DAI FIORENTINI UN GRIDO SPONTANEO: “COL CAZZO CHE VI COMPRIAMO UN'ALTRA FIAT!” - VISTA L’ATTENDIBILITÀ DELLE SUE AFFERMAZIONI, LE PAROLE DI MARCHIONNE SU FIRENZE SONO UNA BENEDIZIONE - CHI HA CHIESTO A INGROIA DI ANDARE IN GUATEMALA? - D’ALEMA PUÒ ANDARE AI GIARDINETTI COME I SUOI COETANEI - FORMIGONI FREQUENTA CERTI TIPINI SOLO PER DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DALLE SUE CAMICIE - MA ‘STA LEGGE ELETTORALE QUANDO ARRIVA?...

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
vista l'ormai nota attendibilità delle sue affermazioni, le parole di marchionne su firenze sono una benedizione per la città. Belushi

Lettera 2
Delicious Dago, avverto un aumento dell'ira al 22%
Merlon BBB- Blando

Lettera 3
Caro Dago, ieri Moody's ha declassato la Fiat e Marchionne ha declassato Renzi e Firenze. Sono le 10,17 e la Procura di Trani ancora non ha detto la sua.
Saluti, Labond

Lettera 4
Dottor Ingroia, lei ha dichiarato di non aver chiesto di andare in Guatemala ma di aver ricevuto una richiesta in tal senso dall'ONU. Vorrebbe essere così trasparente da dirci precisamente da quale ufficio e da chi ha avuto tale richiesta? Grazie.
Vittorio Trasparente InFeltrito

Lettera 5
Dalla piccola e povera città di Firenze un grido spontaneo sgorga dal cuore: "Marchionne, col cazzo che vi compriamo un'altra Fiat!"
Roland Delmay

Lettera 6
Radiosa Mara,
è sommamente inopportuno che l'offesa che Vi è stata recata da una donna venga riparata attraverso un'ingente somma di danaro. Vi basti il riconoscimento del danno morale alla luce della Legge, e rinunciate alla mercificazione di quanto patito.
Valterio Maria Della Lucania

Lettera 7
Caro Dago, leggo che D'Alema a 60 anni non saprebbe cosa fare se non il politico. Era comunista e quindi dovrebbe essere uguale agli altri milioni di pensionati che alla sua età vanno ai giardinetti perché hanno una pensione minima e non possono fare altro. Lui invece può anche permettersi di andare in barca. Quindi starebbe sicuramente meglio degli altri...

Lettera 8
Caro Dago,
nell'articolo dell'8 ottobre su Atm di Milano si citava la "paurosa serie di incidenti" sotto la precedente gestione di Elio Catania. Per correttezza dei dati e rispetto nei confronti dei lettori di Dagospia , e dei tecnici che ci hanno lavorato, si precisa che sotto la citata precedente gestione i deragliamenti e gli incidenti tra tram si sono ridotti da uno a settimana(!) nel 2007 a zero. E tale era la condizione di sicurezza in cui il servizio e' stato consegnato 12 mesi fa alla nuova gestione. Tali dati erano ben noti a tutti e quindi c'era molto poco da far dimenticare ai milanesi.
Con simpatia, i tecnici dell'Atm.

Lettera 9
Gentil Dago,
Al di là degli insulti, riprovevoli, di Marchionne a Renzi e a Firenze, l'errore lo abbiamo commesso in tanti, ponendo, dal sussiegoso "Avvocato di panna montata"in giù, sino ai Luchi e ai Lapi, su immeritati piedistalli, capitani, tutt'altro che coraggiosi. Costoro, incensati dalle cazzullate dei giornaloni, erano, e sono, interessati a far finanziare i loro carrozzoni in perenne deficit con mega-sovvenzioni dello Stato e di noi contribuenti. Ossequi.
Pietro Mancini

Lettera 10
L'articolo sulle Prigioni di Daccò, di Rossella Verga sul Corriere della Sera, mi ha commosso. La famiglia in difficoltà economiche, il rosario sul comodino, la grande umiltà nel percepire l'umanità dei detenuti e delle guardie... che capacità di narrarci sofferenza e devozione, nobiltà d'animo e santa rassegnazione.. Adesso aspettiamo dalla Verga e dal Corriere analoghe dimostrazioni di sensibilità anche per spacciatori marocchini e pezzenti italiani. Forse anche le loro famiglie sono un po' in difficoltà.
Umberto Callegarin

Lettera 11
Gentile redazione di Dagospia,
gli irresponsabili che farneticano dicendo che: "...si deve spostare la tassazione dai redditi ai consumi..." hanno conseguito un'altra vittoria. Le aliquote Iva aumenteranno di un punto percentuale in cambio di un'uguale diminuzione delle prime due aliquote Irpef.

Segnalo che questa volta aumenterà (dal 10% all'11%) anche l'aliquota che viene applicata alle utenze domestiche (le "bollette", tanto per capirci). Qualcuno può chiedere ai tecnici e all'Istat quanto questi aumenti influiranno sul tasso di inflazione, sulla diminuzione dei consumi e sull'aumento del "nero"? A proposito: prepariamoci fin d'ora a leggere, magari fra un anno, articoli che lamenteranno la difficoltà delle famiglie a pagare le utenze e l'aumento delle morosità.
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

Lettera 12
Caro Dago,
trovo questi arruffianamenti verso Oltre-Tevere piuttosto imbarazzanti per una giornalista di spessore come la Palombelli che nel suo articolo non accenna ai discussi privilegi delle attività commerciali di proprietà della Chiesa che niente hanno a che fare con le attività di volontariato, a meno che non sia certa che la massima parte degli utili di queste attività commerciali vengano utilizzati per aiutare i bisognosi...
Saluti, Giordana Bruna

Lettera 13
Caro Dago, le battute dell'Adi'del Lin-cotto sono lisce o gasate. Oppure sono marchionnate male naturali. Il canadese, abituato alla Svizzera, e' pratico di cantonate. A l'amministratore misto cachemire della Fiat gli girano i pistoni, da quando l'Obama delle Cascine viaggia su camper Citroen.

Lettera 14
Dago, io l'avevo detto che era inutile spaccare le palle al Roby con la storia delle dimissioni. Non le da'. Punto. Nemmeno se dovese perdere le elezioni. Ha gli zebedei a prova di scoppio per tenere dentro tutti i girini, e quindi e' super resistente.

Anzi, piu' lo si critica per le giacche e le camice strane, piu' lui frequenta sta gente con la tendenza al reato, proprio per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalle sue giacche e dalle sue camice. Piuttosto una domanda: quando finira' il settennato di Giorgio, come faremo senza i moniti del tipo "basta sprechi di denaro pubblico"? Dove andremo a finire?
Un abbraccio preoccupato.
Paolo da lontano

Lettera 15
Caro Dago, per dare un' idea del panico che sta attraversando la nomenclatura politica, sarebbe sufficiente osservare cosa sta avvenendo nella commissione incaricata di elaborare la nuova legge elettorale. Passano da una versione ad un' altra alla velocità della luce.

Inseguendo, causa arresti e indagini a raffica, nuovi scenari che modificano radicalmente le ipotesi di alleanze e consistenze elettorali. Una farsa tragicomica, se poi, per ipotesi, avvenisse che l'area di consenso 5 stelle si contagiasse politicamente con i Giannino boys, gli orfani nordici, gli orfani pdl, gli orfani Idv ed i Renzini, credi che ne vedremo delle belle?
Max

Lettera 16
Egregio Direttore,
Qualcuno dica al Sen Di Pietro che, si, è vero, il suo consigliere indagato, si è dimesso in tre ore, ma a noi da tre giorni egli non ha ancora chiesto scusa per aver avallato la candidatura dell'indagato. Vorrei con ciò far capire al sempre Sen Di Pietro che si può sbagliare e quando sbaglia lui deve ammetterlo pubblicamente. Anzi direi di più, seguendo i "rigidi" ragionamenti del sempre Sen Di Pietro, dovrebbe essere indagato direttamente per responsabilità indiretta, come è accaduto a Sallusti.

Lo so, farnetico, però potrebbe accadere anche che questa democrazia vada stretta agli italiani e se ne cerchi un'altra con le regole per cui il sempre Sen Di Pietro non faccia più il senatore, per agevolazioni avute in partenza, nella politica, avendo sfruttato notorietà anche a spese di teorie che oggi lui stesso trova inapplicabili ( non poteva non sapere, no?). Poi, un'altra nota: era o non era molto meno ricco di oggi, vent'anni fa? Coincidenze, ma, la politica è davvero al servizio del cittadino? Si, ed io sono Babbo Natale? Non direi, non lo sono!
Grazie per l'attenzione e buon lavoro
L. C. G.
Montepagano (Te)

Lettera 17
Signori di Dagospia, oggi per me è un giorno un pochino diverso dal solito. Infatti stavolta mi trovo perfettamente d'accordo con Michele Serra là dove invita i giovani a non essere stronzi come lui. In realtà lui scrive appunto "come noi", ma in questo caso ci sta perfettamente un pò di pluralis majestatis. E che diamine, Serra non è mica uno qualunque! E', come diceva il Manzoni, un sapientone, uno che la sa lunga, insomma un uomo colto, conscio di esserlo.

Che poi, si accorga che quelli del '68 erano degli stronzi e che hanno rovinato l'Italia e magari oggi sono leader di qua e leader di là, confermando in pratica la loro ( e quella dei loro maestri) nefasta azione compiuta nel corpo della società italiana, è un fatto importante. E' già qualcosa. Io, nel mio piccolo, ricordo che appunto nel '68 lavoravo di giorno e studiavo sodo di notte per fare gli esami e costruirmi un futuro, contribuire nel mio modesto, a far crescere il Paese. E mi dovevo subire quelli del '68 che pensavano a tutto tranne che a studiare, ma solo a far casino, manifestazioni, scioperi e occupazioni, danneggiando gli studenti corretti.
Luciano.

 

JOHN ELKANN MARCHIONNE Matteo Renzi INGROIA ALLA FESTA IDV DI VASTO BERSANI E DALEMA SBIRCIATINA ALLUNITA ZAMBETTI E FORMIGONI OSCAR GIANNINO ANTONIO DI PIETRO Michele Serra

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