
VIDEO-CAFONALINO - BISTECCHE E BISTECCONE A PALAZZO COLONNA: CREMONINI FA 50 E LA POLITICA OMAGGIA
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
IMPRESE: INALCA COMPIE 50 ANNI, KERMESSE A ROMA PER CREMONINI
(Adnkronos) - E' una strada lunga cinquant'anni quella percorsa dal Gruppo Cremonini che oggi festeggia il mezzo secolo di Inalca (Industria Alimentare Carne), la societa' capofila fondata nel luglio del 1963 a Castelvetro dal patron Luigi Cremonini. Quell'anno Inalca nasceva con l'ambizione di diventare la prima vera industria nella produzione delle carni bovine in Italia e, a distanza di cinquant'anni, l'Industria Alimentare della Carne ha oggi raggiunto un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, con una capacita' di macellazione per oltre 5.500 capi la settimana.
Forte di questi traguardi, e dopo un incontro sabato scorso a Modena con tutti i dipendenti, a Roma, a Palazzo Colonna, Luigi Cremonini ha riunito un parterre d'eccezione per ricordare il 50° anniversario di Inalca, la societa' motore di sviluppo di tutte le attivita' del Gruppo. Alla serata di gala sono presenti rappresentanti delle istituzioni, italiane e internazionali, fornitori, clienti e manager del Gruppo provenienti da oltre 20 nazioni di cinque continenti, per ricordare la pluridecennale storia di Inalca con un video e un libro dal titolo "Uno sguardo al passato per costruire il futuro" (Artioli di Modena editore) e curato da Giuseppe Romano, che ripercorre i 50 anni dell'impresa.
Con un investimento di pochi milioni di lire e con la collaborazione di suo fratello Giuseppe e del socio Luciano Brandoli, Luigi Cremonini in quel luglio del '63 ha scandito il primo passo affittando un immobile rurale per realizzare un piccolo impianto, con una capacita' di macellazione di 20 bovini alla settimana. Da allora a oggi Inalca ha segnato in positivo il settore industriale delle carni del nostro Paese.
Da Inalca, nucleo originale della societa' dedicata alla produzione di carni bovine, si sono infatti sviluppate negli anni le attivita' nel settore della distribuzione, rappresentate oggi da Marr, e della ristorazione in concessione e commerciale con Chef Express e Roadhouse Grill: nel 2012 il Gruppo Cremonini ha raggiunto i 3,42 miliardi di ricavi, con 12.200 dipendenti, risultando la terza azienda italiana per fatturato nel settore agroalimentare.
L'Inalca oggi e' presente stabilmente con piattaforme logistiche-distributive e impianti di produzione in Russia e in diversi paesi africani (Angola, Algeria, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico, Costa d'Avorio), e sta per inaugurare nuove sedi in altre aree del mondo, come il Kazakistan, i Paesi del Golfo, e il South e Far East Asiatico.
Dal luglio del 1963, data d'inizio dell'avventura imprenditoriale di Luigi Cremonini, molte sono state le tappe cruciali che hanno portato alla crescita del Gruppo, come quella scandita nel 1979 con l'acquisizione di una quota di Marr e l'ingresso nel settore della distribuzione di prodotti alimentari al foodservice o nel 1982 con l'acquisizione di Agape che vede Cremonini approdare alla ristorazione. Da allora a oggi, Cremonini ha poi acquisito Burghy ceduta poi a Mc Donald's con un accordo che prevede l'acquisizione di hambuger Inalca al colosso americano.
2. IMPRESE: LETTA A CREMONINI, DIMOSTRA VALORE INTERNAZIONALIZZAZIONE (Adnkronos) - La storia di Cremonini "ci insegna che per ottenere la quadratura del cerchio fra tradizione, crescita e innovazione c'e' bisogno di diversificazione, nei prodotti, nei mercati, nelle strutture produttive, nella risposte ai bisogni dei clienti, e naturalmente occorre puntare sull'internazionalizzazione". Lo scrive il premier Enrico Letta nel messaggio inviato al presidente Luigi Cremonini, in occasione della celebrazione dei cinquant'anni del gruppo.
Questo tema relativo all'internazionalizzazione, prosegue il presidente del Consiglio, "mi sta particolarmente a cuore. Apprezzo la vostra volonta' di affermarvi sempre di piu' in un ambito globale, seguendo le potenzialita' della produzione agricola italiana e dell'industria agro-alimentare in termini di know-how industriale". In questa strategia di internazionalizzazione, prosegue Letta, "hanno un peso importante la Russia e l'Africa. L'Africa, anche nell'ottica di quel grande obiettivo per il Paese che e' l'Expo 2015, e' per l'Italia una regione di straordinarie potenzialita' culturali, economiche ed energetiche".





