videocitta

VENI, VIDI, VIDEO! - A ROMA NASCE ‘VIDEOCITTÀ’, IL FUORISALONE DELLA FESTA DEL CINEMA: RUTELLI E L’ANICA METTERANNO INSIEME TUTTO QUELLO CHE È VISUALE MA NON È CINEMA, DAI VIDEOGIOCHI ALLA VIDEOARTE, DAGLI YOUTUBER ALLA REALTÀ VIRTUALE, PUBBLICITA’ E GIORNALISMO, CON EVENTI SPARSI PER TUTTA LA CITTA’ - LA CHIUSURA CON UN ‘DRIVE IN’ ECOSOSTENIBILE SULLO SFONDO DEL COLOSSEO, CON L’ANTEPRIMA DI UN GRANDE FILM INTERNAZIONALE

 

1. ROMA FA UN' ALTRA FESTA PER I FILM

Federico Pontiggia per ‘il Fatto Quotidiano

 

Francesco Rutelli sgombra il campo: "La Festa del Cinema non si tocca, la fertilizzazione del territorio la facciamo insieme. Nessuna sovrapposizione, Videocittà aggiunge e moltiplica le opportunità".

 

videocitta roma 2018 4

In cartellone un solo film, da proiettare al Drive-in ecosostenibile del Colosseo, e serie tv non inedite, la manifestazione promossa da Rutelli e dall' Anica, l' Associazione Industrie Cinematografiche che presiede, valorizzerà "le sinergie tra l' audiovisivo tradizionale e le nuove espressioni, dalla Realtà Virtuale al videomapping, con tre parole chiave: lavoro, mestieri e trasformazione delle filiere".

 

 Altrettante le direttrici: Video Factory, incontri con scenografi, costumisti e arredatori all' ex Dogana dello Scalo di San Lorenzo; Cinema 4.0, i progetti di Gucci con Makinarium, il videomapping di Fendi al Colosseo Quadrato dell' Eur, i fashion film Bulgari con Diane Pernet, le ricerche di Shirin Neshat e Pierre Bismuth al MAXXI ; Unconventional Cinema, con The 48 Hour Film Project, la Caccia al tesoro con Rai Movie, il premio a Ennio Morricone agli Studios De Paolis e, in chiusura, il Drive-in.

luca bergamo francesco rutelli tommaso radaelli

 

In programma dal 19 al 28 ottobre, le date di Videocittà coincidono con quelle della Festa (18-28) e del MIA , il Mercato internazionale dell' audiovisivo targato Anica e APT e già dall' anno scorso non più partecipato dalla Fondazione Cinema per Roma, e all' Auditorium la tenaglia spaventa: la vicepresidente Laura Delli Colli rintuzza e candida la Fondazione Cinema alla "cabina di regia, affinché non ci siano fronti contrapposti".

presentazione videocitta francesco rutelli

Ma l' assessore alla Cultura del Comune, Luca Bergamo, ha già preso posizione: "Non si invade la sfera di nessuno, la Festa del Cinema non è la festa della città".

 

 

2. A ROMA NASCE VIDEOCITTÀ: SET, REALTÀ VIRTUALE E UN «DRIVE IN» AL COLOSSEO

Marzio Bartoloni per www.ilsole24ore.com

 

I mestieri vecchi e nuovi del cinema e dell’audiovisivo con un viaggio nei set. Ma anche realtà virtuale, una maratona di serie tv, competizioni nei videogames (gli E-sports) e videomapping (la rilettura attraverso potenti proiettori delle facciate di palazzi e monumenti romani scansionati tridimensionalmente) e per chiudere un «drive in» ecosostenibile sullo sfondo del Colosseo, con l’anteprima su uno schermo largo circa 20 metri di un grande film internazionale.Sono alcuni degli appuntamenti di Videocittà, la vetrina della filiera dell’audiovisivo in scena a Roma per una decina di giorni in contemporanea con la Festa del Cinema. Una sorta di “fuori salone” di Milano quando va in scena il salone del mobile.

 

tommaso radaelli

Videocittà è una rete di eventi e incontri, quasi esclusivamente a ingresso libero, ideata da Francesco Rutelli presidente dell'Anica dedicata al cinema e le nuove frontiere dell'audiovisivo in programma in 30 location romane diverse (come Piazza Navona e l’Ex Dogana a San Lorenzo), dal 19 al 28 ottobre, lo stesso periodo della Festa del Cinema di Roma e del Mercato internazionale dell'Audiovisivo. «Ci saranno anche degli eventi realizzati insieme», spiega Rutelli.

 

L'iniziativa, che ha l'adesione e il sostegno di Mibact, Mise-Ice, Roma Capitale, Regione Lazio, Camera di Commercio più vari partner, a partire dalla Rai e sponsor (tra i quali molti marchi della moda, per progetti su videoarte, videomapping e fashion films) nasce dalla volontà di voler promuovere «i mestieri, le professioni, la creatività, le attività imprenditoriali legate al cinema e all'audiovisivo.

videocitta roma 2018 1

 

È un comparto economico che dà lavoro a decine di migliaia di persone - spiega il presidente dell'Anica -. Abbiamo bisogno di sviluppare queste professionalità nel mondo che cambia». Bisogna portare «tutte queste conoscenze ai ragazzi nelle scuole perché scelgano anche queste professioni per il loro futuro». «Dobbiamo far rinascere l’interesse tra i ragazzi per i mestieri del cinema - spiega Carlo Poggioli, uno dei più famosi costumisti e presidente dell’Associazione scenografi, costumisti e arredatori -; abbiamo un grande bisogno di sarti, tagliatori, pittori, scultori. Insomma di tutti quegli artigiani che oggi stanno sparendo e che a Roma avevano una grande tradizione».

 

videocitta roma 2018 2

Tre i filoni principali di Videocittà: Video Factory su mestieri del cinema e novità del settore, Cinema 4.0 per indagare le nuove frontiere e Unconventional Cinema per andare oltre la visione tradizionale. Un caleidoscopio di appuntamenti, con la regia editoriale di Tomaso Radaelli, che comprende una serata dedicata a Ennio Morricone;

 

«The living room candidate», rassegna di oltre 300 spot elettorali, da Eisenhower a Trump dei candidati alle presidenziali Usa e la terza edizione di Romap, l’International Light Festival (oltre 100mila spettatori nelle prime due edizioni), che comprenderà un grande evento finale di “trasformazione” del Colosseo Quadrato. «Videocittà, insieme al consolidamento della Festa del cinema di Roma e del Mia e il progetto di un'agenzia del cinema - dice il vicesindaco di Roma Capitale e assessore alla cultura Luca Bergamo - va a rafforzare la nostra volontà di una politica organica per il cinema a Roma».

videocitta roma 2018 3presentazione videocitta francesco rutelliluca bergamo

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…