perez simona tabasco luca zungaretti marco-d amore damore

LA VENEZIA DEI GIUSTI - GRAZIE AI SUOI DUE PROTAGONISTI, LUCA ZINGARETTI E MARCO D’AMORE È ANCHE UN PO’ MONTALBANO CONTRO GOMORRA: “PEREZ” DI EDOARDO DE ANGELIS HA DELLE CHANCE DI SUCCESSO DI PUBBLICO IN PIÙ RISPETTO A ALTRI FILM VENEZIANI

Marco Giusti per Dagospia

 

“perez” opera seconda di edoardo de angelis“perez” opera seconda di edoardo de angelis

Venezia 71. “A fessa è più pericolosa delle pistole”. Sante parole. Unico film targato Medusa presente a Venezia, “Perez”, opera seconda di Edoardo De Angelis dopo l’interessante “Mozzarella Stories”, costruito in maniera abbastanza simile, è uno dei rari film di genere presente alla Mostra. Ovviamente lontano dal concorso.

 

perez zingaretti d'amoreperez zingaretti d'amore

Grazie ai suoi due protagonisti, Luca Zingaretti e Marco D’Amore è anche un po’ Montalbano contro Gomorra. E potrebbe non essere un male per l’uscita in sala. Siamo dalle parti di “Gomorra”, film e serie, anche per l’ambientazione, qui il quartiere moderno legato al Palazzo di Giustizia di Napoli, e per la costruzione del racconto.

 

Perez, interpretato da un bravo e credibile Luca Zingaretti, pure coproduttore del film, è un avvocaticchio napoletano destinato all’insuccesso. Avvocato d’ufficio, è chiamato solo per casi impossibili, che accoglie con una flemma piuttosto tragica. Abbandonato dalla moglie vive solo per la bella figlia Tea, l’inedita Simona Tabasco, che non sembra rispettarlo molto.

perez simona tabasco luca zingaretti marco d'amoreperez simona tabasco luca zingaretti marco d'amore

 

Come tutti però, a cominciare dai colleghi e dagli stessi suoi assistiti. Il suo unico amico è un altro avvocato d’ufficio, Merolle, interpretato da Giampaolo Fabrizio, già visto in “Mozzarella Stories”, che vive nel tormento di aver perso il suo unico figlio per una pallottola vagante. Quando un pentito, il pericolo capo clan, Buglione, interpretato da una vera rivelazione, Massimiliano Gallo (grandioso a teatro in “Circo equestre Squeglia” di Viviani), lo vuole come suo avvocato, si capisce subito che qualcosa non torna.

 

perez luca zingarettiperez luca zingaretti

Buglione vuole che Perez faccia qualcosa per lui e Perez, a sua volta, chiede un piacere al boss. Anche perché Perez ha un problema. La sua bella figlia è fidanzata con un camorrista emergente, Francesco Corvino, interpretato dalla superstar giovane di “Gomorra – la serie” Marco D’Amore, sempre perfetto, e a Perez tocca subire una situazione non proprio simpatica, anche se il giovane boss è gentile con lui.

 

Favore per favore, come in “Delitto per delitto” di Alfred Hitchcock, Perez cercherà di tirar fuori dalla pancia di un toro 28 supposte piene di diamanti e Buglione cercherà di inguaiare Corvino. Ma le cose non sono così facili come sembrerebbe.

 

perez  luca zingarettiperez luca zingaretti

L’idea di base, l’ambientazione inedita napoletana e i protagonisti funzionano. Un po’ meno una musica troppo presente che dovrebbe dare un tono alla vicenda e una sceneggiatura, scritta dallo stesso De Angelis con Filippo Gravino, che ha più di qualche malfunzionamento nella parte centrale e finale.

 

film perez film perez

Probabilmente se fosse stato un film per la tv, De Angelis si sarebbe sentito meno in dovere di trovare una chiave di regia e di sceneggiatura autoriale a tutti i costi. Così, proprio il desiderio di costruire un racconto personale, fa soffrire un po’ tutto, la messa in scena, i personaggi e lo sviluppo narrativo.

 

 edoardo de angelis index edoardo de angelis index

Ma ci sono molte buone idee, specialmente nella prima parte, e funziona proprio il racconto di genere oltre all’ambientazione in una Napoli inedita. Probabile però che, proprio grazie ai suoi interpreti, soprattutto alla presenza di volti noti come Zingaretti e D’Amore, il film abbia delle chance di successo di pubblico in più rispetto a altri film veneziani.  

edoardo de angelisedoardo de angelis

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…