
‘’TUTTO DAVANTI A QUESTI OCCHI’’ - IL DOCUMENTARIO DI VELTRONI E’ BELLO E STRAZIANTE, LA STORIA SAMI MODIANO, SOPRAVVISSUTO ALL’INFERNO DI AUSCHWITZ-BIRKENAU, FA PIANGERE L’AUDITORIUM (MATTARELLA COMPRESO), E SENZA VELTRONISMI - IL DOC SARÀ TRASMESSO A RETI UNIFICATE DA SKY TG24 E SKY CINEMA HITS, RAI 3, IRIS E LA7 IL 27 GENNAIO, IN OCCASIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA - VIDEO
Ariela Piattelli per La Stampa
Se c’è qualcosa di unico nei racconti dei sopravvissuti alla Shoah, oltre alle testimonianze, è che queste sono accompagnate dai loro sguardi e silenzi come se avessero ancora tutto davanti agli occhi. È così che una testimonianza in un film diventa storia vivente.
«Tutto davanti a questi occhi» dice il sopravvissuto all’inferno di Auschwitz-Birkenau Sami Modiano nel documentario di Walter Veltroni, prodotto da Sky e Palomar, che è stato presentato in anteprima all’Auditorium Parco della Musica alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui sono arrivati dalla platea lunghi applausi di commozione per la nomina di Senatrice a Vita della testimone della Shoah Liliana Segre. Il documentario di Veltroni, «Tutto davanti a questi occhi» sarà trasmesso a reti unificate da Sky TG24 e Sky Cinema Hits, Rai 3, Iris e LA7 il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria.
Alla presentazione del film, assieme agli studenti delle scuole di Roma, hanno assistito i sopravvissuti Sami Modiano, Piero Terracina, il Presidente Emerito Giorgio Napolitano, i ministri Dario Franceschini, Marianna Madia, Valeria Fedeli, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la Sindaca di Roma Virginia Raggi, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni e la Presidente della comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello.
A Rodi con le leggi razziali Sami Modiano fu espulso dalla scuola in terza elementare, e poco più che bambino fu deportato insieme alla sorella Lucia e il padre a Birkenau. Fu il destino degli ebrei di Rodi, come lui. In «Tutto davanti a questi occhi» Walter Veltroni ricompone la tragica storia di Modiano, cogliendo la sfida del cinema di perpetuare la testimonianza diretta, completa degli sguardi e dei silenzi, e consegnarla alle generazioni che verranno. E’ una sfida che si unisce a ciò in cui il sopravvissuto ha trovato la risposta alla domanda che lo ha accompagnato per tutta la vita: «Perché io sono tornato?.... Per raccontare l’orrore ai giovani affinché non accada mai più».
Dal viaggio verso l’inferno, in cui Modiano capì che la dimensione di umanità era finita, passando per l’arrivo ad Auschwitz, le bastonate, le baracche, il filo spinato, gli addii alla famiglia, la “vita” nel campo accanto alla “morte a lavoro”, la liberazione che arriva nel gennaio gelido del ’45, il sopravvissuto alla Shoah racconta la sua storia come fosse la prima volta. «Mi sono sempre chiesto perché proprio io… Da 11 anni a questa parte ho trovato la risposta, perché ho giurato che fino a quando Dio mi darà la forza di farlo non smetterò di raccontare la mia storia ai ragazzi - dice Modiano nel film -. Sono felice di quello che sto facendo e i ragazzi hanno bisogno di me. Devono sapere. Quando io non ci sarò più ci saranno loro». Modiano infatti ancora oggi accompagna i ragazzi nei viaggi della memoria, inaugurati da Veltroni, quando era Sindaco di Roma.
Uniti per gli stessi valori
«Pochi giorni fa abbiamo celebrato i sessanta anni del matrimonio tra Sami e Selma – ha detto la Presidente Dureghello durante la presentazione - un amore puro e sincero, circondato dall’affetto della Comunità che lo ha accolto. In quegli occhi che celebravano l’amore della sua vita c’era la risposta ai suoi tanti interrogativi: mai l’odio e la violenza di cui è stato vittima e testimone potranno prevalere». Una rivincita sulla storia che Modiano ritrova nel portare la sua testimonianza alle nuove generazioni. «Raccontiamo la Shoah non per onorarne i superstiti o per un tributo necessario alle comunità ebraiche – continua Dureghello -. La Shoah è parte integrante della storia di questo Paese, dalla sua genesi nella Germania nazista fino alle innegabili complicità del fascismo italiano».
Mattarella, Modiano, Zappia, Franceschini
Un Paese che «ancora fatica a riconoscere le responsabilità italiane del fascismo nello sterminio degli ebrei. Una pagina di storia, quella del ventennio, a cui qualcuno nel 2018 ancora si ispira, e addirittura ostenta impavidamente». E sulla scelta di presentare per la prima volta un documentario a reti unificate l’amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia sottolinea come «aziende che quotidianamente competono, in questo viaggio e su questi valori sanno che si deve essere uniti».
Un palinsesto condiviso e concordato, dunque, come mai era avvenuto nella storia della televisione italiana, se non per i consueti messaggi di fine anno del presidente della Repubblica, trasmessi a rete unificate.
In questo caso, precisano dal servizio pubblico, l' accordo va oltre gli interessi economici, dato che non prevede alcun esborso da parte della Rai per acquistare i diritti per la trasmissione del documentario. Il film di Veltroni, fa sapere Viale Mazzini, sarà parte di un ampio palinsesto dedicato alla Giornata della Memoria. Anche Sky e Palomar confermano l' operazione a costo zero: per questa volta tutti d' accordo quindi, merito della nuova vita - a reti unificate - di Walter Veltroni.
Mattarella applaude il film di Veltroni su Sami Modiano sopravvissuto alla Shoah
Natalia Distefano per il Corriere della Sera - Roma
La memoria personale di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, nella mani di Walter Veltroni è diventata «Tutto davanti a questi occhi», un intenso racconto cinematografico sull' Olocausto. Il film è stato presentato in anteprima all' Auditorium:in platea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e molti politici (Giorgio Napolitano, i ministri Dario Franceschini, Valeria Fedeli e Marianna Madia, Gianni Letta, la sindaca Virginia Raggi e il governatore Nicola Zingaretti, Giovanna Melandri, Gerardo Greco) ed esponenti della Comunità ebraica, tra i quali la presidente Ruth Dureghello osserva: «Mi ha colpito la frase di Sami "Vivo e sono felice": custodisce il senso e la speranza dell' umanità».
Tanti i volti noti: Pippo Baudo, Nicola Piovani, Giovanni Veronesi con Valeria Solarino, Monica Guerritore, Valeria Bilello con Tommaso Labate, Elisabetta Pellini. In platea anche Paolo Mieli, Mario Calabresi, Gaetano Caltagirone e Roberto D' Agostino. Ma soprattutto c' era Sami Modiano. Nel film (prodotto da Sky e Palomar) Veltroni è riuscito a raccogliere delicatamente parole dolorose, ma anche a abbattere la logica della concorrenza: sabato il film sarà trasmesso a reti unificate su Sky, Rai 3, Iris e La7 per la Giornata della Memoria. «Un evento unico per la tv italiana - spiega Andrea Zappia, ad di Sky - che dimostra come, di fronte a temi fondamentali, anche un' industria molto competitiva è capace di unirsi».
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AUSCHWITZ DONNE
gerarchi nazisti ad auschwitz
Auschwitz
ZINGARI AD auschwitz enfants
UN VISITATORE AL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI AUSCHWITZ
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Deportati ad Auschwitz
Auschwitz Camere a gas
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In fila ad Auschwitz
Le rotaie che portavano al campo di sterminio
Molti ebrei morirono dentro i convogli
Oltre settecento prigionieri scapparono dai convogli
orchestra di auschwitz
occhiali dei prigionieri di auschwitz
pesticidi usati per gli ebrei ad auschwitz
valigie dei prigionieri ad auschwitz
scarpe dei prigionieri di auschwitz
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bambini al campo di auschwitz
baracca delle donne a auschwitz
AUSCHWITZ
un drone riprende le rovine di auschwitz
le risate del personale di auschwitz 1942
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mengele conduceva esperimenti umani ad auschwitz
TATTOO AUSCHWITZ