
TUTTI PAZZI PER ROVAZZI - “IL MIO RAPPORTO CON LA FAMA? HO UN METODO INFALLIBILE. NON ESCO DI CASA" – IL TORMENTONE “VOLARE”? “MOLTI ARTISTI IN ITALIA NON CAPISCONO CHE L’AUTOIRONIA E’ UNA COSA POSITIVA. SOLO MORANDI POTEVA ACCETTARE DI FARE QUESTO DUETTO – IL MIO SOGNO? IL CINEMA- VIDEO
Luca Valtorta per la Repubblica
«Rovazzi Rovazzi... », ripete tra sé e sé come un mantra il discografico squalo (Fabio De Luigi) nel video di Tutto molto interessante (110 milioni di visualizzazioni) come a cercare una risposta dell' enorme successo. Già, Rovazzi. Uno di cui (forse) ha parlato anche il Papa parafrasando il tormentone Andiamo a comandare con "Andiamo a missionare" («Comunque sia, va bene»).
Come ha fatto a 25 anni con soli tre video in un tempo brevissimo a diventare uno dei personaggi più conosciuti in Italia, ospite fisso di Fabio Fazio? «Oggi, se riesci a usare bene Internet, non sei tu a chiedere di andare in tv, è la tv che lo chiede a te quando vede che i tuoi video hanno milioni di visualizzazioni su YouTube».
Gli studi più "social" d' Italia sono al piano meno uno di una tipica, solida, antica casa milanese di stampo borghese. Tutto è molto sobrio: una cucina modernissima, un ampio ufficio dagli scaffali colorati in cui lavorano alacremente cinque-sei persone, parquet chiaro sbiancato e una vecchia console da bar dove si può giocare a Tetris e poi la sala riunioni. Si chiama "Newtopia" ed è la società di Fedez e J-Ax che ora rappresenta anche Fabio Rovazzi. Magrissimo, look total black cappellino incluso con scritto "security".
Che cosa ha cambiato il successo nella sua vita?
«C' è molta gente che vuole fare selfie ma anche molti nuovi contatti stimolanti».
Alcuni hanno un rapporto difficile con la fama...
«Io ho un metodo infallibile»
Quale?
«Non esco di casa».
Non è una schiavitù?
«No: non uscivo neanche prima. Però adesso che non posso più, un po' lo rimpiango».
Andare in tv invece com' è?
«Io non ce l' ho mai avuta per cui ci vado come in un posto qualsiasi: non voglio fare lo snob, vivo solo in un mondo un po' mio».
Come ha convinto Morandi a partecipare a "Volare"?
«Gli artisti di grosso calibro in Italia non capiscono che l' autoironia è una cosa positiva. Poi mi sono detto: Gianni Morandi è l' unico che potrebbe accettare: è sveglio, è il solo della sua generazione che sa che cos' è il web, che è come dire... Coca & Mentos!».
E quindi?
«Gli ho telefonato e incredibilmente lui ha detto sì. A quel punto però non c' era niente: dovevo farmi venire un' idea. Ho pensato: tutti mi chiederanno "come hai fatto a fare un featuring con Morandi"? Idea: gli ho rapito la moglie. Ci doveva essere una storia e mi divertiva anche l' idea di fare il personaggio "cattivo", quello che fa le canzoni allegre ma dietro ha un mondo oscuro».
A proposito: Gianni Morandi è buono o invece è "malvagio"?
«No è buono, è buono (ride, il riferimento è a una parodia di Facebook "Gianni Morandi Malvagio" che ne ribalta l' immagine in chiave diabolica, ndr) ».
Nel video si dice che è la moglie Anna ad aver orchestrato tutto perché "Gianni a casa sta sempre su Facebook"...
«Sì. Anche perché lei ha detto che è vero!».
Morandi ha avuto una carriera lunghissima, in futuro a lei che cosa piacerebbe fare?
«Il discorso musicale lo voglio portare avanti perché mi piace, e, soprattutto, funziona. Però il mio vero sogno è da sempre il cinema. Ed è lì che vorrei andare».
Nel successo dei suoi pezzi "musicali" il video è fondamentale. La regia è sua?
«Sì, però non sono film di un' ora e mezza. Mi rendo conto che il linguaggio del cinema è tutt' altra cosa rispetto al web».
In effetti fino a ora chi ha affrontato il cinema arrivando dal web non ha funzionato.
«Le nuove generazioni non hanno il culto della sala: i film li guardano sul telefono con Netflix. Portarli al cinema è una cosa piuttosto complicata...».
Però qualcosa funziona, vedi "Lo chiamavano JeegRobot".
«Il problema è che in Italia se sbagli il primo film sei finito».
Quindi si dà un po' di tempo...
«Sì. Non troppo».
(A questo punto in studio entra J-Ax: «Oh Fabio, sei sempre più magro: ma mangiatelo qualche panino, non ti fa male!», saluta e se ne va).
Con Fedez siete molto amici ma sembrate molto diversi.
Lei ha tatuaggi?
«No. Anzi, ecco ho questo (mostra un microscopico puntino sul palmo, ndr): me lo sono fatto per sbaglio travasando con la siringa l' inchiostro dei cinesi a una cartuccia originale per stampante.
Il mio era un quartiere di gente molto "normale", io poi andavo a scuola al Sacro Cuore, da noi non c' erano writer o rapper, Fedez invece aveva un giro tutto diverso: io col rap non c' entro niente».
Come vi siete conosciuti?
«Ho fatto un video intitolato Come evito il sabato sera. Che è una nuova tendenza: sembra che oggi la gente non abbia più voglia di andare in discoteca».
Molte stanno chiudendo «Sarebbe un mondo bellissimo( sospira)! Fedez ha visto il video e mi ha contattato. E qualche tempo dopo mi è venuta l' idea di Andiamo a comandare » .
Fedez cosa fa in quel pezzo?
«Beh, di solito nessuno deve dire una parola dei miei progetti se no impazzisco. Rifaccio le cose mille volte dormendo tre ore per notte. Newtopia però fa da management e consulenza perché sa molto bene come muoversi in questo ambiente».
In "Tutto molto interessante" lei in realtà mostra di odiare selfie e cose simili...
«È questo il bello».
Con Fedez e la sua fidanzata Chiara Ferragni, una delle fashion blogger più famose, avete costruito una vera e propria narrazione: era reale o una sceneggiatura?
fabio rovazzi e gianni morandi 1
«Ma no: siamo davvero così.
Se ti scrivi le cose non funziona: devi essere spontaneo».
E lei non ha una fidanzata "social"?
«Ho una fidanzata. Non "social" ».
ROVAZZI
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