kafka

VERSIONI COPIATE, GRAN BEVITORE DI BIRRA E FREQUENTATORE DI BORDELLI: IL LATO POP DI FRANZ KAFKA - IL BIOGRAFO REINER STACH HA RADUNATO 99 CURIOSI “REPERTI” DELLA VITA DELLO SCRITTORE PRAGHESE NEL LIBRO “QUESTA E’ KAFKA?” - A PARTIRE DALL'IMBROGLIO ALL'ESAME DI MATURITÀ E DALL’OSSESSIONE PER LA GINNASTICA

REINER STACH - QUESTO E KAFKAREINER STACH - QUESTO E KAFKA

Mario Bernardi Guardi per “Libero quotidiano”

 

Tre le sue opere più celebri. Tre incubi. Nella Metamorfosi (1915), il commesso viaggiatore Gregor Samsa, risvegliandosi una mattina da sogni inquieti, si trova trasformato in un insetto schifoso. Angoscia, orrore, disgusto tra i familiari. Che si fa? Lo schiacciamo? Nel Processo (1925), il procuratore di banca Joseph K. viene arrestato senza che abbia fatto nulla di male. Probabilmente qualcuno lo ha calunniato. E allora dovrà essere sottoposto a giudizio.

KAFKAKAFKA

 

Ma chi sono i giudici? E perché lo condannano a morte? Nel Castello (1926), l'agrimensore K. giunge in un villaggio, chiamato dai signori che dominano il paese. Ma non riesce a incontrarli. L' autorità appare lontana e invalicabile. Cosa vuole veramente da lui? Tre incubi d'autore e uno stereotipo: Franz Kafka, che ha partorito queste ossessioni disumane, deve essere per forza un alieno.

 

Nevrotico, pieno di complessi e paure. Un allucinato. Geniale, ma allucinato. Umor tetro fisso. Con la fissa delle donne, ma sfigato. E invece... E invece dobbiamo pensare pure ad altri approcci, scrive Reiner Stach, presentandoci 99 "reperti" corrispondenti ad altrettante sequenze di vita, testimoniate dallo scrittore stesso, o da familiari, amici, conoscenti ecc. nel volume Questo è Kafka? (Adelphi, pp. 360, euro 28).

 

franz kafkafranz kafka

Intendiamoci: Kafka, uomo e scrittore, l'aura della morbosità non se la scrolla mai di dosso. Eppure sa coltivarla con ironia e autoironia. Franz ci tiene a vivere. Forse anche perché soffre di tubercolosi e di giorni da spendere non ne ha tanti (morirà nel 1924, a 41 anni). E allora, alla faccia dei contorsionismi cerebrali, viva il frequentatore di bordelli, il gran bevitore di birra, il burlone!

 

Franz KafkaFranz Kafka

Del resto Franz prometteva bene fin da quando, insieme ai compagni di liceo, organizzò un imbroglio per sottrarre al professore di greco il quadernetto che riportava i brani da assegnare all' esame di maturità. Corteggiata dagli studenti, la governante del professore capitolò, sottrasse il prezioso quaderno alla borsa dell' augusto docente, e lo rimise a posto dopo che Franz e altri ebbero copiato i testi. Conclusione: tutti superarono l'esame e il professore ottenne un encomio dalla commissione per i risultati del suo insegnamento.

 

pericoli 04 kafkapericoli 04 kafka

Curioso e voglioso di vita, il Franz Kafka di Stach è un baule pieno di sorprese. Eccolo, ad esempio, impegnato a praticare quotidianamente esercizi di ginnastica e respirazione secondo il metodo dell' atleta Peter Müller. E seguita a farlo scrupolosamente anche quando gli viene diagnosticata una tubercolosi polmonare. L' attività fisica e il movimento gli piacevano. Così lo troviamo tra gli appassionati di nuoto e di aeroplani e seduto in una giostra in mezzo a ragazzini schiamazzanti.

 

FRANZ KAFKA CON LA CAMERIERA HANSI SZOKOLL, IDEALE EROTICO DELLO SCRITTOREFRANZ KAFKA CON LA CAMERIERA HANSI SZOKOLL, IDEALE EROTICO DELLO SCRITTORE

Pieno di contrasti, era facile al pianto: bastavano una poesia, un romanzo commovente, la scena triste di un film, e giù lacrime su lacrime. Ma rideva anche, e soprattutto irrideva chi gli stava sulle scatole. Come il matematico Anton Grünwald, sorpreso nella carrozza ristorante di un treno: «Ingolla la minestra fumante, addenta e nel contempo lappa un pezzo di salame non ancora spellato, beve cogitabondo, sorso a sorso, la birra ormai calda, un accesso di sudore intorno al naso».

 

Non gli fa schifo, invece, un tipo come A. M. Pachinger, un colosso cinquantenne, la cui vita si svolge all' insegna del collezionismo e delle scopate. Capace di rubare immagini da una preziosa Bibbia scovata nella chiesa di un villaggio, con il godimento del maniaco sciorina davanti a Franz e all' amico Brod, curiosi e silenti, decine e decine di foto di donne rubensiane, ciccione, anche gravide, con i seni enormi, «pieni di sopra e piatti e cascanti di sotto, come sacchetti».

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Giovin signore contraddittorio, Franz ha il culto della bellezza, vuole amori intrisi di letteratura, si incanta davanti a una dolce sedicenne, ma non disdegna le prostitute, gira per le vie di Praga, entra nei bordelli, scruta la merce esposta, par quasi che con gli occhi "sezioni" le più sconce puttane, le "fotografa" pezzo per pezzo e poi, tra depressione e nausea, se ne va. Ma a qualcuna, almeno per un po', si affeziona.

 

Un tipo strano. È «impiegato ausiliario» presso le Assicurazioni Generali di Praga, ma manca di senso pratico e ha in odio gli affari, con gran dispetto del padre. Ce l' ha a morte con i medici, ma gira da un sanatorio all' altro. Non ha il fisico, ma vorrebbe essere un guerriero pellerossa.

 

È un ingenuo, ma gli capita di falsificare le firme - si tratti di Thomas Mann o di una ragazzina vagheggiata a Weimar. Manda in deliquio o provoca la fuga degli astanti, in una galleria di Monaco, leggendo imperterrito il suo Colonia penale, un cupo racconto sull' assurdità feroce del potere. Ma è capace anche di assurdità tenere. Ecco il reperto: una bambina in un parco di Berlino è in lacrime perché ha perduto la bambola. Ma non c' è da disperarsi: la bambola può consolarla, inviandole delle lettere. A scriverle ci pensa Kafka, uomo delle metamorfosi.

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