TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SU WOODY ALLEN E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE - IL 20 E 21 NOVEMBRE IN ONDA SULLA TV PUBBLICA USA PBS IL DEFINITIVO DOCUMENTARIO SUL REGISTA AMERICANO - “MANHATTAN”, IL FILM PIÙ DETESTATO - DIANE KEATON: “ERA BASSO E CARINO. NON HO MAI INCONTRATO NESSUNO COME LUI, SA ESSERE IDIOTA E BRILLANTE ALLO STESSO TEMPO”…
M. Car. per "la Stampa"
Woody Allen come non lo si era mai visto. Il celebre attore, regista, scrittore, musicista si racconta in "Woody Allen: A Documentary" che Pbs manderà in onda il 20 e 21 novembre in occasione del 25mo anniversario della serie American Masters. Due puntate per raccontare più di 40 anni di carriera di un genio dalla creatività incontenibile che lo ha portato a fare in media un film all'anno.
Un'impresa che è durata un anno e mezzo e che scava nella vita dell'artista sin dalla sua infanzia. Indossando gli abiti di uno psicologo, il regista Robert Weide ha seguito Allen durante la lavorazione dei suoi recenti film Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni eMidnight in Paris.
Come mai nessun altro, è stato con lui durante il processo di post produzione e ne ha approfittato per fare un viaggio a ritroso cominciando dall'infanzia passata a Brooklyn. Viene fuori un Woody Allen inedito. «Mia madre mi ha sempre detto - racconta - che da piccolo ero dolce e molto felice. Poi verso i sei anni mi sono inasprito. à allora che ho cominciato ad avere coscienza della mia mortalità e l'idea non mi piaceva. Mi dicevano che esisteva una fine, che sarai svanito e non volevo stare a quel gioco».
Vengono fuori anche le incertezze professionali come con "Manhattan" del '79 codiretto con Marshall Brickman che mandò tutti in delirio tranne lo stesso Allen. «Non ero per niente soddisfatto del risultato - confessa - ed ero disposto a tutto pur di non far uscire il film. Ho persino proposto alla United Artists di fare un film gratis perchè ho pensato che se questo era il meglio che potevo fare non meritavo di essere pagato».
Molti retroscena sono raccontati dagli attori e registi con cui ha lavorato. C'è Diane Keaton che scherza sulla sua altezza. «Ho conosciuto Woody nel '77 durante l'audizione per Play it again, Sam e ricordo che lui era basso e carino. Non ho mai incontrato nessuno come lui, sa essere idiota e brillante allo stesso tempo».
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