eric clapton

"NON MI SUICIDAI SOLO PERCHÉ DA MORTO NON AVREI POTUTO BERE" – IN UN BIOPIC VITA, OPERE E TORMENTI DI ERIC CLAPTON – I BEATLES (“QUATTRO COGLIONI...”), L’ATTRAZIONE PER LA COMPAGNA DI HARRISON, IL BACIO DI HENDRIX, L’EROINA, LORY DEL SANTO E LA MORTE DEL FIGLIO CONOR: "LI’ HO PERSO DAVVERO LA FEDE" – LA MENZOGNA CHE CAMBIO’ LA SUA VITA: A 9 ANNI SCOPRI’ CHE SUA SORELLA ERA IN REALTA’…” - VIDEO

 

 

 

 

Giuseppe Videtti per la Repubblica

clapton

 

È un bambino dell' asilo, ha una sorella più grande che misteriosamente si dilegua nelle Americhe prima che lui s' iscriva alle elementari. Ha 9 anni quando la mamma gli confida: «In realtà la tua vera madre è quella che hai sempre creduto fosse tua sorella, io sono tua nonna».

 

Così Eric Clapton apprende di essere figlio di un' avventura; suo padre, un soldato canadese, aveva sedotto la sedicenne Patricia Molly in una notte del 1944. È l' inizio di un' infanzia disfunzionale, seguita da un' adolescenza tormentata e da una maturità maledetta.

 

«A quel punto non mi fidavo più di nessuno, mi pareva che tutta la mia vita fosse una menzogna», racconta il chitarrista più famoso del rock - insieme a Jimi Hendrix - nel documentario Life in 12 bars (Vita in 12 battute), di Lili Fini Zanuck, 135 minuti più intensi e vibranti di un biopic, nelle sale il 26, 27 e 28 febbraio. Un gigante del blues bianco, oltre 130 milioni di dischi venduti, 18 Grammy, per tre volte nella Rock and Roll Hall of Fame, Clapton racconta senza veli la sua vita di rifiutato redento dalla musica, un ritratto intimo, toccante, corredato di immagini inedite. «Sapevo di essere diverso», racconta, «soffrivo di un grande senso d' inferiorità».

 

clapton

Ha ancora i pantaloni corti quando ascolta My life is ruined di Muddy Waters. «Questa è roba per me, pensai. Quella musica alleviò istantaneamente il dolore». Il blues è musica per palati fini, non riesce a condividerlo con nessuno nella nativa Ripley, dove è considerato un eccentrico. Le cose vanno diversamente a Londra, quando incrocia Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones al Marquee Club, tempio del nuovo rock. Non lo chiamano ancora slowhand, manolenta, ma sono tutti incantanti dal suo tocco. A 18 anni già suona con i Roosters, a 19 con i leggendari Yardbirds, che nel 1964 partecipano al concerto di Natale dei Beatles all' Odeon di Hammersmith.

 

«Per noi erano quattro coglioni travolti dal loro stesso successo», racconta, «riuscii a familiarizzare soltanto con George Harrison».

 

Tutto ciò che è commerciale gli sembra insopportabile. Quando For your love degli Yardbirds sbanca le classifiche, abbandona la band e cerca asilo nel gruppo di John Mayall, un fondamentalista del blues bianco. Sono anni di grande euforia musicale in Gran Bretagna, il Brit-rock sta invadendo il mondo, persino i giganti americani come Dylan vi approdano con grande riverenza.

Clapton

 

«Era bravissimo e carismatico, nonostante il carattere introverso», racconta Mayall, «il pubblico cominciò a idolatrarlo, e questo gli dava fastidio. Andò su tutte le furie quando lesse su un muro la scritta "Clapton è Dio"». Persino il taciturno Roger Waters (Pink Floyd) si lascia prendere dall' entusiasmo: «Il suo modo di suonare la chitarra cambiò tutto. Era un rivoluzionario».

 

Inquieto, solitario, perennemente insoddisfatto, vorace ascoltatore di musica indiana, nel 1966 Clapton fugge di nuovo e fonda con Ginger Baker e Jack Bruce i Cream, il trio che ha fatto storia. Jimi Hendrix, che prepara l' esordio con la sua Experience, esclama: «Sono felice, finalmente ho baciato sulla bocca il fratello più bello di Londra». Entrambi strafatti, amici per la pelle, iniziano in contemporanea la loro avventura psichedelica.

 

Eric Clapton

Negli studi Atlantic di New York Aretha Franklin scoppia a ridere di fronte a un Clapton agghindato da figlio dei fiori, poi quando lo sente suonare implora un assolo per la sua Good to me as I am to you. Il blasonato discografico Ahmet Ertegun, dopo un mitico concerto al Fillmore West di San Francisco, sbotta: «I Cream sono più grandi di Beatles e Stones». B.B. King ringrazia pubblicamente: «Prima di lui l' America bianca non aveva mai prestato attenzione al blues».

 

Ma il successo non è la cura; trascura la compagna Charlotte Martin, sballa con Harrison (e suona in While my guitar gently weeps, nel White album dei Beatles), sniffa con Hendrix, si azzuffa con Bruce e Baker, acquista una villa nel Surrey e aggiunge all' ossessione per la musica quella per una donna, Pattie Boyd, che incidentalmente è la compagna di Harrison, il suo migliore amico. «Sapevo che era sbagliato, ma l' attrazione era fatale», confessa. Lei sembra ricambiarlo, ma è titubante.

 

Eric fa l' eremita, si nutre di coca e non la smette di rimuginare sulla prima volta che vide sua madre: lei torna per la prima volta dal Canada, lui va con la nonna a incontrarla al piroscafo, la vede sbarcare col marito e altri due bambini, corre ad abbracciarla, le chiede, «vuoi farmi da madre adesso?», e lei, spietata, «no, meglio lasciare le cose come stanno». Il ricorso all' eroina, «il piacere di sentirsi avvolto in quell' ovatta rosa», è quasi inevitabile considerati i tempi e lo status.

clapton

 

Pattie è tentata ma resta con George, lui sfoga rabbia e dolore nei Blind Faith, il supergruppo con Steve Winwood che dura soltanto una (gloriosa) stagione. È allo sbando quando atterra a Miami per incidere il disco solista a nome Derek and the Dominos. Duane Allman, chitarrista e complice, ricorda: «Era per Pattie che Eric suonava tutta quella disperazione». Incide Little wing di Hendrix, ma l' amico muore due settimane dopo. «Piansi non perché se n' era andato ma perché non mi aveva portato con sé», ricorda. Da lì in poi, coca, eroina, alcol e una sfilza gloriosa di dischi come solista. Quando Pattie finalmente decide di lasciare Harrison e trasferirsi da Clapton trova l' ombra dell' uomo che aveva conosciuto tempo addietro. «All' epoca ero un tossico», ammette lui, «non mi suicidavo solo perché da morto non avrei potuto bere».

 

A metà anni Ottanta, in tour a Milano, conosce Lory Del Santo.

LORY DEL SANTO

«Ero cotto di lei, volevo rifarmi una vita in Italia», dice lui.

 

«Era uno stronzo, non sapeva quel che faceva», commenta Boyd. Forse ha ragione, è ancora uno sbandato. Conor, l' adorato figlio avuto dall' attrice italiana cade a poco più di quattro anni dalla finestra di un grattacielo di New York lasciata aperta per errore. «Lì persi davvero la fede», mormora il chitarrista. Smette di bere e prende a suonare senza sosta, giorno e notte, fino a ferirsi le dita, fin quando non gli vengono le note di Tears in Heaven, una preghiera per Conor. La redenzione, l' inizio della risalita. Pochi minuti nel film per raccontarla.

Nella sua odissea il lieto fine pare quasi una nota stonata.

CLAPTON I STILL DOCLAPTON 3ERIC CLAPTONEric Clapton e Carla Brunieric claptonvan morrison eric claptonclapton waters winterERIC CLAPTONeric clapton e figlia rutheric clapton dal vivoeric clapton a union streetCLAPTON 1CLAPTON 2

 

LETTERA DI LENNON A CLAPTONalice con eric clapton

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…