antonio di bella

IL VIRUS MANDA IN TILT PURE LA RAI - DI BELLA E IL PD METTONO LE MANI SULL'INFORMAZIONE. DA LUNEDÌ PROSSIMO AL TG1, TG2 E TG3 RIMARRANNO SOLO LE TRE EDIZIONI PRINCIPALI MENTRE PER L'INTERA GIORNATA SARÀ LA RAINEWS DI ANTONIO DI BELLA A OFFRIRE AGGIORNAMENTI CONTINUI. PER LA GIOIA DEL PD (E LE PROTESTE DELLE REDAZIONI), VISTO CHE IN QUESTE SETTIMANE IL CANALE ALL-NEWS È RIMASTO ALLA PERIFERIA DEGLI ASCOLTI…

 

Marco Antonellis per Dagospia

simona ercolani antonio di bella lucia annunziata foto di bacco

 

"In questo momento di grande difficoltà la gente ha riscoperto il valore della buona informazione". Lo dice Andrea Martella (Pd) sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione in una intervista alla Stampa. La qual cosa ovviamente non è sfuggita alla politica nostrana. Come è accaduto in Rai dove persino dal Nazareno piovono commenti ironici sulla scelta di affidare a Rai News tutta la parte informativa. "Avevamo chiesto di valorizzare il direttore di Rai News Di Bella, indubbio professionista, anche per bilanciare un po' lo strapotere Lega-5Stelle che vige nell'informazione Rai. Salini non ha voluto, ma ora nella necessità Di Bella diventa l'asse dell'informazione Rai. Avevamo ragione noi allora... ". Anche se poi la gestione Salini continua a non piacere ai dem, ma "i conti con l'Ad si faranno ad emergenza coronavirus passata" spiegano.

 

stefano coletta antonio di bella paolo ruffini foto di bacco

In poche parole, a partire da lunedì prossimo al Tg1, Tg2 e Tg3 rimarranno solo le tre edizioni giornaliere principali mentre per l'intera giornata sarà la RaiNews di Antonio Di Bella ad intervenire nelle singole reti per offrire aggiornamenti continui sulla situazione. Inutile parlare delle proteste delle singole redazioni, con i giornalisti già sul piede di guerra. "Sappiamo benissimo gestire le emergenze, non ci servivano 'ingerenze' esterne", spiegano. "Va bene modificare l'offerta ma non per perdere “spazi” informativi". Insomma, la battaglia è appena cominciata. Il vero timore è che gli spazi persi oggi dalle singole redazioni non verranno più recuperati in futuro.

 

antonio di bella

Intanto a viale Mazzini da giorni si parla anche di un diverbio tra il direttore del Tg1 Carboni e uno degli anchorman di punta, Francesco Giorgino. Il motivo? Quest'ultimo non avrebbe gradito il "gobbo" (preferendo andare "braccio") durante lo speciale sul Coronavirus.

 

 

 

L'AFFANNO RAI NEI GIORNI CALDI DELLE NEWS

Stefano Balassone per ''la Repubblica''

 

FABRIZIO SALINI

Rai News 24, il presidio Rai dell' informazione h24 sta perdendo peso rispetto ai concorrenti man mano che ci inoltriamo nella stagione dell' emergenza virus.

Rivelatore in questo senso il dato dell' ascolto fra le 18 e le 19, orario cruciale e attesissimo perché è lì che la Protezione civile fornisce il quotidiano bollettino dei contagiati, lo stato degli approvvigionamenti di posti letto e respiratori e di tutto quanto abbiamo appreso essere essenziale nella battaglia in corso in questi giorni.

 

Ebbene, proprio in quell' orario, Rai News 24 restringe rispetto ai giorni normali, la sua incidenza sul totale degli ascolti e cede ampiamente il primato a Sky TG24. Il punto è che la rigidità lottizzata dell' informazione pubblica mostra la corda quando il contesto cambia. Non basta il Tg1 con i sussulti d' audience per le attese decisioni del governo, né tantomeno sono sufficienti gli inviati dell' azienda pubblica che fanno come gli altri il loro lavoro, spesso ottimo. Il punto è che l' intera offerta dalla mattina alla sera, dunque al di là dello stesso momento cruciale del bollettino pomeridiano, sfoca rispetto al protagonismo dei concorrenti di La7 e Rete4 e all' incalzante presenza di Sky TG24.

 

Non è un rimedio la confusa tripletta di Tg 1, 2 e 3 che sparpagliano l' editore dietro altrettante sigle, sicché ci si rivolge per inerzia o per il gioco dello zapping mentre lo spettatore più motivato passa dai social alla tv solo puntando diritto su "canali" dalla identità univoca.

GIUSEPPE CARBONI

 

"Luoghi", e non "momenti", arcinoti per raccontare e commentare costantemente lo stato delle cose. E tantomeno il nostro spettatore si perderebbe a digitare sul telecomando numerazioni complesse pur di pescare una Rai News 24 che la Rai stessa tiene da sempre in esilio, in mezzo a mille offerte digitali. Molti mormorano che la baracca dei Tg Rai più non regge alla prova dell' ascolto e del buon senso. Se nulla cambia la colpa è di qualcuno, e non del virus.

 

(Dati Studio Frasi)

ondasuonda@repubblica.it

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli arianna meloni fabia bettini federico mollicone fazzolari giovanbattista giovan battista

DAGOREPORT - E’ SCOPPIATO UN NUOVO “CASO GIULI”, ACCUSATO DA “LA VERITÀ” DI ESSERE “STATO DAVVERO GENEROSO CON LE INIZIATIVE CINEMATOGRAFICHE DELLA SINISTRA ITALIANA”. A PARTIRE DA FABIA BETTINI, ATTIVA DA OLTRE 15 ANNI NEL CINEMA, REA DI ESSERE LA SORELLA DI GOFFREDO (CI SONO SORELLE E SORELLE), PER FINIRE AI FONDI PER “VIDEOCITTÀ” DI FRANCESCO RUTELLI - GIULI QUERELA “LA VERITÀ” MA IL GIORNO DOPO RINCULA, ‘’COMMISSARIATO’’ DA PALAZZO CHIGI - UNO SCAZZO CHE FA VENIRE A GALLA UNA LOTTA INTERNA AI ‘’CAMERATI D’ITALIA’’ CHE HANNO SEMPRE BOLLATO GIULI COME CORPO ESTRANEO ALLA FIAMMA, CACCIATO A SUO TEMPO DAI “GABBIANI” DI COLLE OPPIO (GODE MOLLICONE CHE SOGNAVA IL MINISTERO DELLA CULTURA) - LA “MERITOCRAZIA”, DI CUI SI RIEMPIVA LA BOCCUCCIA LA DUCETTA, È STATA SEMPLICEMENTE SPAZZATA VIA DALL’APPARTENENZA POLITICA: SEI CON NOI, OK; SE SEI CONTRO, NIENTE FONDI - MENTRE SI SCRIVONO MINCHIATE SUI “COMUNISTI DEL CIAK”, IL MINISTERO DELLA SANTANCHÉ È FINITO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELL’ANAC, L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, PER FONDI DESTINATI A FESTIVAL DI CINEMA ORGANIZZATI DA TIZIANA ROCCA E GABRIELLA CARLUCCI…

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO