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LA VERSIONE DI MUGHINI - E' DA BRIVIDI QUESTO "SEPTEMBER 5", IL FILM DI TIM FEHLBAUM (CANDIDATO ALL'OSCAR PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA) DOV'È RACCONTATA LA DINAMICA DELL'AGGUATO TERRORISTA AGLI ATLETI ISRAELIANI ALLE OLIMPIADI DI MONACO DEL 1972, E DOVE UNDICI DI LORO PERSERO LA VITA - RICORDO BENE IL RESTARE A BOCCA APERTA DEL ME STESSO TRENTENNE MENTRE GUARDAVO E ASCOLTAVO QUELLO CHE STAVA SUCCEDENDO A MONACO. IL GIORNO DOPO VENNE A CASA MIA LA FIGLIA DI UN MIO CARISSIMO AMICO, LA QUALE AVEVA COMINCIATO COL DIRE CHE I PALESTINESI CE L'AVEVANO QUALCHE RAGIONE PER FARE QUELLO CHE AVEVANO FATTO. LA CACCIAI DI CASA – PS: RESTA IL DUBBIO SE ARAFAT AVESSE ORDINATO L'OPERAZIONE… - VIDEO
Giampiero Mughini per Dagospia
E' da brividi questo "September 5", il film di Tim Fehlbaum (candidato all'Oscar per la migliore sceneggiatura) dov'è raccontata da un'angolazione nuova la dinamica dell'agguato terrorista agli atleti israeliani che stavano partecipando alle Olimpiadi di Monaco del 1972, e dove undici di loro persero la vita.
Un'angolazione nuova ho detto, perché quello che il film ti consegna è il lavoro dei giornalisti televisivi e radiofonici che stavano raccattando immagine per immagine quello che stava succedendo e che era inaudito. (Ricordo bene il restare a bocca aperta del me stesso trentenne mentre guardavo e ascoltavo quello che stava succedendo a Monaco e fino al momento in cui dissero che era finita, che gli undici atleti israeliani erano stati uccisi. Il giorno dopo venne a casa mia la figlia di un mio carissimo amico, la quale aveva cominciato col dire che i palestinesi ce l'avevano qualche ragione per fare quello che avevano fatto. La cacciai di casa.)
I terroristi avevano fatto irruzione nella palazzina del villaggio olimpico alle quattro del mattino. Uno degli atleti israeliani, Yosef Guttfreund, un arbitro di lotta greco-romana che pesava 132 chili, sentì dei rumori e si avventò sulla porta a cercare di impedire l'ingresso dei terroristi, e finché la porta cedette. E comunque il suo sforzo diede il tempo a uno degli atleti israeliani di fuggire dalla palazzina, l'unico che si sarebbe salvato.
Gli altri atleti israeliani erano dei pesisti, dei lottatori, degli allenatori. Il più giovane, il pesista ventottenne David Berger, era nato negli Usa e solo da poco si era trasferito in Israele. Quanto al pesista trentunenne Yosses Romano, pare che i terroristi lo torturassero e lo evirassero prima di ucciderlo.
I terroristi chiedevano la liberazione di 234 loro compagni detenuti nonché dei due leader di una sciagurata associazione tedesca filo terrorismo-palestinese. I tedeschi erano tanto risoluti quanto impacciati nel dire di no al ricatto dei palestinesi.
I loro ultimatum scadevano uno dopo l'altro. Gli israeliani proposero l'invio di una loro squadra speciale ma i tedeschi la rifiutarono. L'Egitto di Sadat si offrì come intermediario ma non poteva garantire la salvezza di tutti gli ostaggi israeliani.
Decisero di mettere terroristi e ostaggi su un aereo e di portarseli via. Per arrivare all'aeroporto si avvalsero di due elicotteri. Quando gli elicotteri si posarono per terra, scoppiò l'inferno. A dire il vero i tedeschi non sapevano quello che facevano, mai e poi mai a quel modo gli ostaggi si sarebbero salvati. Morirono tutti gli atleti israeliani, cinque terroristi e un agente. Un tribunale tedesco ha ingiunto al governo tedesco di risarcire le famiglie degli ostaggi uccisi. Resta il dubbio se Arafat avesse ordinato l'operazione.
september 5 attentato monaco 1972
GIAMPIERO MUGHINI