michele riondino twitter mirror a venezia

VENEZIAPOPPIN’ - MENO MALE CHE C’È TWITTER A TENERE VIVO IL FESTIVAL - FESTE PUNITIVE, SQUALLIDE O CON L’URAGANO - VERDONE GIURATO SUPERSTAR: “DAVID LYNCH ERA PIÙ CACIARONE, QUA SONO TUTTI INTELLETTUALISSIMI”

 

 

 

1. UN PICCIONE SUL RAMO CHE VALE UN LEONE, IRRIFERIBILI SMS ALLE FESTE

Anselma Dell’Olio per “Il Foglio

 

viggo mortensen twitter mirror a veneziaviggo mortensen twitter mirror a venezia

Tradizionale pranzo con Barbera e Baratta con i giornalisti al casinò. Classici pronunciamenti e statistiche della dirigenza per dimostrare che questo è il miglior festival possibile, de ‘sti tempi. Affluenza piatta ma con questi chiari di luna non calare è già una vittoria, dice Barbera, soave e sabaudo. Ottima pappa a base di pesce e buoni vini S. Niccolò, a cura dello chef Tino Vetturello e i primi goody bag della Mostra: occhiali da sole Persol e due prodotti L’Oréal.

 

Alla domanda sul Lido morente oggi e come rilanciarlo, Baratta, che mangia pane e volpe, racconta la battuta del conte Volpi, fondatore della Mostra. Si discuteva tra imprenditori se collocare il Festival alla Giudecca. Il conte, nel 1932: “La fasemo al Lido perché l’è un po’ straca”.

twitter mirror il cast di revivre a veneziatwitter mirror il cast di revivre a venezia

 

Non mancano le feste, ma spesso sono punitive. “Une fête, une île”, al St. Regis all’isola San Clemente prometteva bene. Offerta dall’Unifrance con Variety e il gruppo Starwood, garantiva squisitezze firmate, champagne a fiumi, un evento di prestigio per festeggiare la Mostra e il cinema francese. Finito tardi il lavoro, visto il moto ondoso crescente e appurato che i motoscafi messi a disposizione erano a pagamento dell’invitato, si va a nanna.

 

A mezzanotte scoppia l’uragano, i water taxi sono fermi altrove, e moltissimi ospiti in pompa magna fradici sono rimasti bloccati sull’isola fino alle 3.30. Buona la cena seduta di Sky per la nuova gustosa serie tratta dal bestseller di Elizabeth Strout, “Olive Kitteridge” starring Frances McDormand, qui per il premio Persol e la promozione. Arriva in tuta di seta nera e comode Birkenstock. Il marito Joel Coen lascia a Frances i riflettori e resta a debita distanza. Si scodinzola per la coppia di “Fargo”, ironica, artisti veri e comfortable in their skin, habitués dei mitici brunch di Jacquie e Antonio Monda a New York.

twitter mirror il cast della trattativa a veneziatwitter mirror il cast della trattativa a venezia

 

La festa di Grazia per “Nimphomaniac 2” era in agenda, ma arriva un sms da colleghi che è “di uno squallore mai visto”, e saputo da altre che all’una sono state buttate fuori, si corre in cuccia. Ma che c’entra il tosto film d’essai di Lars von Trier sulla sexual addiction con una testata per ragazze cresciute tutta profumi, trucchi e “must” di stagione?

 

 

2. LIDO IN MOSTRA

Arianna Finos per “La Repubblica

 

POLEMICA IN AGGUATO

Con Sabina Guzzanti sbarca al Lido la polemica. La trattativa non è in concorso ma è comunque l’evento della giornata.

thelma schoonmaker twitter mirror a veneziathelma schoonmaker twitter mirror a venezia

 

TRADUZIONI

Il documentario Me ne frego di Vanni Gandolfo affronta la bonifica linguistica fatta dal fascismo. La missione, tradurre le parole straniere in vocaboli nazionali. Così il bar diventa “mescita”, il toast è una fetta di “pantosto”. Avere un flirt si trasforma in “fiorellare”.

 

LA MOSTRA VA

Il presidente Paolo Baratta fa i conti: due milioni dagli sponsor del cinema, 7,5 milioni dallo stato, 1,4 dalla vendita dei biglietti. Il suo mandato scade a fine dicembre 2015, qualcuno lo indica come futuro candidato sindaco di Venezia, ma lui nega: «Come dice Cacciari, una persona di 75 anni è bene che non sia considerata, e ha ragione».

stellan skarsgard twitter mirror a veneziastellan skarsgard twitter mirror a venezia

 

TROPPO AMORE PER VERDONE

Carlo Verdone, giurato e premiato con il Bresson (che ha dedicato al padre e critico Mario) vive sotto assedio dei fan assetati di selfie e autografi che nemmeno Al Pacino. L’attore e regista confessa: «Vent’anni fa ci divertivamo di più, David Lynch era più caciarone, Vargas Llosa era divertente. Questi sono tutti intellettualissimi. Il presidente Desplat è fantastico».

 

LA LEONESSA DI SCORSESE

Thelma Schoonmaker aggiunge ai tre Oscar vinti il Leone d’oro alla carriera, per la prima volta consegnato a un artista del montaggio. Martin Scorsese invia alla cerimonia un videomessaggio: «Per me ogni film è una guerra, un atto d’amore, un travaglio. E tu Thelma sei la guerriera più appassionata al mio fianco».

 

scmarcio ferrari e i produttori de la vita oscenascmarcio ferrari e i produttori de la vita oscena

3. IL TIFO DI VIGGO E I PANNI DI SCAMARCIO: UN FESTIVAL DI TWEET

Stefania Ulivi per il “Corriere della Sera

 

Viggo Mortensen ha messo in primo piano la maglia dell’amato San Lorenzo Almagro (passione calcistica che, com’è noto, condivide con Papa Francesco). Michele Riondino si è scarabocchiato un paio di occhialini tondi con il quiz: Chi sono? Stellan Skarsgård fa il malmostoso, Amos Gitai si nasconde dietro le lenti scure. Sono pochi tra gli attori e i registi presenti a Venezia71 quelli che si sottraggono all’invito dell’account twitter della Biennale (@la_Biennale) di partecipare al #TwitterMirror. Ovvero l’autoritratto, eventualmente condito da autografo o altro, nel backstage del Casino. 
 

michele riondino twitter mirror a veneziamichele riondino twitter mirror a venezia

C’è un racconto parallelo del festival che si sta svolgendo su Twitter. Messaggi e foto per la gioia dei follower inviati a volte dagli staff (vedi i dominatori degli scatti, Emma Stone e Andrew Garfield), spesso da diretti interessati. Grandi utilizzatori di Twitter come Riccardo Scamarcio (@ricscamarcio) che in questi giorni alternava consigli cinefili (Italy in a day di Salvatores e Pasolini di Ferrara i più recenti) a foto di colleghi, selfie con il pubblico e immagini di non troppo invitanti tramezzini, nonché retweet di link legati al festival. O Alessandro Gassmann (@gassmanngassmann) che mescola in bocca al lupo e complimenti per I nostri ragazzi di De Matteo di cui è protagonista a tweet e retweet di cronaca e politica. 
 

joshua safdie twitter mirror a veneziajoshua safdie twitter mirror a venezia

Notevole anche il twit-reportage di Miranda July (@Miranda_ July) della sua trasferta veneziana con le foto insieme con Lena Dunham, Kate Mara, So Yong Kim e i commenti sui primi passi della Somebodyapp lanciata proprio al Lido. Alex de la Iglesia affida a Twitter la sua dichiarazione di stima per il settantacinquenne Peter Bodganovich («chi è il vecchio tra noi?»). Scott Haze (@scotthaze), attore feticcio nonché amico di James Franco, aspetta il suo arrivo (lo ha diretto in The sound and the Fury ) e intanto posta foto di Al Pacino e impressioni veneziane. Anche Alessia Barela (@alebarela) si affida agli scatti riuscendo nell’impresa di far entrare Pierfrancesco Favino, tutto il cast, i produttori di Senza nessuna pietà più Anna Ferzetti in una sola foto. 
 

il cast di reality twitter mirror a veneziail cast di reality twitter mirror a venezia

Attivissimi gli account dei singoli film e delle produzioni che da tempo hanno capito che il tam tam del pubblico vola veloce via Twitter o Facebook e, dunque, è bene esserci. 
Traffico in possibile aumento nei prossimi giorni: sta per arrivare il twittero compulsivo James Franco, che comunque nell’attesa qualche saluto l’ha già mandato. E la banda di Arance e martello , ovvero quelli di Zoro, che sui cinguettii altrui hanno costruito l’ossatura di Gazebo . 
 

frances mcdormand e joel coenfrances mcdormand e joel coenal pacino twitter mirror a veneziaal pacino twitter mirror a veneziabarbora bobulova twitter mirror a veneziabarbora bobulova twitter mirror a venezia

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...