rula jebreal giampiero mughini

LA VERSIONE DI MUGHINI - HO ASCOLTATO IL MONOLOGO DI RULA JEBREAL. L’ABC DI OGNI RAGIONAMENTO POSSIBILE SULLA MATERIA. IO DEL MASCHILISMO IN OGNI SUO ASPETTO MI PULISCO LE SUOLE DELLE SCARPE. TUTTO CIÒ ENERGICAMENTE PREMESSO, COMINCIA IL GRAN ROMANZO DEI RAPPORTI POSSIBILI E DEI RAPPORTI REALI TRA UOMINI E DONNE. RAPPORTI COMPLESSI, RICCHI DI SFUMATURE E MEZZE TINTE, DOVE I BUONI E I CATTIVI NON SONO SEMPRE GLI STESSI E LE STESSE. SFUMATURE E MEZZE TINTE DI CUI STRABORDA LA LETTERATURA DI OGNI TEMPO, ALTRO CHE I COMMENTI IDIOTISSIMI SUI VESTITI CHE…

 

 

Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini

Caro Dago, ieri sera stavo leggendo un vecchio libro di Arthur Koestler – un gigante del tempo aureo della mia giovinezza – e non ho acceso il televisore ad illuminare il noto teatro sanremese. Ho poi letto sui giornali di oggi le paginate e paginate su fesserie varie e qualcosa di interessante accaduta ieri sera in quel di Sanremo.

 

Su tutte il monologo di Rula Jebreal sulla fenomenologia della violenza di mille e mille uomini sulle donne, monologo che ho poi ascoltato con grandissimo interesse nel video che poco fa hai offerto tu, Dago.

 

C’è però una cosa che è del tutto preliminare al mio ragionamento di essere umano di sesso maschile. Ossia che le cose dette dalla Jebreal sono per me l’abc di ogni ragionamento possibile sulla materia. Nessuno ma proprio nessuno deve insegnarmi che cosa pensare sul modo in cui erano vestite delle donne che hanno subito violenza.

 

rula jebreal

Nessuno ma proprio nessuno mi deve insegnare alcunché su come e quanto rispettare le donne sempre e comunque. Nessuno ma proprio nessuno mi deve fare prediche antimaschiliste perché io del maschilismo in ogni suo aspetto mi pulisco le suole delle scarpe. Nessuno deve insegnarmi nulla da uomo che si guarda tutte le mattine allo specchio e non vuole essere turbato da quello che vede.

 

Tutto ciò energicamente premesso, comincia il gran romanzo dei rapporti possibili e dei rapporti reali tra uomini e donne. Rapporti complessi, ricchi di sfumature e mezze tinte, dove i buoni e i cattivi non sono sempre gli stessi e le stesse.

 

rula jebreal

Sfumature e mezze tinte di cui straborda la letteratura di ogni tempo, altro che i commenti idiotissimi di qualche idiota al cubo su come vestivano delle donne che sono state aggredite e abusate. Ecco, su tutta la realtà di questo romanzo fatto di mille colori e mille suoni e mille parole mi piacerebbe molto ascoltare qualche monologo, fregandomene un beatissimo se a pronunciarlo fosse un uomo o una donna. Dato che la distinzione essenziale non è tra uomini e donne e bensì tra esseri umani e bestie.

 

GIAMPIERO MUGHINI

amadeus rula jebreal

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI