IL CINEMA DEI GIUSTI - VEDIAMO SE “TRE UOMINI E UNA PECORA” BATTE IL PECORECCIO FILM DI BRIZZI - C'E' UNA GRANDE OLIVIA NEWTON JOHN CHE SI FA DI COCA E INIZIA A CANTARE E A BALLARE AL RITMO DEI VILLAGE PEOPLE, IL PECORONE AUSTRALIANO CHIAMATO RAMSY CHE VERRÀ MASSACRATO PER FARCI RIDERE, UNO SPACCIATORE FUORI DI TESTA CHE RIVUOLE I SUOI OVOLI DI COCA FINITI IN BOCCA PROPRIO A RAMSY E POI RICUPERATI PROPRIO DA DOVE PENSATE. CON TANTO DI ESPLOSIONE DI CACCA…

Marco Giusti per Dagospia

Per una volta, va detto, il titolo italiano "Tre uomini e una pecora" funziona più di quello originale, "A Few Best Men", cioè "I testimoni dello sposo". E rende bene lo spirito del film, anche perché la pecora, anzi un pecorone gigante domina davvero il film e lo illumina più dei cagnetti fatti a pezzi in tutte le commedie inglesi e italiane.

Presentato fuori concorso nello scorso Festival di Roma e subito acquistato dalla Lucky Red, è una divertente, perfetta commedia australiana scritta dall'inglese Dean Craig, autore di "Funeral Party", "Il funerale è servito" e della serie tv "Off The Hook", e diretto da Stephan Elliott, celebrato regista del supergaio "Priscilla", ma anche del più o meno identico "Un matrimonio all'inglese".

Non a caso, "Tre uomini e una pecora" è un concentrato proprio di "Un matrimonio all'inglese" e di "Funeral Party". Solo che l'azione si sposta dall'Inghilterra alla lontana Australia e il cast mischia un po' di attori inglesi, come i bravi Kim Marshall ("Funeral Party") e Kevin Bishop ("Irina Palm"), e un po' di australiani, i protagonisti Xavier Samuel ("Twilight: The Eclipse") e Laura Brent ("Cronache di Narnja"). Oltre alla strepitosa Olivia Newton-John, che, assieme alla pecora è la vera rivelazione della commedia.

Al posto del funerale, c'è un matrimonio. Siamo infatti ancora una volta (no, basta!) di fronte a una wedding comedy, cioè una commedia dove due ragazzi si devono sposare, solo che stavolta lui è un ragazzo inglese, Xavier Samuel, e lei una ricca australiana, Laura Brent, con famiglia pesantissima. Il tutto si svolge in Australia, sulle Blue Mountains e è naturalmente rovinato dai tre testimoni dello sposo, che rendono l'allegro evento un megadisastro come fosse un qualsiasi film di Brizzi o Max Bruno.

Sì, magari è scritto meglio, ma le gag sono proprio le stesse. E' più o meno identico, inoltre, a "La peggior settimana della mia vita" (che a sua volte era il remake di una serie tv inglese...). C'e' un padre senatore, ricco e potente, una mamma fuori di testa, una grande Olivia Newton John che si fa di coca e inizia a cantare e a ballare al ritmo dei Village People (è il miglior momento del film), il pecorone australiano chiamato Ramsy che verrà massacrato per farci ridere, uno spacciatore fuori di testa che rivuole i suoi ovoli di coca finiti in bocca proprio a Ramsy e poi ricuperati proprio da dove pensate dai tre ragazzi. Con tanto di esplosione di cacca.

Rispetto alle nostre commedie, però, osa molto di più sul sesso e sul linguaggio esplicito. E l'idea di Olivia Newton John che si fa di coca fa davvero ridere. Molto carini gli attori. In uscita il 10 febbraio da noi (in Australia è uscito solo una ventina di giorni fa). Vediamo se batte il film di Brizzi.

 

TRE UOMINI E UNA PECORATRE UOMINI E UNA PECORAMARCO GIUSTI COMPAGNEROS E ALESSANDRA MAMMI

Ultimi Dagoreport

putin musk zelensky von der leyen donald trump netanyahu

DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA ESTERA POTREBBE CHIUDERE LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE (COSTRINGENDO PUTIN E ZELENSKY ALLA TRATTATIVA E RISPOLVERANDO GLI ACCORDI DI ABRAMO TRA NETANYAHU E IL SAUDITA BIN SALMAN) – I VERI GUAI PER TRUMPONE SARANNO QUELLI "DOMESTICI”: IL DEBITO PUBBLICO VOLA A 33MILA MILIARDI$, E IL TAGLIO DELLE TASSE NON AIUTERÀ A CONTENERLO. ANCORA: ELON MUSK, PRIMA O POI, SI RIVELERÀ UN INGOMBRANTE ALLEATO ALLA KETAMINA CHE CREA SOLO ROGNE. LA MAXI-SFORBICIATA AI DIPENDENTI PUBBLICI IMMAGINATA DAL “DOGE” POTREBBE ERODERE IL CONSENSO DEL TYCOON, GIÀ MESSO A RISCHIO DAL PIANO DI DEPORTAZIONE DEI MIGRANTI (GLI IMPRENDITORI VOGLIONO LAVORATORI A BASSO COSTO) – I GUAI PER L’EUROPA SUI DAZI: TRUMP TRATTERÀ CON I SINGOLI PAESI. A QUEL PUNTO GIORGIA MELONI CHE FA: TRATTA CON "THE DONALD" IN SEPARATA SEDE O RESTERÀ "FEDELE" ALL'UE?

simona agnes gianni letta giorgia meloni rai viale mazzini

DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI LETTA: L’EX RICHELIEU DI BERLUSCONI NON RIESCE A FAR OTTENERE A MALAGÒ IL QUARTO MANDATO AL CONI. MA SOPRATTUTO FINO AD ORA SONO FALLITI I SUOI VARI TENTATIVI DI FAR NOMINARE QUEL CARTONATO DI SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA DELLA RAI A SCOMBINARE I PIANI DI LETTA È STATO CONTE CHE SE NE FREGA DEL TG3. E L'INCIUCIO CON FRANCESCO BOCCIA L'HA STOPPATO ELLY SCHLEIN – PARALISI PER TELE-MELONI: O LA AGNES SI DIMETTE E SI TROVA UN NUOVO CANDIDATO O IL LEGHISTA MARANO, SGRADITO DA FDI, RESTA ALLA PRESIDENZA "FACENTE FUNZIONI"...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN GRAN DA FARE, MA GUARDANDOSI INTORNO NON VEDE STATISTI: NUTRE DUBBI SUL CARISMA DI GENTILONI, È SCETTICO SULL'APPEAL MEDIATICO DI RUFFINI, E ANCHE RUTELLI NON LO CONVINCE – NON SOLO: SECONDO IL PROF NON SERVE DAR VITA A UN NUOVO PARTITO MA, COME IL SUO ULIVO, OCCORRE FEDERARE LE VARIE ANIME A DESTRA DEL PD - NON BASTA: IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE CHE DOVRA' SFIDARE IL REGIME MELONI, SECONDO PRODI, NON DOVRÀ ESSERE IL SEGRETARIO DI UN PARTITO (SALUTAME ‘A ELLY)…

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…