuttante l’anno scorso e vincitore col suo pupillo Lorenzo Fragola (che però ora liquida con un «inevitabilmente il successo ti cambia»), giura che sarà più sereno, «ero troppo teso, stavolta me la godrò». Elio promette bizzarrie di magliette e parrucche e ammette di esser tornato proprio per la novità delle band, «perché io amo le collaborazioni: ho da trent’anni un gruppo, che per inciso non si scioglie», ripete di continuo, trasformando in gag la smentita ad alcune voci.
Poi però aggiunge: «C’è un clima da scampagnata tra amici, quest’anno. Se ci fosse stato ancora Morgan non ci sarei io». Logico numericamente, perché i giurati sono quattro, ma probabile che intenda anche altro. È ancora fresco il ricordo delle gesta del fondatore dei Bluvertigo (che proprio ieri hanno annunciato un nuovo singolo, Andiamo a Londra , da venerdì in radio, e un album atteso per il 2016, Tuono - Tono, Tempo, Suono ): prima un abbandono in diretta (rientrato), poi le accuse ai talent di rovinare la musica (e a Sky di non averlo pagato, cosa vera, ma perché il suo compenso era stato sequestrato dall’Agenzia delle Entrate).
E quando si tocca l’argomento un po’ di imbarazzo c’è. Risolto con classe da Mika: «Noi giudici litighiamo su tutto, la musica, la pasta la politica, ma in totale amicizia. Ed eravamo sereni anche con Morgan. Magari adesso è più serena la produzione».
La quale produzione ora pensa a ripetere, se non migliorare, un’audience che nel 2014 è stata in media 1,2 milioni (+ 45% sul 2013), 2 milioni per la finale, «e questo solo di gente davanti alla tv, dobbiamo aggiungere chi ha visto X Factor su SkyGo, On demand e Sky Online », dice il vicepresidente Andrea Scrosati.
Che anche per questo ha rinnovato l’accordo con Freemantle: il talent resterà sulla pay tv fino al 2018. Scrosati nulla si è fatto sfuggire sulla guerra con Mediaset. Ma sul palco c’era l’unico capace di unire i due colossi tv: Fedez, stasera protagonista di un instant movie su Italia 1, che poi trasmetterà il suo concerto al Forum di Assago.